La Chiesa del Cilento promuove il servizio diaconale
di Emilio La Greca Romano | BlogLa costituzione “Lumen gentium” del Concilio Vaticano II, nel numero 33 dice: "I laici congregati nel Popolo di Dio e formando l’unico Corpo di Cristo sotto l’unico capo, sono stati chiamati, come membra vive, a contribuire alla crescita e alla santificazione incessante della Chiesa con tutte le loro forze, ricevute da parte del Creatore per mezzo della grazia del Redentore".
Sempre la “Lumen gentium” del Concilio Vaticano II, nel numero 29 fornisce indicazioni in merito alle funzioni del diacono nella Chiesa. Egli, infatti, ha il compito, secondo le disposizioni della competente autorità, di amministrare solennemente il Battesimo, conservare e distribuire l'Eucaristia, assistere e benedire il Matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la Sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i Sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura.
Nella Chiesa di oggi il diacono è un membro effettivo del clero. Egli appartiene alla gerarchia della Chiesa, in una distinta Diocesi o in un Istituto Religioso. A questi non viene impedito, in alcuni casi, che possa ricoprire ruoli di guida o direzione in una comunità ecclesiale. E’ il primo grado del Sacramento dell'Ordine, ed è finalizzato all'aiuto e al servizio dei due gradi di partecipazione ministeriale al sacerdozio di Cristo: l'Episcopato e il presbiterato.
Il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero, ha molto a cuore la figura del diacono permanente nella Chiesa del Cilento.
Con il suo arrivo è stato dato il via ai corsi di formazione al diaconato.
Recentemente nel borgo di Capaccio Capoluogo i laici interessati alla formazione sono stati chiamati a vivere una bella esperienza di riflessione e preghiera. Il ritiro spirituale è stato guidato da Don Damiano Modena. Gli aspiranti al diaconato, accompagnati dalle rispettive famiglie, si sono incontrati per unirsi nella fraterna preghiera.
Dopo la celebrazione dell’ora media, don Damiano ha tenuto una profonda, edificante e circostanziata riflessione sul Vangelo di Gv. 6, 14-21, lasciando più ricchi di spirito tutti i presenti.
Sua Eccellenza il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero, nella chiesa di “San Pietro” di Capaccio Capoluogo, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica. Mons. Miniero, dopo avere paternamente accolto i presenti, ha illuminato tutti sul Vangelo di Lc. 18, 9-14.
Un momento di grande commozione, nel corso della celebrazione liturgica, è stato quello dedicato al ricordo del compianto Stefano Chiarelli, diacono permanente, scomparso lo scorso aprile. Ulteriori impegni hanno sottratto Mons. Miniero alla fine della celebrazione che, prima di lasciare i convenuti, ha garbatamente salutato e ringraziato i presenti.
Le ore pomeridiane sono poi state dedicate al Sacramento della Riconciliazione e al dialogo tra le famiglie dei diaconi permanenti e quelle degli aspiranti. Gli aspiranti, entusiasti e validamente motivati, hanno voluto conoscere meglio l’esperienza dei primi. Si sono sentiti sollecitati a formulare domande di approfondimento circa il cambiamento di vita nella coppia e nella famiglia; un cambiamento che, di certo, nel percorso intrapreso si è verificato; un cambiamento che la chiamata al servizio, comunque, comporta.
La Chiesa del Cilento riscoprendo la figura del Diacono permanente guadagna la bellezza di essere Chiesa Viva, Chiesa che si fa servizio. L’esperienza della conversione e il rinvigorimento del servizio diaconale è un nuovo momento di Grazia per tutta la comunità credente della Diocesi di Vallo della Lucania. Un momento auspicato da tempo che, nella quotidianità dell’opera pastorale, è sorretto dal dono dell’autentica fede.

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