Bianchi alla tavola rotonda Unesco sullo sviluppo sostenibile
di Emilio La Greca Romano | BlogNel pomeriggio di ieri il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha preso parte alla tavola rotonda Unesco avente per tema lo sviluppo sostenibile. Diverse le definizioni nel tempo di tale sviluppo. Sviluppo sostenibile in quanto capacità di vivere nei limiti di un solo pianeta. E’, in sostanza, la capacità della nostra specie di riuscire ad esistere, evitando di distruggere quei sistemi naturali dai quali assumiamo risorse necessarie per la sopravvivenza, senza andare oltre la capacità di assimilare scarti e rifiuti dovuti alle nostre attività produttive. Bianchi, sullo sviluppo sostenibile alla tavola rotonda Unesco, in videoconferenza, sull’attuazione dell’Educazione allo sviluppo sostenibile per il 2030, ha detto: “Occorre costruire sistemi educativi che sappiano formare cittadini responsabili per il pianeta” L’incontro è stato promosso nell’ambito della Conferenza Mondiale dell’Unesco dedicata proprio all’Educazione allo sviluppo sostenibile (17-19 maggio 2021) per il 2030 e organizzata con la collaborazione della Repubblica Federale di Germania. A dire di Bianchi “Lo sviluppo sostenibile deve essere un tema cardine a livello internazionale perché la sostenibilità vuol dire non solo trasformazione ambientale, ma anche sociale”.
Ieri pomeriggio tanti Ministri dell’Istruzione hanno potuto cogliere l’opportunità di confrontarsi e di presentare gli impegni e i Piani nazionali per dare attuazione all’Educazione allo sviluppo sostenibile per il 2030 e discuterne le sfide e le opportunità. Stefania Giannini, vice Direttore Unesco per l’Educazione, ha condotto l’incontro.
Il nostro Ministro dell’Istruzione ha messo in rilievo con il suo intervento le iniziative del Governo italiano finalizzate alla sostenibilità, a partire dalle Linee guida adottate nel 2015 - insieme al Ministero dell’Ambiente - per le scuole primarie e secondarie. E, dal 2019, la legge sull’insegnamento obbligatorio dell’Educazione Civica in tutti i gradi d’istruzione che prevede anche la realizzazione di percorsi didattici sullo sviluppo sostenibile e sulle nuove tecnologie.
Fra i molteplici aspetti considerati vogliamo coglierne uno connesso al Decreto “Cura Italia”. Gran parte degli articoli possono essere ricondotti a misure di “Protezione”. Fra questi piace considerare per esempio, didattica a distanza o lavoro agile. “Andrebbero poi resi continuativi per fronteggiare shock futuri e avviare un cambiamento nel senso della “resilienza trasformativa”, cioè di una reazione alla crisi che non faccia semplicemente tornare a dove eravamo qualche settimana fa, ma che cambi in meglio l’Italia, nell’ottica dello sviluppo sostenibile”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA







