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Il messaggio di Piero Angela ai maturandi

“Io ho preso la licenza liceale, credo nel 1946. Si usciva da un disastro, che era quello della guerra. C’era voglia di fare, di costruire un futuro. Noi eravamo ragazzi giovani, che finalmente uscivano in un Paese libero, in rovina, ma tutto da costruire. Adesso avrete questa prova. Gli esami a volte vanno bene, a volte male. Non vi dovete angosciare troppo. Sarà poi la vita a interrogarvi e a darvi un voto. Pensate al vostro futuro con spirito positivo. Il nostro Paese sta uscendo da una crisi e ha bisogno di ritrovarsi. Dovete vedere questo nostro futuro con ottimismo, con volontà. C’è molto da fare, se si studia, se si ricerca sempre l’eccellenza nelle piccole cose che si fanno. Tenete duro, la vita vi può dare grandi soddisfazioni, ma dipende molto da voi”.

📅 martedì 25 maggio 2021 · 📰 AttualitàCilento

25052021 foto articolo 25 maggio
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foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

Il Ministero dell’Istruzione, quest’anno, ha offerto i suoi canali a favore di Piero Angela per l’indirizzo di saluto e augurale ai maturandi. Siamo prossimi all’Esame di Stato, di maturità, così più noto comunemente. Tempo d’esame. Una prima tappa raggiunta. Diceva bene Eduardo: “gli esami non finiscono mai”! Sarà poi la vita, a farci ripetuti esami nella quotidianità, a formulare istanze e a pretendere risposte. Il 16 giugno prossimo suonerà la prima campana alle 8.30 per 500mila candidati e 13mila commissioni. Piero Angela, di recente Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana, rampollo di culla torinese, nato dicembrino, nel bisestile del 1928; divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, col suo messaggio ha voluto ricordare la sua “maturità” e lo spirito con cui le ragazze e i ragazzi nel dopoguerra hanno affrontato il primo esame della loro vita. “Io ho preso la licenza liceale, credo, nel ’46. Si usciva da un disastro, che era quello della guerra. C’era voglia di fare, di costruire un futuro. Noi eravamo ragazzi giovani, che finalmente uscivano in un Paese libero, in rovina, ma tutto da costruire. Adesso avrete questa prova. Gli esami a volte vanno bene, a volte male. Non vi dovete angosciare troppo. Sarà poi la vita a interrogarvi e a darvi un voto. Pensate al vostro futuro con spirito positivo. Il nostro Paese sta uscendo da una crisi e ha bisogno di ritrovarsi. Dovete vedere questo nostro futuro con ottimismo, con volontà. C’è molto da fare, se si studia, se si ricerca sempre l’eccellenza nelle piccole cose che si fanno. Tenete duro, la vita vi può dare grandi soddisfazioni, ma dipende molto da voi”. Piero Angela fece l’esperienza dell’esame di maturità nello stesso anno in cui Re Vittorio Emanuele III di Savoia abdicò a favore del figlio Umberto II. Questi, in precedenza, aveva ottenuto soltanto la luogotenenza. Re Umberto II regnò poi per soli 35 giorni. Vittorio Emanuele III abdicò il 9 maggio, quasi in parallelo con la seduta d’esame di Piero Angela. Allora uno stipendio di un operaio corrispondeva a 10.000 lire, si poteva acquistare e leggere un giornale cartaceo con 4 lire, lo stesso costo per un viaggio in tram e per il caffè bastavano 20 lire.

L’Esame di Stato che si andrà a fare, in sostanza, resta quello riformato dal Ministro Berlinguer e un po’ acconciato, di volta in volta, dai vari ministeri con variegati intenti. Resiste in sostanza solo in virtù dell’art.33 della Costituzione, una prova ormai, per molti, inutile e per alcuni aspetti organizzativi controproducente o iniqua. Il dibattito intorno all’Esame di Stato resta sempre di moda. E’ inutile per tanti in quanto provoca una spesa complessiva di almeno 200 milioni di euro, (di 150 milioni di euro soltanto per il compenso dei commissari esterni). Oltre ai costi è inutile perché è l’esame dei promossi tutti, per i giudizi sbilanciati, per le commissioni litigiose, per l’impostazione antica, perché in realtà, oltre tanti Incartamenti d'ufficio, pratiche o documenti burocratici, (le scartoffie), non prepara all’Università e neanche al mondo del lavoro. Ragazzi, buona maturità, in bocca al lupo!

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