Joy of moving, un metodo innovativo nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementare
“Joy of moving”, un metodo innovativo per lo sviluppo interconnesso fisico- motorio, cognitivo e socio emozionale del bambino nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Il 23 novembre un webinar di presentazione al fine di fornire tutte le informazioni utili per l’adozione del metodo. Il metodo oltre a garantire un approccio “globale” di educazione del corpo attraverso il movimento, supporta l’adattabilità ai diversi contesti e necessità sempre in funzione del diritto al gioco del bambino. Valorizzando la motricità nella costruzione dei saperi, il metodo richiama ad uno “stile di vita a tutto campo” proponendo anche esperienze in ambiente naturale.
di Emilio La Greca Romano | BlogLa scuola muove i suoi passi in uno scenario tutto fatto d’un pullulare d’attività, iniziative e contestazioni. Mentre il Governo centrale per alcuni sindacati e ben 15 milioni di italiani sta assumendo, a loro parere, delle responsabilità enormi con scelte scellerate che potrebbero portare ad una insurrezione a causa dell’obbligo vaccinale e di presentazione del certificato verde, a scuola si pensa, fra le altre cose, a promuovere una varietà di progetti in continuità con le precedenti esperienze progettuali.
Il bambino col Joy of moving resta al centro. La sua centralità entro il metodo educativo permette di sviluppare tutte le sue competenze a partire da quella motoria. Il metodo consente un miglioramento delle competenze motorie, cognitive emozionali e sociali, in modo da accrescerne le abilità di vita, tramite la variabilità della pratica. Si tratta, in sostanza, di una proposta nuova e originale.
E’ una innovazione sul piano didattico che ha il fine di promuovere e ispirare abitudini di vita positive nelle nuove generazioni. Nell’ottica del diritto ludico del bambino e della gioia del movimento, il metodo si rappresenta una preziosa opportunità didattica da cogliere. E’,stato sperimentato dal 2012 al 2015 nelle scuole dell’infanzia e primarie di Alba dall’USR Piemonte, dal CONI e dalla Regione Piemonte, grazie ad un progetto di ricerca curato dall’Università di Roma Foro Italico e sostenuto dalla Soremartec (Società di Ricerca e Sviluppo del Gruppo Ferrero, nell’ambito della sua opera sociale d’impresa). Successivamente sono stati raggiunti circa 5.000 insegnanti ed è stato condotto un importante studio sulla replicabilità del metodo in un campione di 100 scuole del territorio nazionale.
I risultati positivi hanno portato nell’anno scolastico 2018-2019 alla sua divulgazione in tutte le scuole italiane interessate, con il coinvolgimento di oltre 10.000 insegnanti. Oltre a garantire un approccio “globale” di educazione del corpo attraverso il movimento, supporta l’adattabilità ai diversi contesti e necessità (es. di distanziamento interpersonale e/o di ulteriori misure valutate e adottate dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con le disposizioni sanitarie vigenti e nell’ambito della relativa autonomia) sempre in funzione del diritto al gioco del bambino.
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