Montecorice: Mare inquinato a Baia Arena. Scoppia la protesta
di Antonio Vuolo | BlogMONTECORICE. Mare inquinato a Baia Arena. Non si placano le proteste tra cittadini, vacanzieri ed operatori turistici. Al confine tra i comuni di Montecorice e Castellabate, ogni estate la problematica si ripropone: il mare diventa verde e giallo.
«Vogliamo risposte concrete, arrivano questi soldi?» s’interrogano i residenti. Sul piede di guerra anche gli operatori turistici e commercianti perché ogni anno vedono diminuire la presenza di turisti che preferiscono altre mete. Intanto, si attende con ansia il decreto di finanziamento dalla Regione Campania di circa 6,5 milioni di euro per la realizzazione della condotta sottomarina che consentirà di risolvere la problematica.
Da palazzo Santa Lucia fanno, intanto, sapere che la commissione di Valutazione Impatto Ambientale ha espresso parere favorevole ai progetti presentati dai comuni di Montecorice e di Castellabate «con due prescrizioni che non vanno ad influenzare il buon esito dell’erogazione del decreto di finanziamento». Il riferimento è al cronoprogramma dei lavori che dovranno essere ultimanti entro e non oltre il mese di ottobre 2015. Nei prossimi giorni, dunque, dovrebbe essere pronta tutta la documentazione per ottenere il tanto atteso finanziamento. Intanto, protestano anche i cittadini di San Nicola a Mare che denunciano ogni anno «il trasferimento delle alghe con l’ausilio di mezzi meccanici dalla spiaggia di Agnone Cilento alla spiaggetta situata alle spalle del porto turistico di San Nicola a Mare».
Gli abitanti della zona e vacanzieri non ci stanno.
«Quest’operazione comporta uno spreco di denaro – spiegano alcuni residenti – ed un danno all’immagine del nostro comune. Ogni anno assistiamo ad un trattamento discriminante da parte dell’amministrazione comunale di turno che evidenzia l’esistenza di cittadini di serie A e di cittadini di serie B». Il comune ha, tuttavia, giustificato l’operazione di rimozione delle alghe perché «hanno dato luogo a processi di decomposizione con emissione di sostanze maleodoranti e preludio di fenomeni putrefattivi con possibili eventuali ripercussioni di natura igienica sanitaria e rischi sulla salute pubblica, oltre che di decoro e fruibilità dei siti interessati».
Immediato l’appello lanciato dal circolo locale Legambiente che attraverso la voce del presidente Ottavio Giannella ha sottolineato nel primo caso «di avere al più presto il finanziamento per la realizzazione della condotta sottomarina a Baia Arena», mentre nel secondo caso «la necessità di trovare soluzioni alternative senza recare danni all’ambiente ed ai cittadini».







