Biagio d’Agostino, Vescovo di Vallo dal 1956 al 1974
di Emilio La Greca Romano | BlogMons. Biagio D’Agostino, seguì Mons. Savarese nel governo pastorale della Diocesi di Vallo. Il suo episcopato durò diciotto anni, dal 1956 al 1974. Molisano, nacque a Termoli, in provincia di Campobasso, antico centro collocato su un promontorio che fronteggia l’Adriatico. Ebbe i natali il 4 maggio del 1896, primogenito di una famiglia numerosa: era il primo di sette fratelli.
A seguito della frequenza della scuola primaria fece ingresso nel Seminario diocesano ove portò a compimento gli studi ginnasiali. Seguì l’esperienza formativa nel Seminario Regionale di Chieti ove studiò Filosofia e Teologia. Mons Rocco Caliandro, allora Vescovo di Termoli, lo ordinò presbitero il 4 aprile 1920. Proseguì i suoi studi e conseguì la Laurea in Teologia e la Licenza in Diritto Canonico (Utroque Iure) presso la Pontificia Università Lateranense. Fece ritorno in Diocesi e ricoprì negli anni 1924-25 l’incarico di Rettore del Seminario, allora ubicato in Via Duomo, con annessa la chiesa del Carmine. Parimenti, nel 1925, ottenne l’incarico di Assistente dell’Azione Cattolica e della gioventù femminile; incarico assegnatogli da Mons. Oronzo Durante, Vescovo di San Severo. A causa delle tensioni fra il regime fascista e il movimento cattolico, conseguenza della irriducibile incompatibilità fra Azione Cattolica e Fascismo, Don Biagio D’Agostino dovette impegnarsi alacremente nella determinazione dei quadri dell’Associazione.
Ottenne la nomina di Teologo della Cattedrale di Termoli e svolse l’attività di docente di Religione nelle scuole pubbliche termolisane. Fu Mons. Oddo Bernacchia a volerlo, nel 1927, a breve dal suo ingresso in Diocesi, Canonico con l’Ufficio di Teologo della Cattedrale.
Mentre conservava l’incarico di Assistente dell’Azione Cattolica della Diocesi, venne nominato primo Parroco della nuova Parrocchia di “Sant’Antonio” a Termoli; incarico che lascerà soltanto nel 1939, quando otterrà la nomina di Vice Assistente Generale dell’Azione Cattolica.
L’incarico del ‘39 lo portò a Roma, a stretto contatto con le Associazioni, il Clero, e i Dirigenti nelle varie Diocesi d’Italia.
Biagio d’Agostino, in adesione al dettato statutario, prima di prendere la via di Roma, conferì autonomia alla Associazioni parrocchiali di Azione Cattolica locali, a quella di “S. Antonio” e a quella della Cattedrale.
Mons. Bernacchia, nel ‘48, lo richiamò in Diocesi e qui lo volle Vicario Diocesano. La funzione di Vicario lo interessò solo per un triennio. Fu, infatti, nominato dal Pontefice Pio XII, Vescovo Ausiliare di Mons. Bernacchia per le Diocesi di Termoli e Larino. Il 12 dicembre 1951 fu eletto alla Chiesa titolare di Cizio. In concomitanza della festività di San Biagio, il 3 febbraio del 1952, ricevette l’Ordinazione Episcopale dal Cardinale Adeodato Giovanni Piazza nella Cattedrale di Termoli.
Dopo un biennio venne promosso a Gallipoli il 4 maggio 1954. Da qui, a breve, il 24 febbraio 1956, fu mandato nella Diocesi di Vallo della Lucania, incarico che lasciò poi per raggiunti limiti di età.
A seguito del suo ingresso nella Diocesi di Vallo, avvenuto il 24 giugno 1956, si dedicò alle Visite Pastorali. Ne compì tre e ne iniziò una quarta; quest’ultima non fu portata a termine a causa delle sue dimissioni. Le Visite erano per lui dettate da ragioni religiose, morali e sociali.
Ebbe cura di restaurare il Palazzo Vescovile. Partecipò, con diversi interventi, al Concilio Vaticano II.
Si attivò nella promozione di un Congresso Eucaristico Mariano Diocesano. Creò cinque nuove Parrocchie nella Chiesa del Cilento: “Santa Maria di Porto Salvo” ad Ascea Marina; “Santa Maria ad Nives” a Carilia Scanno di Altavilla Silentina; “Santa Maria Goretti” a Gromola di Capaccio; “San Cesareo” a San Cesareo di Albanella; “San Giuseppe” a Petrosa di Ceraso.
A Marina di Ascea, nel 1962, pensò e realizzò un Istituto assistenziale per ragazzi. A quest’opera fu data nome “Villa Sacro Cuore”. L’Istituto, eretto a un tiro di sasso dagli scavi di Velia, fu costituito Ente Morale con Decreto del Presidente della Repubblica nel luglio 1980.
Assumendo i nuovi dettati della normativa e delle esigenze liturgiche fornì le dovute sistemazioni alla Chiesa cattedrale; fu dotata di una più adeguata sede capitolare.
Nel centro della cittadina vallese edificò poi una struttura importante destinata alle attività di azione catechistica e sociale. Seguirono, per suo volere, la realizzazione della Pinacoteca diocesana d’Arte Sacra e l’Archivio.
Mons. d’Agostino esercitò il governo pastorale nella Chiesa del Cilento in un momento particolare entro il quale si proponeva una difficile condizione sociale. Il ventennio 1950-1970 assoggettò tutta l’area del Mezzogiorno al fenomeno della emigrazione della popolazione del sud verso il nord. Fu attenta l’opera del presule alla questione sociale in un momento così delicato.
A Mons. Biagio d’Agostino si devono alcune importanti pubblicazioni riguardanti la Storia della Diocesi di Termoli e della Chiesa Locale.

Nel 1974 quando concluse il suo ministero episcopale a Vallo, tornò nella sua Termoli.
Quivi si adoperò nello studio e nella ricerca. Pubblicò noti studi sulla storia della Regione Molise (‘700 e ‘800) della città, della Diocesi di Termoli e dei Santi Patroni Basso e Timoteo e il resoconto (una sorta di diario) della partecipazione al Concilio Vaticano II.
Questa esperienza si rappresentò, di certo, per Mons. D’Agostino come la più importante e significativa sotto il profilo pastorale.

Fra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Il trionfo della grazia in Sant’Agostino”: saggio apologetico (1937); “Il problema morale e i suoi principi” (1942); “Persona e morale” (1948); “In mysterio Christi: breve corso di esercizi spirituali” (1953); “I problemi giovanili” (1953); “Ecce venio”; (1954); “Cristo nella Chiesa” (1959); “La legge della vita” (1963); “L’idea della vita” (1964); “Vivere l’Anno Santo” (1974); “Termoli e la Diocesi” (1978) ecc.
Morì il 26 marzo del 1984. Venne sepolto nella cripta della Cattedrale di Termoli.
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