2021, l'anno di Dante
di Emilio La Greca Romano | BlogSiamo preparati per la festa di Dante. L'Italia festeggia i settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Per rendere omaggio al Sommo Poeta, dal 2017, il Comitato Nazionale, con a capo Carlo Ossola, ha considerato una miriade di iniziative provenienti da enti, istituzioni, artisti e associazioni culturali. Il programma si costituisce del meglio, si rappresenta denso di qualità. Tutti i settori artistici parlano la lingua di Dante. Dante in tutte le salse. Dante letteratura, poesia, teatro, musica, danza, arti plastiche. Dante scienza. Torna celebrativo il nostro Poeta in tanti convegni scientifici di rilievo internazionale. Infrenabile l'azione divulgativa, torna nella ricerca, con diverse mostre in Italia e all’estero. Firenze, Ravenna, Verona sono le città dantesche. Bene, questo palinsesto è stato costituito con la loro piena sintonia e si colloca come entusiasmante risposta del Paese alla seconda edizione del Dantedì, promossa e coordinata dal Ministero della Cultura che, per il 2021, ha realizzato anche una campagna social dedicata, dal titolo “in Viaggio con Dante”. Mostre digitali, video, live su YouTube, webinar, dirette streaming, seminari, performance, esposizioni di documenti d’archivio, codici e manoscritti danteschi digitalizzati, tour virtuali accompagnano così, durante tutto l’anno, in un personale percorso alla riscoperta del genio dantesco e della potente fortuna del suo immaginario. Tutto questo per celebrare il settimo centenario dalla morte del padre della letteratura italiana. Un fare festa ampio, un fare festa nuovo. Fra le iniziative non può sfuggire alla nostra menzione la partenza del Treno di Dante dal binario 16 della stazione "Santa Maria Novella" di Firenze, convoglio storico che collega il capoluogo toscano con Ravenna durante i fine settimana da luglio a ottobre. "Questa giornata, dichiarò all'inizio del mese Franceschini, Ministro della Cultura, raccoglie tre fatti importanti e simbolici, che insieme rappresentano la ripartenza del Paese.
In primo luogo la partenza di questo treno è un altro passo verso il ritorno alla normalità, dopo un periodo arduo e difficile. Inoltre, il fatto che si tratti di un treno storico ribadisce l'impegno del Ministero della cultura nel recupero dello straordinario patrimonio custodito dalla Fondazione Ferrovie dello Stato, fatto di treni d'epoca e di tratte ferroviarie attraverso paesaggi straordinari. Questo viaggio vuole simbolicamente rilanciare questo investimento, che ha trovato anche risorse importanti nel recovery fund per il recupero di ferrovie storiche. Infine, questo è il primo momento pubblico di presentazione in presenza dell'anno di Dante. Per una volta l'Italia è partita per tempo approvando nel 2017 una legge per i centenari di Leonardo, Raffaello e Dante, che ha permesso di avere comitati di alto livello capaci di lavorare con il tempo necessario. Sono centinaia gli eventi che ricorderanno Dante nel 2021, sia in Italia che all'estero. Moltissime sono le iniziative spontanee che si stanno affiancando a quelle promosse dal Comitato, a testimonianza di cosa significhi Dante per il Paese.
Questo treno collega Firenze e Ravenna attraversando luoghi magnifici e facendo sosta a Marradi per un concerto del Maestro Riccardo Muti: è un pomeriggio significativo per l'Italia e il suo patrimonio". Nei primi giorni di giugno, giorno 5, il primo momento pubblico di presentazione in presenza dell'anno di Dante. Ulteriore celebrazione si è registrata presso l'Accademia dei Lincei, solo qualche giorno fa, il 15 u.s. Nell'occasione della inaugurazione della mostra dal titolo il "Trittico del Centenario”, dedicata a Leonardo, Raffaello e Dante all’Accademia dei Lincei, Dario Franceschini, col suo intervento, ha ribadito il rilievo di Dante, il nostro orgoglio nazionale, la voglia di ripartenza.
“Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante sono diventate un momento di orgoglio nazionale e si incrociano con la voglia che ha il Paese di ripartire, di uscire dalla pandemia, di riavvicinarsi alla cultura, di avere l’Italia come l’abbiamo conosciuta nel tempo. Il programma di iniziative realizzato dall’Accademia dei Lincei, che si affianca a quelle organizzate dal Comitato di Dante, è straordinario. La mostra che inaugura oggi è affascinante perché ci permette di andare a riscoprire e a rivedere cosa è avvenuto un secolo fa nel corso delle celebrazioni di Leonardo, Raffaello e Dante nel 1919, nel 1920 e nel 1921. La pandemia è stata un momento di rottura: siamo all’inizio di un periodo nuovo e nessuno di noi sa se quello che abbiamo alle spalle si chiuderà con una parentesi e tutto tornerà come prima o viceversa, come è avvenuto per le guerre, lascerà cambiamenti profondi. Sicuramente lascia una grande voglia di ripartire e questa mostra entra appieno in questo clima di ripartenza”. Dante orgoglio nazionale, ma in realtà poco noto alla massa. E' proprio così! A Dante riserviamo una innumerevole quantità di spazi, ma in realtà non è per tutti. Dante è nei programmi scolastici, sulla TV di Stato, negli altri media, manca sugli altarini e nelle nicchie avanti casa nel profondo Sud, ma sicuramente non tutti lo conoscono a dovere. E' nell'idea di tanti, nell'immaginario sociale diffuso più mito, più icona, ma resta povertà conoscitiva per tanti. Un rimedio a questa deficienza è stato trovato.
Si tratta del progetto “Dante per tutti”, che nasce dalla partnership di numerose istituzioni e soggetti culturali napoletani attivi in settori diversi. L'obiettivo consiste nell'ampia promozione della conoscenza dantesca. Un tentativo di riscoperta diffusa di Dante alla luce dei valori civili, storici, linguistici associati alla sua figura e alle sue opere. Ad esso compartecipano la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III e la Biblioteca Universitaria di Napoli, entrambe appartenenti al Ministero della Cultura, il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la storica Società dei Naturalisti in Napoli, l’Associazione Culturale Mine Creative, il Patto Locale per la Lettura “Reading Forcella”, con capofila la Biblioteca Annalisa Durante e oltre 40 sottoscrittori. Accanto a queste istituzioni l'arte dello scultore Pietro Marino con un'istallazione in alfabeto braille. Napoli fa da capocordata nel mezzogiorno nella scoperta di Dante. Un'azione inedita che permette la riscoperta dantesca a mezzo una varietà di angolazioni socio-culturali e iniziative molto diverse tra loro, che si rivolgono ad una platea di persone con interessi e background culturali quanto mai eterogenei. I destinatari del progetto sono gli studenti universitari di diritto, gli alunni delle scuole medie che ne approfittano per scoprire il loro quartiere, i non vedenti e gli ipovedenti gli esperti e gli studiosi danteschi amanti delle edizioni rare, fino agli appassionati di mostre virtuali e al pubblico di persone colte abituate a seguire le emittenti web.
