IL CILENTO TROVI E SVILUPPI L’IDENTITA’ DEL SUO CARNEVALE
di Marisa Russo | BlogL’attesa per le Manifestazioni dei Carnevali anche nel Cilento è grande. Tra i più conosciuti quello del gruppo di Comuni aggregati a Marina di Camerota, di Agropoli e di Paestum.
Si attende anche il Carnevale di Castellabate coordinato dal Forum giovanile. Qualcuno è in ascesa, altri in decadenza, ma il Cilento dovrebbe trovare e sviluppare un SUO Carnevale, con una aggregazione fattiva di vari paesi e soprattutto con la ricerca e la definizione di una sua identità da sviluppare e creare con diversificazioni negli anni. Solo così potrebbe divenire un richiamo valido, anche di interesse turistico.
Non dimenticando l’origine di questa festa di gran valore simbolico, legata alla tradizione agraria, al richiamo alla Natura, ai cicli stagionali, questo territorio Parco Nazionale, habitat di valore Naturale, può creare un carnevale che prenda il volo per attrattiva in campo Nazionale.
Festa esorcizzante delle energie negative, a partire dai malefici del tempo atmosferico del difficile inverno, in un richiamo della prossima primavera, risveglio delle forze naturali, tra sue caratteristiche agricole, come gli ulivi, i fichi, le viti, e gli antichi Miti da Palinuro alla Sirena Leucosia, alle leggende ed altro non sarebbe difficile trovare una matrice da poi sviluppare annualmente in modo diversificato.
Da denunce dei mali e problemi in campo agrario, sociale, amministrativo a richieste propiziatorie, la fantasia può spaziare nell’esplicare il caos da cui si invoca il rinnovamento, come nel profondo spirito di questa tanto significativa festa.
Febbraio, da februare ovvero purificare, era appunto il mese dedicato ai riti purificatori, si celebravano ad esempio feste dedicate ai Lupercali, divinità protettrici dei pastori contro i lupi.
I mali di questa società, i simbolici “lupi”contro i valori ambientali, lo sviluppo dell’agricoltura, la protezione in equilibrio degli animali, darebbero molti argomenti da sviluppare in carri allegorici e gruppi mascherati.
In un paese di mare si potrebbe anche recuperare una etimologia di carnevale da “carrus navalis” con carri allegorici preparati su barche con ruote.
Ho visto svilupparsi il Carnevale di Marina di Camerota in cui spero per maggiori aggregazioni e la definizione di una identità Cilentana.
Le due splendide maschere pubblicate Natura_Vegetazione e Natura_Terra sono state fotografate in tale carnevale e sono vere espressioni del territorio Cilento.
Carnevale deve ritrovare il valore di tanti simboli che hanno in sé una forza “magica” di comunicazione . di richiamo energetico e propiziatorio.
Ne cito uno antico ma sempre significativo, il simbolo dei campanacci, richiamo della pastorizia….ma non solo, simbolo di un amplesso, del battaglio che “suona”nella parte convessa, generatore di vita con la sua musica vibrante,…..richiamo anche delle campane delle chiese.
Artigiani della cartapesta, costumisti, truccatori bravi li ho visti impegnati, è un coordinamento creativo e consapevole del significato di questa Festa_Rito e di questo Territorio che forse necessita.
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