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UCCISE LA SUA COMPAGNA, SI PUBBLICIZZA UN SUO NUOVO DISCO

📅 lunedì 28 ottobre 2013 · 📰 AttualitàSalerno

28102013 contro femminicidio m russo testata
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

L’UDI (UNIONE DONNE ITALIANE) PROTESTA

quattro anni di carcere per la Giustizia lituana e francese, ora pubblicità al suo disco anche italiana

Che ne pensate?

L’UDI (Unione Donne Italiane), con una lettera di Stefania Cantatore, protesta in particolare per la pubblicità che, a pagina 51, La Repubblica del 24 Ottobre ha dato alla notizia del nuovo disco del cantante francese, colpevole di femminicidio, Bertrand Cantat, “traghettata dalla notizia del suo pentimento”.

“Il femminicidio fa pagina e perchè no pubblicità. La scrittura assolutamente parallela dei due fatti, il disco e il femminicidio è un vero paradosso_scrive Cantatore_Uno come Cantat può continuare a lavorare, perchè è ancora giovane, dopo una blanda detenzione di 4 anni e quattro di vigilanza controllata e chiedere di non essere più “identificato "col suo gesto femminicida"????.

“ Acqua passata, e i fatti gli danno ragione, Bertrand Cantat-continua Cantatore_ ha avuto anche il tempo tra un disco e l'altro di, probabilmente, indurre al suicidio nel 2009 Krizstina l'ex moglie che era tornata a vivere con lui dopo averlo difeso al processo.

Jean Louis Trintignant, il padre di Marie, la compagna di Cantat morta in seguito ai diciannove violenti pugni avuti dal cantante, pensava che Cantat si sarebbe suicidato e, dice, se non lo ha fatto è un problema suo…….. Se un uomo autorevole come Trintignant, parla di una soluzione extragiudiziaria, che sa per altro di giustizia fai da te, affidata alla "coscienza del delinquente", a noi restano due certezze: la prima, che una condanna più dura avrebbe forse addolorato la povera moglie suicida Krizstine, ma le avrebbe certamente salvato la vita. La seconda è che pagina 51 di Repubblica poteva essere usata meglio.”

Il problema è importante, controverso ed ha tanti aspetti, perché è difficile accettare una pena così breve, (condannato dalla giustizia lituana il 29 marzo 2004 a otto anni di prigione, ottenuto il trasferimento in Francia, trasformati poi in quattro di carcere e quattro di arresti domiciliari), per un tale crimine, ed inoltre è difficile accettare la pubblicità anche italiana al suo disco, che sembra quasi sfrutti la perversione umana che è ancora più attirata a seguire questo cantante musicista, certamente artista, che fondò il gruppo Noir Dèsir, e che quindi ha una ideologia che interseca Arte e Vita in una visione ben definita.

Avremmo quasi non voluto scrivere dell’argomento per non citarlo, ma la protesta dell’UDI merita attenzione, ed è forse importante sentire il parere dei lettori sull’argomento.

La libertà intoccabile delle espressioni letterarie o artistiche in genere non può impedire tali scelte rockettare che vanno spesso ad esaltare qualità negative già esistenti in molti umani. Sono certo più forti e penetranti di proposte opposte. Quando poi lo stile diviene realtà di comportamento la giustizia codificata interviene, ma a volte in modo molto blando. D’altronde il carcere non redime ed allora?

Così però possono ripetersi tali atti violenti e divulgarsi, come spesso avviene, quale la soluzione?

Molte radio si sono rifiutate di mettere in onda tale disco, le scelte sono singole.

Pubblicizzare e comprare il suo disco comporta certamente una decisione morale!

Il peccato originario è che non si diffonde con forza una vera Cultura alternativa, troppo spesso i sentimenti positivi, la bellezza di tanti aspetti vitali non viene espressa….lasciando spazio alla violenza in vario modo attuata!

“On ne renonce pas/ On essaie/ De regarder droit dans le soleil”

(“non si rinuncia, si prova a guardare dritto nel sole”)

è una frase della sua ultima canzone…….…ma due donne per la sua violenza non guardono più il sole!!!!!

contro il femminicidio

BLOG di Marisa Russo - La pagina corrente è autogestita

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