DAL CILENTO NEL CENTENARIO DELLA NASCITA DI PIER PAOLO PASOLINI DEDICATAGLI UN’OPERA NELLA MOSTRA "IL RICHIAMO DELLA TERRA"
di Marisa Russo | BlogNella Mostra d’Arte Visiva ed Ambientalista, che ho Ideato e Diretto per portarla il 22 aprile, giornata dedicata alla Terra, a Saludecio per il Salus Erbe, l’opera che evidenzia la scomparsa delle lucciole, realizzata dalla valente Artista cilentana Maria Rosaria Verrone, e’ dedicata in particolare a PIER PAOLO PASOLINI, che cito’ tale scomparsa come anche simbolo di una generale realtà violentata!
«Darei l’intera Montedison per una lucciola», scrive Pier Paolo Pasolini nella chiusa del celebre articolo “Il vuoto del potere” (Corriere della Sera, 1° febbraio 1975), in cui la scomparsa delle lucciole diviene una metafora della violenza distruttiva della nuova società.
Quelle piccole luci naturali in atmosfera lunare, alla ricerca d’ "amore", violentate dalle lampadine artificiali in una esaltazione innaturale, vengono distrutte come tanti valori dell’Uomo e della Natura in una società esasperatamente consumistica!
"La sua voce, che voleva mettere in guardia sulle ambivalenze del progresso e della contemporaneità, che intendeva segnalare i possibili impoverimenti per l'umanità, travestiti da maggiori ricchezze, rappresenta tuttora una testimonianza su cui riflettere". Nel centenario della nascita, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda Pier Paolo Pasolini, sottolineando l'attualità del contributo culturale del grande scrittore e poeta.
Pasolini lo ricordiamo, in questa Mostra che richiama all'equilibrio della Natura con il mezzo Artistico, anche come eccelsa mente e sensibilità che intersecava il suo interesse politico per l'iter sociale con l'Arte come poeta, letterato, cineasta.
Diceva che l'habitat Naturale va protetto come un'opera Artistica creata dalla Natura.
Ho iniziato a leggere i suoi scritti ed ascoltare le sue conferenze già da ragazzina, mentre frequentavo i primi anni del Liceo. Non potrò mai dimenticare quando a Napoli, a piazza degli Artisti, dopo aver ascoltata estasiata una sua affascinante conferenza, uscimmo dalla Sala, fuori pioveva a dirotto, ad accoglierlo un folto gruppo di giovani che lo assalì con violente ombrellate! Non riuscivamo a difenderlo! La vigliacca violenza bestiale contro una mente e sensibilità eccelsa, evidenziava un mondo capovolto, che credeva difendere una moralità!
Dare un profondo significato al BEN-ESSERE era il suo obiettivo, benessere invece confuso con concetti materialistici e distruttivi! Difendeva le risorse naturali del territorio, delle materie prime vitali di cui è costituito e dei suoi beni comuni, in primis dell’aria, dell’acqua, della terra, insieme alla conservazione della storia, della cultura e dell’identità dei luoghi. Valori scomparsi insieme alle “lucciole”.

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