Conferenza sul Futuro dell'Europa
La Conferenza, inaugurata a maggio 2021, rappresenta un’iniziativa avente altresì un carattere educativo e formativo per le nuove generazioni.
L’UE sostiene gli sforzi volti a garantire il miglior livello possibile di istruzione e formazione. Promuove il multilinguismo in Europa, incoraggia la mobilità di studenti, tirocinanti, insegnanti e giovani e facilita gli scambi di informazioni e di esperienze. L’UE tutela e promuove, inoltre, il suo patrimonio culturale e la sua diversità culturale e linguistica e sostiene i settori culturali e creativi, compreso il settore audiovisivo. Per offrire ai giovani maggiori opportunità nel campo dell’istruzione e nel mercato del lavoro e per garantire la loro piena partecipazione in tutti i settori della società; l’UE ha messo a punto varie azioni, in dialogo con i giovani europei e attraverso il programma Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà. La stessa Unione promuove lo sport in Europa, grazie a diverse iniziative. Grazie al principio di sussidiarietà sancito dai Trattati, la funzione dell’UE è quella evidentemente di incoraggiare la collaborazione tra gli Stati membri con la finalità di rendere più coerenti ed efficaci i loro interventi a livello nazionale, coordinando, agevolando e assistendo i processi di condivisione. Secondo questa modalità i Paesi dell’Europa possono cogliere l’opportunità di migliorare i propri sistemi di istruzione e formazione lavorando insieme e imparando gli uni dagli altri, anche scambiando buone pratiche strategiche.
Il Ministero dell’Istruzione segnala l'iniziativa promossa dalla "Conferenza sul Futuro dell'Europa", iniziativa co-presieduta dal Parlamento, Consiglio e Commissione europea, per sensibilizzare tutti coloro che operano nel settore dell'istruzione e le comunità scolastiche per favorirne la partecipazione al confronto attivo sulle idee dei cittadini per il futuro dell'Europa. Ogni scuola, autonomamente potrà individuare le modalità ritenute più idonee a favorire la partecipazione attiva della comunità educante all'iniziativa di rilevo internazionale anche col fine di rendere i giovani studenti protagonisti dell'Europa che verrà. “Per la prima volta, chiarisce il Ministero dell’Istruzione, le Istituzioni europee hanno avviato un processo di confronto attivo con la società civile con l’obiettivo di raccogliere le sollecitazioni e i suggerimenti provenienti dai cittadini e discuterli durante le sessioni Plenarie della Conferenza stessa. Al termine di tale percorso le tre Istituzioni europee, che svolgeranno le funzioni di Presidenza congiunta della Conferenza, si sono impegnate ad ascoltare la voce dei cittadini europei e a dar seguito, nell’ambito delle rispettive competenze, alle proposte ricevute. La partecipazione avviene attraverso una piattaforma digitale dedicata con la quale i cittadini possono fornire il loro contributo o esprimere il proprio punto di vista su tematiche individuate o suggerirne di nuove alle Istituzioni Europee. Nella piattaforma sono individuate nove aree tematiche, suddivise per sotto-argomenti.
Il contributo di ciascun partecipante al confronto, può essere inserito all’interno dell’area, o di più aree, di rispettivo interesse. Una volta selezionato il tema prescelto, è possibile inserire la proposta anche in lingua italiana ed in modo sintetico e diretto. Le aree tematiche sono: Cambiamento climatico e ambiente; Salute; Economia più forte, giustizia sociale e occupazione; L’UE nel mondo; Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza; Trasformazione digitale; Democrazia europea; Migrazione; Istruzione, cultura, gioventù e sport”.
L’Unione europea nel mondo assume una funzione importante in termini di azione contro le sfide globali. Pace e sicurezza, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile, ripresa mondiale sono questioni d’interesse generale e vanno affrontati con pluralità di forze. “L’UE difende il multilateralismo e un ordine internazionale basato su regole. Persegue un approccio coordinato all'azione esterna – dal commercio e i partenariati internazionali alla politica estera e di sicurezza comune – che garantisca all’Europa una voce più forte e più unitaria nel mondo. Collaboriamo strettamente anche con i paesi vicini: stiamo introducendo una strategia globale per le nostre relazioni con l'Africa e ribadiamo la prospettiva europea per i paesi dei Balcani occidentali. Un impegno globale responsabile significa anche che l’UE investe in partenariati e alleanze con paesi terzi e organizzazioni multilaterali e regionali, in particolare quelli con cui condividiamo valori comuni ma anche quelli con cui abbiamo obiettivi globali in comune, ad esempio una risposta comune alla pandemia di coronavirus e ambizioni globali in materia di clima”.
