La Chiesa Campana prega per le Vocazioni dal 19 al 26 aprile
di Emilio La Greca Romano | BlogLa Chiesa del Cilento, unitamente alle realtà ecclesiali regionali, accoglie l’invito del Santo Padre e si unisce intorno al suo Vescovo, Mons. Ciro Miniero, per elevare la sua preghiera a sostegno delle vocazioni.
“L’anno 2015, ricorda il Vescovo Miniero, è un anno di Grazia per tutta la realtà della Vita Consacrata, un anno dedicato a noi. Uniamoci e viviamo questo momento come vera ricchezza spirituale. Sentiamoci attivamente coinvolti in questo cammino di Chiesa nella ricerca di Gesù. Ci pervada un santo desiderio di continuare a cercarlo e accoglierlo per donarlo, sempre”. La quarta domenica di Pasqua, 26 Aprile 2015, si celebra in tutto il mondo la cinquantaduesima Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. L'Italia celebra questa giornata nella Regione Campania. E’ bello essere nelle cose del Padre, essere colti con la nostra pochezza dalla grandezza del cuore di Dio. E’ questa la bellezza della vocazione! Diventare strumento nel progetto di Dio è un atto d’amore coinvolgente ed entusiasmante. La felicità si conquista nel solco dell’insegnamento evangelico, nella disponibilità del “si” pieno, nella capacità di scoprire il proprio io negli altri. La generosità nel donare la nostra vita esalta il seme cristiano che è in noi. Partiamo dai piccoli gesti, offriamoci silenziosamente con il nostro poco, sarà Dio a fare la grandezza del nostro cuore. La Chiesa Mondiale cura e alimenta le Vocazioni con la preghiera. La Chiesa della Campania riserverà un intenso momento di preghiera a sostegno di quanti si trovano nella delicata e difficile condizione di scegliere la propria strada e di tanti consacrati. Dal 19 al 26 aprile la Chiesa celebra la Settimana Nazionale per la cinquantaduesima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Il Programma prevede a partire dal 19 aprile p.v., in tutte le diocesi a livello parrocchiale, l’annuncio e l’invito ai giovani all’incontro regionale, con messaggio dei Vescovi sulle vocazioni; il 22 aprile si terrà l’Incontro con la Vita Consacrata (inclusi i laici consacrati) c/o la Colonia San Giuseppe, alle ore 18.00, a Salerno. Terrà l’intervento S. E. Mons. José Rodríguez Carballo, O.F.M., segretario della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Il 23 aprile si incontreranno i sacerdoti presso il Seminario arcivescovile di Benevento alle ore 10.00. L’incontro sarà guidato da Don Nico Dal Molin, direttore dell’UNPV. Il 23 aprile è previsto, nel pomeriggio, l’incontro di preghiera con i seminaristi dei seminari maggiori presso la Basilica della B. V. Maria del Buon Consiglio di Capodimonte alle ore 18.00. Sarà presieduto da S. E. Mons. Salvatore Angerami, vescovo ausiliare di Napoli, rettore del Seminario arcivescovile di Capodimonte..
Il 25 aprile seguirà un ulteriore momento di aggregazione regionale a Pompei per i giovani d’intesa con la Pastorale Giovanile. E’ poi programmata, alle ore 18.00, l’Animazione nel Piazzale a lato della Basilica di Pompei; alle ore 20.00, invece, si terrà la Veglia vocazionale nella Basilica, presieduta da S. E. Mons. Tommaso Caputo, vescovo di Pompei. Il 26 aprile, ultimo giorno, alle ore 11.00, sarà celebrata la S. Messa conclusiva trasmessa su Raiuno, presieduta dal Card. Crescenzio Sepe nella Basilica della B. V. M. del Santuario di Pompei, con una rappresentanza vocazionale di tutta la Campania. Il Santo Padre Francesco, mentre sollecita con la sua Lettera Apostolica indirizzata ai consacrati, a guardare il passato con gratitudine scrive: “Sia quest’Anno della Vita Consacrata un’occasione anche per confessare con umiltà, e insieme con grande confidenza in Dio Amore (cfr 1 Gv 4,8), la propria fragilità e per viverla come esperienza dell’amore misericordioso del Signore; un’occasione per gridare al mondo con forza e per testimoniare con gioia la santità e la vitalità presenti nella gran parte di coloro che sono stati chiamati a seguire Cristo nella vita consacrata”. Dobbiamo vivere il presente con passione, asserisce Papa Francesco. “Vivere il presente con passione significa diventare esperti di comunione, testimoni e artefici di quel "progetto di comunione" che sta al vertice della storia dell’uomo secondo Dio. In una società dello scontro, della difficile convivenza tra culture diverse, della sopraffazione sui più deboli, delle disuguaglianze, dice il Papa, siamo chiamati ad offrire un modello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere rapporti fraterni. Siate dunque donne e uomini di comunione, rendetevi presenti con coraggio là dove vi sono differenze e tensioni, e siate segno credibile della presenza dello Spirito che infonde nei cuori la passione perché tutti siano una sola cosa (cfr Gv 17,21). Vivete la mistica dell’incontro: «la capacità di sentire, di ascolto delle altre persone. La capacità di cercare insieme la strada, il metodo», lasciandovi illuminare dalla relazione di amore che passa fra le tre Divine Persone (cfr 1 Gv 4,8) quale modello di ogni rapporto interpersonale”.

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