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LE DONNE DI CAMEROTA HANNO EREDITATO L’ATTIVISMO E LA CREATIVITA’ DELLE “STRAMBAIE”

VALORE AGGIUNTO LA CULTURA DELL’ACCOGLIENZA_ MOLTE LE INIZIATIVE NEL TERRITORIO_ DOPO UN 8 MARZO SUI GENERIS, PRESTO UNA MOSTRA D’ARTE

📅 venerdì 10 marzo 2017 · 📰 CulturaMarina di Camerota

10032017 donne di camerota
Credits Foto Marisa Russo

foto autoredi Marisa Russo | Blog

Non mimose ma piccoli libbani alle donne accorse l’ 8 marzo all’organizzazione del gruppo “la Strambia” di Marina di Camerota.

Nell’impegno di trovare una specifica identità Cilentana anche per questa famosa ricorrenza, con la collaborazione dell’Associazione Commercianti “Le Quattro Torri”, Presidente Mariella Cosentino, hanno richiamato ad una strage di giovani donne avvenuta,non in America come il famoso evento sempre celebrato a livello internazionale, ma a Marina di Camerota e non nel 1908 ma precedentemente nel 1867. Morirono infatti in un naufragio 12 fanciulle, dai dodici ai sedici anni, cadute in mare durante un nubifragio mentre rientravano con il grosso cumulo di erba spartea raccolto nelle colline circostanti.

Erano le donne all’epoca che soprattutto sostenevano per l’intero anno l’economia familiare con questa lavorazione delle erbe dette “tagliamani” per preparare corde vegetali, le strambe, dette “libbani”, battute con un mattarello artigianale detto “mazzuoccolo” per poi continuare ad intrecciare per realizzare reti da esportare per la coltura delle cozze. Le mani delle strambaie, pur se usavano i “sacchitielli”, specie di guanti, erano ben riconoscibili per le incisioni che questa erba procurava!

Sembra che l’idea di raccogliere queste piante e darsi a questo artigianato, influenzate da artigiani orientali pervenuti sulla costa, fu proprio delle donne che si diedero a questa attività con allegria, coinvolgendo, per tendere e sorreggere gli intrecci, anche i propri figli ragazzini.

Alla presenza del Sindaco è stata benedetta la trasparente lastra con i nomi delle ragazze perite, tra piante grasse ed un cimelio d’imbarcazione.

Hanno fatto seguito interventi di donne che ricordavano questa attività, mentre altre eseguivano questi intrecci in costume d’epoca.

Esposte foto d’epoca.

Non sono mancate presenze di altri paesi cilentani come il Sindaco di San Giovanni a Piro e Peppe Tarallo di Agnone (Montecorice).

Molti i Progetti per celebrare questa antico artigianato, come degli eventuali gemellaggi tra località dove si diffuse ed un Museo che raccolga testimonianze varie, arnesi e foto d’epoca, con la partecipazione di opere artistiche che richiamino alle strambaie.

Intanto era esposta la statua in terracotta, già materiale che richiama al suo valore simbolico, della artista cilentana Sissi Malzone, in un movimento sapiente delle dita di mani e piedi che ha permesso l’inserimento di veri libbani.

Non è mancato un momento canoro_musicale realizzato dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo.

Immancabili le riprese di Gioacchino Cavaliere per Licusati nel mondo live.

E’ stata una felice idea di richiamo alla propria storia, contemporaneamente alla vegetazione ricchezza di questo territorio , alla manualità da recuperare in una epoca che la sottovaluta, ed alla creatività particolarmente femminile.

In conclusione un ricco buffet di rustici e dolci della gastronomia cilentana ha accompagnato i tanti commenti tra gli intervenuti che, per l’accoglienza attenta ed espansiva di Mariella Cosentino e delle sue socie, sembravano non voler più allontanarsi dal luogo.

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Mariella Cosentino Pres Ass Commercianti “Le Quattro Torri”


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Peppe Tarallo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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