Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

TAR e Dirigenti scolastici favorevoli alla DAD in Campania, ma il 16 novembre alcuni studenti torneranno a scuola

Confermata la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole e l’uso della didattica differenziata fino al 14 novembre. Campania ancora in giallo. Con la prossima scadenza dell’ordinanza di De Luca, lunedì prossimo, riapertura certa per infanzia, primaria e secondaria di primo grado. I dati epidemiologici dell’ISS indicano l’aumento costante di contagi tra i minorenni. Probabile lockdown. DDI e DAD scongiurano l’aumento di casi di positività al coronavirus.

📅 mercoledì 11 novembre 2020 · 📰 CovidCilento

14092016 vincenzo de luca
Credits Foto

foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

Tar e dirigenti scolastici favorevoli al provvedimento del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, volto ad adottare la DAD nella regione. Viene largamente confermata la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie della Campania fino al 14 novembre.
D’altra parte però, a seguito della scadenza degli effetti dell’Ordinanza, essendo stata la nostra regione, classificata come zona gialla, si conferma la riapertura delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, a partire da lunedì 16 novembre. Su questa eventuale mutabile base gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, invece, continueranno con la DDI, come è stato previsto a livello nazionale fino al 3 dicembre. Malgrado la grave condizione determinata dall’incremento dei casi Coronavirus e il bisogno di tutela della propria immunità, diffuse sono le voci contrastanti la linea politica adottata nella regione. Fortemente contestata dal Governo e specialmente dalla Ministra Lucia Azzolina, dalle forze politiche, nonché dal Sindaco Luigi De Magistris e da associazioni di genitori che hanno presentato due ricorsi al TAR, la decisione del Presidente della Regione Campania, di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole fino al 14 novembre. Presso la sede della Regione, a Napoli, in aggiunta, non sono passate inosservate le manifestazioni da parte di mamme che rivendicavano il diritto allo studio per i loro figli frequentanti i gradi d’istruzione infanzia e primaria.
In mancanza, dunque, di diverse disposizioni, lunedì 16 p.v., in Campania, per docenti e studenti dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado si tornerà a scuola.
Considerati i vari casi di coronavirus registrati in diversi Istituti, in tutto il territorio regionale, si auspica, in questo momento di elevata criticità, un provvedimento radicale a tutela della salute degli alunni di ogni ordine e grado e di tutto il personale scolastico.
Diversamente ci toccherà assistere inevitabilmente all’improba sorte di persone che nelle prossime ore saranno raggiunte da ordinanza di isolamento fiduciario e, come prassi detta, con disposizione dell’ autorità sanitaria, alla ricostruzione della rete dei contatti e a ulteriori tamponi.

Non possiamo correre stupidi rischi. La vita è preziosa, specialmente quella dei nostri bambini e dei nostri ragazzi. Attendiamo, dunque, un provvedimento decisivo e risolutivo, almeno da parte di Vincenzo De Luca, Governatore della Campania, se pure in controtendenza rispetto alla linea politica adottata dal governo centrale.

Non è certamente facile distinguere tra chi frequenta la scuola e chi si è infettato fuori dalla scuola. I giovani sono vettori di contagio. Spesso i ragazzi, gli alunni delle nostre scuole, sono asintomatici o con scarsa sintomatologia e portatori del virus in famiglia. La scuola, dunque, è ambito di assembramento come altri luoghi, malgrado ogni misura e le convinzioni di Azzolina. Resta un posto la scuola ove si è costretti a stare chiusi in presenza diffusa per diverse ore e pertanto da evitare. Ora, in questa peculiare situazione emergenziale, bisogna correre ai ripari e attivarsi fattivamente a garanzia della sopravvivenza.
Il rapporto Covid e ragazzi, è una condizione con numeri poco rassicuranti; i dati epidemiologici dell’istituto superiore di sanità fanno emergere un aumento costante di contagi tra i minorenni con una differenza record del 496,6 % nel giro di due mesi (tra il 25 agosto e il 27 ottobre), 4 volte superiore all’incremento medio di tutte le età.. Nell’ultimo mese il numero dei contagiati sotto i 18 anni è stato di 73.489, equivalente al 14,4% dei nuovi casi degli ultimi 30 giorni.(Italia oggi).

“Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, sostiene De Luca, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale.” Non si risparmia nel chiedere misure più rigorose contro l’epidemia da parte del Governo. Confidiamo in una sua nuova e tempestiva Ordinanza volta a prorogare, in tutti i gradi di scuola della Campania, la sospensione delle lezioni in presenza.

Mentre si registra l’ascesa di contagi da Covid19 e i ricoveri, salgono le quotazioni del lockdown, avanti a questi rischi concreti, conviene, ora, tenere i figli a casa senza se e senza ma. Facciamoci bastare la DDI, la DAD e ogni altra soluzione più o meno opportuna, evitando così l’aumento di casi di positività al coronavirus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Emilio La Greca Romano - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.