Cilento in cucina: “juri e cucuzzi”, dall’orto alla tavola
di Giuseppe Conte | BlogL’estate , si sa, è tempo di vacanze! Ma non per tutti. L’orto è ormai in pieno e restituisce - spesso in abbondanza - tutti i suoi frutti. Dalla semina al raccolto il contadino conosce tempi e modi, quasi sempre legati a credenze popolari, talvolta veritiere, come le fasi della luna. E in un modo o nell’altro gli sforzi dell’ortolano sono premiati. In questo periodo, in particolare, abbondano negli orti “juri e cucuzzi” che, in cucina, si prestano in tantissimi modi.
Irrinunciabili le frittelle che, con la loro versatilità, si adattano a tutte le portate: possono accompagnare un aperitivo o essere antipasto; sostituire il primo o il secondo o ancora il suo contorno. E in pastella? Semplici e gustosi, in questo caso hanno più varianti, dalla semplice impanatura o ripieni: particolarmente apprezzabili con ricotta e prosciutto!
Per i primi? Basta tanta fantasia! Dai risotti alle pasta fresca, io li preferisco nella versione ‘solitaria’: adattabili, secondo i gusti, ad un qualsiasi formato di pasta fresca o secca, lunga o corta. Ma se li vogliamo combinare, allora nessun problema, si sposano benissimo con il pesce: vongole e cozze in prima linea! E i ripieni? Beh, da provare!
È un contorno delicato e saporito, volendo è anche un buon secondo. Per il dolce ci sto pensando e in tanto vi ricordo che dice il noto detto (a modo mio): “se sono rose fioriranno ma se son ‘juri’ son pastelle”... buon appetito!!




© RIPRODUZIONE RISERVATA







