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L’ ‘Educazione all’uso del digitale per un consumo consapevole e sostenibile’

Dopodomani, giovedì 3 giugno, sarà presentato il Progetto di formazione. E’ rivolto al mondo della scuola secondaria col fine di contribuire alla crescita delle conoscenze e delle competenze dei cittadini verso un consumo responsabile, consapevole e sostenibile con particolare riguardo all’uso del digitale, dell’Agenda 2030.

📅 martedì 1 giugno 2021 · 📰 AttualitàSalerno

01062021 articolo 1 giugno
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foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

Al via l’‘Educazione all’uso del digitale per un consumo consapevole e sostenibile’. Dopodomani, giovedì 3 giugno, sarà presentato il Progetto di formazione, una delle azioni previste dal Protocollo d’Intesa siglato a ottobre scorso dal Ministero dell’Istruzione e Ministero dello Sviluppo Economico. E’ un percorso triennale. (La presentazione dell’iniziativa potrà essere seguita a distanza al link). E’ rivolto al mondo della scuola secondaria col fine di contribuire alla crescita delle conoscenze e delle competenze dei cittadini verso un consumo responsabile, consapevole e sostenibile con particolare riguardo all’uso del digitale, dell’Agenda 2030. Supporta l’insegnamento obbligatorio dell’Educazione civica. Le tematiche oggetto della trattazione si snodano intorno a quattro punti: diritti dei consumatori, educazione digitale, educazione finanziaria e consumo sostenibile. Le scuole saranno coinvolte in attività di info-formazione e in una competizione nazionale dedicata alle ragazze e ai ragazzi che prevede l’assegnazione di un incentivo per l’adeguamento delle tecnologie e delle competenze digitali. La Didattica Digitale Integrata è il futuro.

“Il digitale serve alla scuola senza se e senza ma”. Questo il convincimento degli esperti. Il Comitato di esperti, presieduto da Patrizio Bianchi, istituito da Azzolina, allora Ministro dell’Istruzione, nell’aprile 2020, formulò idee e proposte sulla riapertura delle scuole dello scorso anno. Nel rapporto gli esperti scrissero: “L’emergenza ha stimolato un grandissimo passo avanti della scuola tutta verso questa rivoluzione. Si ritengono necessarie una serie di azioni che permettano di colmare il gap digitale di docenti e studenti e di diffondere le competenze necessarie ad un rilancio che sappia valorizzare l’esperienza, gli errori e le buone pratiche che abbiamo visto in questi mesi. Anche nella didattica il digitale diventa strumento per facilitare accessibilità, inclusione, collaborazione, condivisione, creazione, rielaborazione.

A supporto della didattica trasmissiva tradizionale, come pure di una didattica innovativa e attiva. Inutile censurare le potenzialità del digitale in ragione dei possibili rischi. Molto più intelligente utilizzarle pienamente ponendo attenzione ai rischi correlati”. La scuola è chiamata ad agire nel presente in funzione del futuro. Partecipiamo esperienze in costante mutamento e ogni giorno siamo costretti a notevoli e complesse sfide.


L’istituzione scolastica ha la funzione contributiva in termini di risposta “rendendo le nuove generazioni capaci di vivere in modo soddisfacente una realtà multi sfaccettata e mutevole in cui il digitale ha un ruolo determinante”. Già la discussa “Buona Scuola” (legge 107/2015) trattò l’importanza del digitale con un Piano Nazionale. Il Piano Nazionale Scuola Digitale era un pilastro fondamentale di quella norma, una visione operativa che rispecchiava la posizione del Governo di allora rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione, vi era l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Aveva valenza pluriennale e per destinatari aveva l’attività di tutta l’Amministrazione.

Il Piano generava opportunità istituzionali diffuse e intendeva produrre un impatto percepibile in tutto il paese. Doveva rispondere alla chiamata per la costruzione di una visione di Educazione nell’era digitale, attraverso un processo che, per la scuola, fosse correlato alle sfide che la società tutta già affrontava nell’interpretare e sostenere l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e in tutti contesti esistenziali, formali e non formali. La scuola oggi, col digitale, assume la dimensione di spazio aperto per l’apprendimento e non soltanto luogo fisico; col digitale diviene piattaforma che consente agli studenti di sviluppare le competenze per la vita. Digitale, dunque, per fare scuola di sistema, ma anche alleanza per la sua innovazione e per fornire alla nuova generazione le chiavi di lettura del futuro.

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