25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Attività e iniziative nelle scuole
Il rispetto di ogni persona e del contrasto di qualsiasi tipo di violenza, abuso e discriminazione, sostiene Patrizio Bianchi, rimane una delle sfide più urgenti da affrontare”. In occasione del prossimo 25 novembre, il Ministero dell'Istruzione, ha chiesto alle scuole di prevedere momenti di approfondimento sui temi connessi alla ricorrenza, ponendo particolare attenzione al rispetto, anche con riferimento all’articolo 3 della Costituzione. Il Comune di Agropoli, ha aderito alla proposta di ASD Terry Danze, relativa all’organizzazione di un Flash Mob. Viene quindi offerta ai giovani studenti della cittadina la possibilità di esibirsi in una coreografia contro la violenza alle donne.
di Emilio La Greca Romano | BlogLe Nazioni Unite, il 17 dicembre 1999, hanno istituito la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Il giorno 25 novembre è stato designato come data della ricorrenza. Governi, organizzazioni internazionali e ONG, ogni anno, sensibilizzano, specialmente in questo giorno, l’opinione pubblica sul problema della violenza praticata contro le donne.
La Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne approvata dall'ONU nel 1993, all'art.1, descrive la violenza contro le donne come: «Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata.».
La scuola non resta indifferente, è coinvolta e riflette sui temi al centro della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La scuola non guarda da lontano, fa intuire il Ministro Bianchi con la sua affermazione: “perché, come dimostrano le statistiche e le cronache degli ultimi giorni, la questione del rispetto di ogni persona e del contrasto di qualsiasi tipo di violenza, abuso e discriminazione rimane una delle sfide più urgenti da affrontare”. Il rispetto e i mutamenti culturali, ritiene, appartengono alla scuola, interessano e passano dai giovani.
In occasione del prossimo 25 novembre, il Ministero dell'Istruzione, ha chiesto alle scuole di prevedere momenti di approfondimento sui temi connessi alla ricorrenza, ponendo particolare attenzione al tema del rispetto, anche con riferimento all’articolo 3 della Costituzione. “La scuola, ha ribadito il Ministro dell’Istruzione, educa al rispetto e lo fa ogni giorno dell’anno grazie all’impegno di dirigenti scolastici, dei docenti, di tutto il personale.
Seguirà poi, da parte del Ministro Bianchi, la premiazione delle scuole vincitrici. Tutte le iniziative saranno condivise sui social. Studentesse e studenti sono invitati a celebrare attivamente la Giornata, insieme ai loro docenti, esprimendo le proprie riflessioni attraverso opere grafiche, video, foto, flash-mob, dibattiti. Nella Circolare emanata per l’occasione dal Ministero dell’Istruzione, fra l’altro, si legge: “..Nel 2011 il Consiglio d’Europa ha inoltre adottato la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
L’articolo 14 della Convenzione riconosce alla scuola un ruolo centrale nella prevenzione di questi fenomeni. La Giornata del 25 novembre ricorda a tutti che gli abusi di ogni tipo costituiscono una violazione dei diritti umani, un impedimento del principio di uguaglianza e un ostacolo alla formazione di una coscienza personale e sociale fondata sul rispetto della persona umana. La scuola italiana è costantemente impegnata nella promozione e nella realizzazione di attività volte al superamento dei pregiudizi, al contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione, con l’intento di co-educare le nuove generazioni alla cultura del rispetto, ricercando la promozione della personalità umana di ciascuno...” Si stima che la violenza di genere, nel mondo, è causa di mortalità e invalidità tra le donne in età riproduttiva tanto quanto il cancro ed è causa di importanti problemi di salute quanto gli incidenti stradali e la malaria messi insieme.
Questi i numeri della violenza contro le donne forniti dal Ministero della salute: “Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner. Secondo il Rapporto Istat 2019 sulle donne vittime di omicidi, delle 111 donne uccise nel 2019, l’88,3% è stata uccisa da una persona conosciuta.
In particolare il 49,5% dei casi dal partner attuale, corrispondente a 55 donne, l’11,7%, dal partner precedente, pari a 13 donne, nel 22,5% dei casi (25 donne) da un familiare (inclusi i figli e i genitori) e nel 4,5% dei casi da un’altra persona che conosceva (amici, colleghi, ecc.) (5 donne). Per oltre la metà dei casi le donne sono state uccise dal partner attuale o dal precedente e in misura maggiore rispetto agli anni precedenti: il 61,3% delle donne uccise nel 2019, il 54,9% nel 2018 e il 54,7% nel 2014.
Tutte le scuole d’Italia celebreranno la Giornata contro la violenza alle donne. Lo faranno anche le scuole del Cilento con diverse attività e iniziative. Si mobilitano anche alcune amministrazioni comunali. Il Comune di Agropoli, nel Cilento, attraverso l’Area 10, Risorse Umane, Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, ha aderito alla proposta di ASD Terry Danze relativa all’organizzazione di un Flash Mob. Viene quindi offerta ai giovani studenti della cittadina agropolese la possibilità di prendere parte alla manifestazione. Gli alunni saranno coinvolti in una coreografia di danza. I partecipanti, formati dagli istruttori di ASD Terry Danze, si esibiranno in una coreografia durante il Flash Mob. Sono diffusamente condivisi anche vasti programmi di iniziative in lungo e in largo in Italia, dai più piccoli paesi dimenticati alle più grandi e note città si risponde, con grande sensibilità, contro la violenza alle donne in varie forme. E’ alta l’attenzione su questo argomento. Tutti avvertono il bisogno di abbattere il muro del silenzio e trasmettere alle donne vittime di violenza la propria solidarietà.






