TEATRO “LA PROVVIDENZA” MULTICONCERTO: L’ARTE ATTRAVERSA LE GENERAZIONI
Vallo della Lucania Giovedì 6 Febbraio ore 20
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogL’attività del Teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania continua intensa, con tante proposte, dalla Commedia al Musical, alla Danza, ai Concerti, in una gran varietà di espressioni, per un pubblico dai più svariati gusti.
Il Multiconcerto previsto per il 6 febbraio prevede quattro Band che si esibiranno con brani di cantanti famosi:
da La Cover di Zero che proporrà canti del grande Renato, ad Opera Prima, Cover Pooh, a Nicola Napolitano con il Trio Cantus, per concludere con il gruppo L’Agnata che ripropone brani di De Andrè.
In contemporanea si potrà ammirare una Mostra Pittorica di Giuseppe Carabetta che presenterà opere sulla “Divina Costiera”, come egli afferma. Interessante l’unione di due aspetti dell’Arte, quella musicale e quella Pittorica, per l’esaltazione contemporanea di due sensi, udito e vista, ma sarebbe stata interessante una Mostra sul tema musica, per poter vedere come l’artista esprimeva l’emozione della musica tra segni e colori. Ammireremo la costiera Sorrentina, ma forse nel Cilento avremmo comunque preferito un omaggio alla costiera Cilentana.
La band L’Agnata, legata professionalmente ed affettivamente a Fabrizio De Andrè, proporrà un viaggio musicale attraverso le canzoni più conosciute del cantautore genovese
Biagio Sgangarella Valvano di Albanella (SA), voce della band, riesce a trasmettere l’emozione che recepisce da questi brani.
Ha voluto chiamare L’AGNATA il gruppo per l’incontro avuto con Fabrizio De Andre’ in tale località sarda, nell’ estate del 1997, quando, in quel paradiso immerso nei monti di Sardegna, prenotò un pranzo con la speranza, poi realizzata, di poterlo incontrare. Un anno dopo De Andrè morì.
Con molta umiltà afferma che non riuscirà mai a raggiungere il livello del Maestro, ma importante è riproporre tali canzoni ai giovani, affinchè tale autore non venga dimenticato, anche per il valore sociale dei contenuti di tali brani.
“Interpretare Fabrizio e’ molto difficile_afferma Biagio Sgangarella_ in quanto le sue parole cantate, sono lo schiudersi dei suoi pensieri attraverso un’armonia che solo lui puo’ determinare ondeggiando con la sua voce su basse frequenze . Ai tanti, che come me si accingono a cantare le sue canzoni, dico solo di cantarle per farle ascoltare alle nuove generazioni, e dire ai ragazzi del futuro: questi erano i nostri miti.
Anche se penso che dire mito sia riduttivo in quanto i suoi testi sono insegnamento di vita, soprattutto di quella di oggi, che Fabrizio aveva gia’ intuito e anticipato, quindi l’importanza del debole , di colui il quale non e’ cosi’ fortunato da vivere una bella esistenza, del diverso, della persona ai margini, i margini che la societa’ vuole segnare.
La speranza di un mondo migliore e’ il messaggio di Fabrizio, un mondo fatto di tutti e da tutti.”
In questo difficile periodo della nostra società questi richiami sono essenziali e, evidenziati in modo emotivo con la musica, riescono ad essere meglio recepiti.

IL Magico Dinamismo della Musica opera di Michele Giglio
Foto in alto L’Agnata con Biagio Sgangarella
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