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COVID 19: Noi perdiamo l’olfatto trascurato e la ricerca scientifica usa ed adopera quello dei cani

📅 giovedì 7 maggio 2020 · 📰 CulturaCilento

07052020 cane
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foto autoredi Marisa Russo | Blog

Una volta nelle case dei regnanti il medico odorava ogni giorno le feci e le urine dei suoi assistiti per capire il loro stato di salute!

Ora la ricerca studia le reazioni dei cani facendo odorare urine, feci, sudore di persone, poichè hanno scoperto che essi riconoscono dall'odore quelle di ammalati di tumori ad esempio al polmone o alla prostata.

Il cane vive in un mondo fatto soprattutto di odori. Mentre nell'uomo è la vista il senso più sviluppato, nel cane, come tutti sanno, è l'olfatto.

Dagli odori che avverte, può ricavare tantissime informazioni.

La superficie dell'epitelio olfattivo di un cane ha un'estensione che misura dai 18 ai 150 cm quadrati, mentre nell'uomo misura dai 2,5 ai 4 cm quadrati; i ricettori olfattivi in un cane arrivano a 220 milioni in un Labrador Retriever, 200 milioni in un Cane da Pastore tedesco, 147 milioni in un Fox Terrier, 125 milioni in un Bassotto, 100 in un Bulldog … Mentre nell'uomo sono soltanto 5 milioni.

Non è soltanto però la costituzione dell’apparato olfattivo che determina la potenza del loro odorato, ma anche il continuo esercizio, quella attenzione agli odori che invece gli esseri umani stanno perdendo!

Con opportuni e mirati addestramenti infatti le capacità olfattive di un cane possono essere potenziate, affinate ed anche specializzate nella ricerca di determinate sostanze.

Il Labrador Retriever è oggi ad esempio il cane maggiormente apprezzato ed utilizzato per la ricerca di esplosivi, droghe e persone sepolte dalle macerie.

Ora si sta sperimentando l'addestramento di cani per il riconoscimento di persone positive al corona virus. I cani, grazie al loro fiuto, potrebbero testare 750 persone all'ora Il progetto per insegnare ai cani a fiutare e riconoscere il Covid-19 è iniziato nella Repubblica islamica in un centro di addestramento cinofilo, sostenuto dall'esercito.

Non si sa ancora se il Covid-19 abbia un odore specifico, ma altre malattie respiratorie cambiano il nostro odore corporeo, quindi c'è la possibilità che lo faccia anche il coronavirus. Se lo fa, i cani saranno in grado di rilevarlo. "Questo nuovo strumento diagnostico potrebbe rivoluzionare la risposta al Covid-19", ha affermato il professor James Logan, capo del dipartimento di controllo delle malattie. Non si sa ancora quale razza abbia il fiuto migliore per il coronavirus. Si stanno addestrando Labrador, Golden Retriever, Pastore tedesco e Border Collie.

Il fiuto del cane potrebbe rivoluzionare gli strumenti di rivelazione e risolvere il problema della mancanza di tamponi. Potrebbero essere impiegati in spazi pubblici come stazioni o aeroporti, per identificare facilmente viaggiatori infetti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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