Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

Il messaggio ai maturandi della "signora delle comete", Amalia Ercoli Finzi

“..Era il 1956 e uscivamo da una guerra terribile di cui ancora le macerie testimoniavano gli orrori. Noi giovani sapevamo di avere due compiti importantissimi: la ricostruzione dell’Italia e la riconquista della libertà. Anche voi venite da un periodo difficile, la pandemia, che non solo vi ha impedito di frequentare regolarmente le lezioni, ma ha messo in luce le criticità della nostra società, la sua fragilità, e sono tutti problemi che voi siete chiamati a risolvere. Di fronte a voi avete la vita professionale, quella che, se viene affrontata e perseguita con impegno e con amore, vi porterà a dei grandi successi. Certamente riuscirete a costruire un futuro migliore qualunque cosa voi decidiate di fare”

📅 giovedì 17 giugno 2021 · 📰 AttualitàCilento

17062021 foto 3 articolo 16 giugno
Credits Foto E.L.G.Romano

foto autoredi Emilio La Greca Romano | Blog

Quando diciamo Amalia Ercoli Finzi, lasciamo intendere un primato. Quello della prima italiana laureata in ingegneria aeronautica, «mamma» della Missione Rosetta. Donna di scienza e di fede. Crede in un Dio buono che ci salverà, ma non disdegna il tacco 11. E' la signora delle comete.

Con la medesima modalità adottata in precedenza da Piero Angela, divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano, ha rivolto il suo messaggio, nel giorno d'inizio dell'Esame di Stato, dopo un ulteriore anno scolastico pandemico, alle studentesse e agli studenti che da oggi affrontano il colloquio. Queste le parole di Amalia Ercoli Finzi, a mezzo i canali social del Ministero dell’Istruzione, nel giorno in cui si ricorda anche Valentina Tereškova, la prima donna a viaggiare nello spazio. “Ricordo l’Esame di Maturità come uno degli eventi importanti della mia vita. Era il 1956 e uscivamo da una guerra terribile di cui ancora le macerie testimoniavano gli orrori. Noi giovani sapevamo di avere due compiti importantissimi: la ricostruzione dell’Italia e la riconquista della libertà.

Anche voi venite da un periodo difficile, la pandemia, che non solo vi ha impedito di frequentare regolarmente le lezioni, ma ha messo in luce le criticità della nostra società, la sua fragilità, e sono tutti problemi che voi siete chiamati a risolvere. Di fronte a voi avete la vita professionale, quella che, se viene affrontata e perseguita con impegno e con amore, vi porterà a dei grandi successi. Certamente riuscirete a costruire un futuro migliore qualunque cosa voi decidiate di fare”.


Amalia Ercoli Finzi oggi è professoressa onoraria al Politecnico di Milano, oltre all'incoraggiamento ha inteso destinare un augurio speciale alle studentesse che sceglieranno di proseguire gli studi nelle discipline Stem: “Non lasciatevi limitare dai pregiudizi che vi vogliono soltanto angeli del focolare. Voi siete brave e potete fare tutto quello che volete purché facciate tutto con impegno e con passione e ci mettiate anche gioia, serenità e un pizzico di fortuna”.

Amalia Ercoli Finzi è originaria del milanese, è nata a Gallarate, classe 1937. È una delle persone di massima esperienza internazionale nel campo dell'ingegneria aerospaziale, consulente scientifico della NASA, dell'ASI e dell'ESA, già Principal Investigator responsabile dello strumento SD2 sulla sonda spaziale Rosetta. È stata la prima donna in Italia, come accennato, a laurearsi in ingegneria aeronautica, con votazione 110 e lode, presso il Politecnico di Milano, dove è stata poi docente di meccanica orbitale fino alla pensione. Attualmente non manca di collaborare con il Politecnico di Milano E' impegnata attivamente in uno studio particolare, su come fare atterrare un equipaggio umano su Marte e su come realizzare un orto botanico sulla Luna. E' delegata italiana a Horizon 2020, il programma dell'Unione Europea per la ricerca e l'innovazione.

BLOG di Emilio La Greca Romano - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.