Altra area d’interesse riguarda Valori e diritti, lo stato di diritto e la sicurezza. “Lo Stato di diritto ci consente di garantire i diritti e i valori fondamentali e di sostenere un contesto imprenditoriale favorevole agli investimenti. Si tratta di uno dei valori fondamentali dell’Unione europea. L’UE garantisce il rispetto delle leggi e sostiene l’uguaglianza di tutti i cittadini. Ciò significa che proteggiamo attivamente i diritti umani, i diritti delle vittime e dei minori e lottiamo contro il razzismo e la discriminazione religiosa. Significa che promuoviamo la giustizia e la parità di genere, i diritti delle comunità LGBTIQ+ e delle persone con disabilità. Allo stesso tempo, dobbiamo contribuire a proteggere i cittadini europei dagli atti di terrorismo e dalla criminalità. L’Unione europea ha definito misure concrete per rafforzare la nostra capacità di promuovere e sostenere lo Stato di diritto. Monitoriamo lo Stato di diritto in tutti i paesi dell’UE e abbiamo adottato un nuovo “quadro per lo Stato di diritto. L’UE lavora senza sosta per contrastare le disuguaglianze nell’Unione. La strategia dell’UE per l’Unione della sicurezza fornisce gli strumenti e le misure necessari per garantire la sicurezza dei nostri ambienti fisici e digitali. Le sue 4 priorità strategiche di azione sono le seguenti: creare un ambiente della sicurezza adeguato alle esigenze future, affrontare le minacce in evoluzione, proteggere i cittadini europei dal terrorismo e dalla criminalità organizzata, costruire un solido ecosistema in materia di sicurezza”. L’Unione è poi fattivamente impegnata a plasmare il futuro digitale dell’Europa. Le tecnologie digitali ci hanno cambiato e continuano a cambiarci; hanno radicalmente trasformato la nostra esistenza. Tanto è il tempo che impieghiamo avanti agli schermi. Bisogna adattarsi a innovative condizioni di telelavoro e didattica a distanza. Il digitale non deve affondare nessuno. Le persone devono assumere ruolo da protagonista. Occorre destinare priorità alle persone e alle imprese. Intanto la strategia digitale dell’Unione europea vuole far sì che questa trasformazione funzioni per i cittadini e per le imprese. Per plasmare il futuro digitale dell'Europa, l’Unione europea si concentra sui dati, sulle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale e la blockchain, sulle infrastrutture e sulla connettività. Spazio rilevante fra le aree d’interesse è dato alla necessità di rafforzare la democrazia in Europa.
Contribuire alla democrazia europea significa far sentire la tua voce sia partecipando alle elezioni europee, in cui i cittadini eleggono direttamente i deputati al Parlamento europeo ogni 5 anni, sia al di fuori dei periodi elettorali. Le ultime elezioni europee del 2019 hanno registrato la più alta affluenza alle urne in 20 anni, con oltre 200 milioni di elettori e un netto aumento dei giovani elettori. Nel contempo, la democrazia nell'UE e nei suoi Stati membri si trova ad affrontare sfide quali l'ascesa dell'estremismo, la disinformazione e la distanza percepita tra i cittadini e i loro rappresentanti eletti. “L’alta affluenza alle urne è un segno di buona salute per qualsiasi democrazia: per questo continueremo a informare i cittadini sulle politiche dell’Unione europea e li incoraggeremo a votare. I cittadini vogliono essere più coinvolti nella definizione delle politiche e nella presa di decisioni a livello europeo, non solo in occasione delle elezioni. Ecco qual è lo scopo della Conferenza sul futuro dell’Europa. Esistono anche varie altre iniziative dell’UE a sostegno della partecipazione pubblica, come i dialoghi con i cittadini, l'iniziativa dei cittadini europei e le petizioni indirizzate al Parlamento europeo”.
Altro argomento focale resta la Migrazione. “Per affrontare la migrazione l'Unione europea deve dotarsi di un sistema moderno in materia di migrazione e asilo, garantire la gestione delle frontiere, cooperare con i paesi partner e combattere il traffico di migranti. Non solo: chi fugge dalla violenza deve ricevere protezione e i nuovi arrivati devono potersi integrare nella nostra società. Le linee guida indicano queste soluzioni: “affinchè l’UE possa fornire soluzioni comuni, è necessario adottare un approccio equilibrato e inclusivo in materia di migrazione. Il “nuovo patto sulla migrazione e l’asilo” della Commissione comprende una serie di proposte legislative nel quadro un approccio globale alla migrazione.
L'obiettivo è quello di migliorare la cooperazione con i paesi di origine e di transito e garantire procedure efficaci, percorsi legali sicuri, un’integrazione riuscita dei migranti che hanno il diritto di soggiornare nell’UE e il rimpatrio di quelli che non godono di tale diritto. L’UE pone inoltre l’accento sul rafforzamento 18 delle frontiere esterne, sul miglioramento della gestione delle frontiere, anche grazie all'introduzione di nuovi sistemi di informazione, e sulla lotta al traffico di migranti”.








