Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

HALLOWEEN: LA ZUCCA DA SIMBOLO DI FERTILITA’ A TESCHIO DELL’ORRORE

UNA FESTA CHE INNEGGIA ALLA PAURA DISTRUGGENDO LA DOLCEZZA DELLA MEMORIA DEI DEFUNTI

📅 lunedì 27 ottobre 2014 · 📰 ConcorsiCilento

27102014 zucca halloween
Credits Foto Marisa Russo

foto autoredi Marisa Russo | Blog

La bella, arancione, salutare zucca, simbolo di fertilità per l’abbondanza dei semi, e quindi di rigenerazione, così ricordata in leggende e favole, come nell’indimenticabile “Cenerentola” in cui è la carrozza che conduce la protagonista al Palazzo Reale, dove troverà la sua rigenerazione, diviene in Halloween il lugubre teschio.

La festa di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, sulla stregoneria, sulla violenza, sui demoni e sul male. Anche i bambini sono coinvolti e negativamente influenzati.

L’antica leggenda cinese racconta che l’antenato mitico P’an_ku si salvò dal diluvio grazie ad una zucca.

Simbolo anche di longevità e di immortalità per la perennità della zucca disseccata, in questa festa di origine celtica, ma trasfigurata negli Stati Uniti, si diffonde sempre più in Italia, come ogni usanza negativa e deleteria, quale simbolo di morte.

La vigilia dei giorni dedicati alla memoria dei defunti, che dovrebbe essere dolce memoria sia per i cristiani che per i non credenti, viene stupidamente vissuta come gioco dell’horror.

Si rappresentano morti, scheletri, fantasmi che fanno del male, spaventano………animando ed esaltando le perversioni appartenenti invece a molti vivi!

Se questa è una festa, come meravigliarsi dello sviluppo di questa società che “gioca” con tante perversioni?

I bambini che tentano di rifiutarsi di partecipare a questa festa, sono considerati asociali, paurosi, e quindi spinti ad accettare il gioco della paura che non li rende certo più coraggiosi, ma più consapevoli prematuramente della visione drammatica della vita.

Viene loro insegnato anche di girare per le case, tristemente mascherati, da scheletri e simili, e porgere un contenitore per le offerte al loro motto “dolcetto o scherzetto?”, inconsapevoli di quale orrendo ricatto esprimono.

"Trick or treat" (dolcetto o scherzetto) in realtà significa "sacrificio o maledizione". Quindi o fai il sacrificio di darmi qualcosa o ti maledico!

La parola "scherzetto" è la traduzione dall'inglese "trick", nella migliore delle ipotesi una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà se non viene dato alcun dolcetto ("treat").

Alcuni paesi danno però una rivisitazione a tale festa, rendendola positiva.

In Sicilia, nella notte tra l'1 e il 2 novembre, immaginano che i cari defunti fanno visita ai parenti ancora in vita, portando così doni ai bambini.

In Puglia, in specifico a Orsara di Puglia, un piccolo paese montano della provincia di Foggia, la notte tra l'1 e il 2 di novembre si celebra l'antichissima notte del "fucacost" (fuoco fianco a fianco): davanti a ogni casa vengono accesi dei falò (in origine di rami secchi di ginestra, da genea rigenerare) che dovrebbero servire a illuminare la strada di casa ai nostri cari defunti (in genere alle anime del purgatorio) che in quella notte tornano a trovarci. Sulla brace di questi falò, poi, viene cucinata della carne che tutti insieme mangiano in strada ed offrono ai passanti. Nella giornata del primo novembre, nella piazza principale, si svolge, inoltre, la tradizionale gara delle zucche decorate (definite le "cocce priatorje", le teste del purgatorio, nel senso delle anime del purgatorio).

E’ però troppo spesso una lugubre festa alimentata dal consumismo per vendere costumi, vari oggetti ed organizzare feste a pagamento sullo stesso tema, sfruttando la distruttiva attrazione per la magia nera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Marisa Russo - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.