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IMPORTANZA DELL’ODORATO PER RICONOSCERE LA QUALITA’ DELL’OLIO

“Alla ricerca del senso perduto: Olio è Odore”: CORSO A S.MAURO CILENTO
1 Febbraio ore 17,30 “Al Frantoio”

📅 martedì 21 gennaio 2014 · 📰 CulturaCilento

21012014 gli odori
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Iniziamo una Rubrica dedicata all’importanza degli odori.

In un territorio come il Cilento, insito nella Natura, più che mai necessita ed è consentito il recupero dell’umano, eccessivamente stravolto nella sua realtà più profonda. Il primo rapporto che l’essere umano ha con l’ambiente è attraverso i suoi sensi.

Al di là di ogni conoscenza sperimentale o recepita da studi, la primaria capacità conoscitiva che accomuna tutti, al di là dello spazio e del tempo, al di là delle culture, razze, esperienze, capacità razionali, avviene attraverso i cinque sensi, purtroppo sempre più trascurati e sottovalutati.

Sempre più incapaci di vedere, ascoltare, assaporare, utilizzare il tatto e soprattutto di odorare, e di avere la capacità di concentrazione per esaltare le nostre migliori capacità sensoriali, le offuschiamo.

Soffermiamoci sull’odorato che stiamo perdendo, stressati per poterci soffermare a recepirlo, spesso allenati, altrove, a non sentirlo per i troppi cattivi odori diffusi per inquinamento ambientale.

Il naso con la sua suggestiva forma di piramide triangolare ascensionale con il vertice in alto, già richiama al suo mistero ancora non del tutto svelato e molto studiato.

Gli odori sono recepiti dalla membrana sensoriale, che si trova nelle aree superiori del naso, dalle cellule olfattorie di Schultze, ovvero cellule nervose, ricettori primari, i cui prolungamenti nervosi costituiscono le fibre del nervo olfattorio, in comunicazione con il cervello, con l’ipotalamo, determinando fenomeni dimostrati ed altri le cui modalità non ancora sono ben conosciute.

Alcune reazioni sono anche studiate dalla cosiddetta biochimica dei sentimenti.

Solo non molti anni or sono fu scoperto nel naso l’organo di Jacobson e la sua funzionalità che ha dato nuovo sviluppo allo studio dell’interazione dell’odorato sull’intero organismo.

Intanto alleniamo l’odorato per riconoscere la qualità degli alimenti che ingeriamo e non dimentichiamo che, prima ancora di cibarci, sono gli odori del cucinato che favoriscono la preparazione a ben digerire e ben assorbire i benefici delle pietanze.

Fondamentale nella buona gastronomia è l’uso di buon olio non solo di oliva extravergine, non proveniente da piante trattate con pesticidi e simili, ma di ulive raccolte dall’albero, che non hanno sostato a terra nelle reti, che sono state premute a temperatura non troppo alta, tutte qualità che possiamo riconoscere in primis dall’odore particolare dell’olio.

Il corso gratuito organizzato da “Al Frantoio” a San Mauro, necessita prenotazione (tel 0974903243), ci insegna ad odorare l’olio ed a saperne riconoscere dall’odore le sue qualità.

Lì in quel paese cilentano collinare, tra il verde, possiamo iniziare ad allenare questo trascurato e maltrattato senso, in un recupero dell’umano…….tornerò poi a proporvi di soffermarvi su altri odori, usufruendo delle loro proprietà naturali!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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