“T’AGGIA FA VERE’ U CILIENTO”... NON RESTA CHE IN FOTO!
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogIntrodotta da un filmato che mostrava l’Artista fotografo cilentano Domenico Volpe in perlustrazione nel Cilento con il suo teleobiettivo, purtroppo con colonna sonora la canzone non cilentana ma napoletana “Vulisse a deventà….””, la presentazione della sua ”opera omnia” “T’AGGIA FA VERE’ U CILIENTO”, progetto editoriale dell’Associazione Cilento on the road. Relatori la presidente Maddalena Volpe, figlia dell’autore ed il professore Giuseppe Galzerano, ha moderato Antonio Vuolo.
L’Associazione Cilento on the road, recentemente costituitasi, giugno 2012, con sede a Rocca Cilento, ha in programma vari progetti culturali, sportivi e ludici, ma certamente la realizzazione e la diffusione di questa imponente pubblicazione è il principale obiettivo.
Galzerano ha ironicamente affermato che con strade chiuse per frane, come la statale impraticabile da febbraio, le “vie del mare” soppresse, i servizi di pullman scarsi…..non resta che vedere il Cilento in foto!! Ha evidenziato il difficile momento che vive in generale il Cilento nella passività degli amministratori . “Una morfologia territoriale affascinante che vede, a non grandi distanze, la possibilità di ammirare la costa, il mare e le montagne, Monte Stella e Monte Gelbison, sino a 1700 metri di altitudine, tra boschi verdi e panorami splendidi, meriterebbe_ha aggiunto_ progetti di collegamenti con richiami turistici, invece nemmeno si sollecitano gli aggiusti, né attivi mezzi di comunicazione.”

La passione di Domenico Volpe coglie con la sua macchina fotografica scorci ed elementi che possono sfuggire ad un occhio sprovveduto. Al di là della bravura tecnica, la fotografia diventa Arte quando la sensibilità dell’autore immortala giochi di ombre e luci, prospettive particolari che esaltano il fascino dell’”oggetto” prescelto.
L’opera in tre grandi volumi con 2002 foto, 900 pagine, è impostata da vero cilentano con luoghi catalogati dall’A alla Zeta, da Abatemarco, oggi facente parte di Montano Antilia, a Zoppi, frazione di Montecorice, non come Comuni, ma secondo le frazioni o le località così come vengono o venivano chiamate, indipendentemente dal Comune di appartenenza!
Con antiche notizie storiche sembra ridare il fascino di un tempo a questi luoghi.
E’ anche un richiamare i Cilentani, proverbialmente chiusi nel loro campanilismo, a conoscere tutto il loro territorio.
Con l’aria “sulle righe” da Artista, al di sopra del convenzionale e pur attento con una particolare sensibilità, con un’aria alla Depardieu di tempo fa, Domenico Volpe ha poi invitato tutti i presenti ad assaggiare rustici e dolci della tradizione cilentana realizzati per l’occasione da donne del suo paese originario Rutino. Ha amato ricordare la perizia e la pazienza delle donne di un tempo che dedicavano lungo tempo alla preparazione di queste pietanze. Purtroppo non vi sono rosticcerie, ristoranti e pasticcerie che li vendano.
Una Mostra di sue foto era presente, con umiltà forse eccessiva, senza la sua firma.
In sottofondo la chitarra di Claudio ed il mandolino di Emilio Guida contribuivano a rendere la serata magica….di suoni, sapori e visioni cilentane.
Ancora un’espressione di grande sensibilità dell’autore nella conclusione dei testi, con foto di sposi e familiari sottolineate da queste parole:
“Un piccolo omaggio a tutte le donne cilentane che con la loro pazienza, forza e coraggio trainano da secoli le loro famiglie. Loro sono le vere colonne portanti della nostra terra.”
Ora l’autore spera che queste foto di questa terra escano fuori dai limiti ristretti, sfondino i “recinti” che costringono, per trovare ampi spazi dove proporsi.
Prendo, in omaggio al suo linguaggio, a simbolo di questa speranza, quest’albero da me fotografato, nel giardino culturale dove si è svolta la Manifestazione, che, “aprendo” la ringhiera, in un inno alla vita, fuoriesce , trovando altri spazi di libertà.

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