MURALE DEDICATO AD UN ORGOGLIO CAMPANO
 
           di Marisa Russo | Blog
di Marisa Russo | BlogQuesto Murale, realizzato a Saludecio (Rimini) dal bravo artista Michele Giglio con la mia Direzione Artistica, inneggia all'Invenzione dell'800 della prima linea Ferroviaria costruita in Italia, la Napoli_Portici. Rappresentata la rossa, fiammeggiante locomotiva detta "Vesuvio" che alle ore 10 del 3 ottobre del 1839, alla presenza del re Ferdinando II e delle più alte cariche dello Stato, partì con otto vagoni nel primo tratto ferroviario d'Italia costituito da un unico binario che si snodava per 7,250 chilometri. Significativa questa impostazione del dipinto realizzato su una parete della Scuola Media che fa entrare la locomotiva all'interno per uscirne al di là della finestra per un richiamo alla sua importanza, a quella dello studio, della cultura per raggiungere innovazioni, realizzazioni importanti. Tutto è riportato su un logoro foglio testimonianza di un tempo passato, ma con vivi, brillanti colori quale importante testimonianza.
La costruzione, ancora orgoglio meridionale, venne fortemente voluta da Ferdinando II di Borbone per dimostrare l’importanza del Regno delle Due Sicilie, che vantava già la maggiore e più moderna flotta mercantile d'Italia.
Al momento fatidico, il percorso venne compiuto in nove minuti e mezzo tra ali di gente stupita e festante. Si narra che molti contadini, nel vedere quel "mostro" muoversi senza aiuto di animali, fuggìrono spaventati!!!
Il pittore di corte Salvatore Fergola, esponente della Scuola Pittorica di Posillipo, immortalò gli avvenimenti nei suoi celebri dipinti.
La costruzione di tale ferrovia, la prima in Italia, pur nella brevità del suo percorso, fu importante in quanto pose il regno delle Due Sicilie al rango delle più grandi potenze europee.
In seguito, anche le locomotive furono costruite a Pietrarsa di Resina Portici (Napoli), ed esportate anche in altri stati italiani. Il Piemonte, ad esempio, acquistò nel 1847 sette locomotive napoletane.
Molti furono coloro che adoperarono tale ferrovia tanto che si decise di abbassare i prezzi dei biglietti ai meno abbienti ovvero cito «alle persone di giacca e coppola, alle donne senza cappello, ai domestici in livrea ed ai soldati e bassi ufficiali del real esercito».!!
Per vivere un suggestivo viaggio nel tempo dal 1839, anno di inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, fino a giungere a tempi più recenti, si può andare a Pietrarsa dove è possibile visitare un interessante Museo Nazionale Ferroviario adagiato tra il mare e il Vesuvio con una spettacolare vista sul Golfo di Napoli. Il sito rappresenta un unicum in Italia sia per la ricchezza dei materiali conservati, sia per il fascino della sede. Si estende su un'area di 36.000 metri quadrati, di cui una parte è occupata da un meraviglioso giardino botanico con piante provenienti da tutto il mondo. La collezione si compone di oltre 55 rotabili storici collocati negli antichi padiglioni dell'opificio borbonico che, un tempo, ospitavano i reparti specializzati nelle varie lavorazioni del ciclo produttivo. Locomotive, carrozze, macchinari, modelli e plastici ferroviari dall'ottocento agli anni 80' del novecento sono i protagonisti unici del sito museale.

Inaugurazione della prima ferrovia- dipinto di Salvatore Fergola 1840
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