Insomma, se possono rappresentarsi opportunità di scoperta o riscoperta di Dante, ben vengano anche indagini, ricerche, approfondimenti non convenzionali, godibili anche oltre i circuiti tradizionali. Si partirà col programma dantesco partenopeo il 24 giugno. La Società dei Naturalisti aprirà il progetto con la prima Conversazione, dove Dante, Galilei e l’odierna astrofisica “dialogano” tra loro, trasmessa su tutti i canali dell’emittente web “Radiò”, e, pochi giorni dopo, l’inaugurazione dell’installazione d’arte Editio princeps. Cocito, di Pietro Marino, con la collaborazione di Michele Prudente, che si terrà il 29 giugno nel Cortile delle Statue di Mezzocannone 8. A settembre seguiranno le mostre bibliografiche delle due maggiori biblioteche cittadine, insieme alle attività didattiche e di promozione della lettura che coinvolgeranno studenti e cittadini. La scuola, già qualche mese fa, non rimase a guardare. Il 25 marzo scorso, infatti, partì la prima edizione del "Dantedì". Fu riservato spazio ad alcune letture social del Sommo Poeta. Era il tempo di Azzolina quello propedeutico. Seguì poi Bianchi. Furono coinvolte scuole, musei, biblioteche, luoghi di cultura. Franceschini agli artisti: "Leggete Dante e condividetelo sui social" Azzolina: "Riscoprire Dante sarà un modo per restare uniti". Non è partita a caso la prima edizione del Dantedì il 25 marzo. E' la data, infatti, che viene individuata come quella d'inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia. Dante è il simbolo della cultura e della lingua italiana, ricordarlo ha fatto da collante per il Paese. Il Ministero dell'Istruzione invitò, in quella circostanza, docenti e studenti a leggere Dante durante le lezioni a distanza. Una lettura come ritorno a Dante, una lettura che partì dalla scuola e interessò ogni cittadino. Le celebrazioni, seppur a distanza, proseguirono durante tutta la giornata sui social, con pillole, letture in streaming e performance dedicate al sommo Poeta, con gli hashtag ufficiali. “Vinceremo la battaglia contro il virus, contro la malinconia e la solitudine. Noi saremo presenti, noi siamo presenti con il cuore anche se siamo distanti. Perché vogliamo costruire una grande scuola per il Paese, e anche per questo ci serve Dante”. Così Patrizio Bianchi, in occasione della inaugurazione in diretta streaming, durante la settimana di celebrazioni dedicata al Dantedì, la Giornata nazionale intitolata al Sommo Poeta.
“I poeti sono degli esploratori dell’anima, e Dante lo è stato più di tutti. Dante ha saputo sempre essere nel futuro in questa capacità di vedere l’oltre e costruirlo. Ed è quello che stiamo facendo anche noi: andare conto la crisi e superarla. C’è un modo solo per farlo, ed è quello che ci ha insegnato Dante: il pensiero e la scrittura". Bianchi si disse disponibile a leggere dei versi di un Canto dantesco davanti alla tomba del Poeta. “Mi piacerebbe leggere il XXVI dell’Inferno, quello in cui Dante incontra Ulisse perché è vero che noi non siamo fatti per appiattirci, ma siamo fatti per seguire ‘virtute e canoscenza’. La conoscenza si fa con lo studio, con la scuola. Mentre la virtù è la capacità di non farsi mai sconfiggere, neanche da una pandemia che sembra invincibile, ma noi vinceremo”. Stiamo per prendere il largo con la Scuola d'estate voluta da Patrizio Bianchi. Torna Dante per la scuola sotto il sole feroce dell'estate che impazza. Nell’ambito delle iniziative per ricordare la vita e l’opera di Dante, su impulso del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, parte la Scuola estiva, dal carattere nazionale, intitolata Dante per la scuola. Percorsi di innovazione didattica. "A partire dalla riflessione sul pensiero, sugli scritti e sull’eredità di Dante, la Scuola estiva intende offrire momenti di ricerca culturale e didattica, al fine di costruire percorsi didattici interdisciplinari per la scuola secondaria di secondo grado, nel rispetto delle Indicazioni nazionali per i Licei, delle Linee Guida per gli Istituti tecnici e professionali, più in generale del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativa di istruzione e formazione.
In tale contesto normativo, l’intento è di fornire ai partecipanti sia l’approfondimento di contenuti in diversi ambiti disciplinari sia un’adeguata competenza metodologica su nuove possibili modalità di insegnamento/apprendimento di Dante. La Scuola estiva si svolgerà nelle tre città Napoli, Siena e Verona e in tre periodi dell’estate 2021". Restiamo nella fierezza italiana, nel beneficio del sapere dantesco, l'uomo e il poeta che nel corso dei secoli ha segnato tutto il sapere culturale e artistico dell'identità italiana. Restiamo curiosi nella sua festa, con l'arsura della conoscenza.
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