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CASTELLABATE 9OO ANNI DELLE DONNE

DALLA MOSTRA D'ARTE DELL'ULIVO ALLE JANARE AD OGGI

📅 venerdì 16 giugno 2023 · 📰 CulturaCastellabate

16062023 opera di maria rosaria verrone
Credits Foto

foto autoredi Marisa Russo | Blog

La Mostra d'Arte Visiva dedicata a "L'Ulivo: Mito, Storia e Simbologia", da me Ideata e Diretta, Esposta al Castello, visitabile sino al 12 luglio, già mi ispirava un richiamo alle donne del territorio dal basso medioevo ad oggi.Non ne ho nè parlato, nè scritto pensando di lasciare l'argomento ad una Associazione di donne, ma non essendo stato fatto, introduco io questo complesso ed interessante argomento! L'olio veniva usato nel basso MedioEvo in quegli anni 1OOO nei riti delle così dette Janare, donne che praticavano riti "magici". In un piatto fondo ripieno di acqua venivano inserite gocce di olio che, secondo la forma che prendevano, comunicavano realtà diverse. Riti nei quali si rivelavano in realtà qualità intuitive e comunicative delle donne. La quasi misteriosa identità femminile si prodigava in tali suggestive pratiche!

Nel XII secolo nella Scuola Medica Salernitana si distinsero le Mulieres Salernitanae, si diffusero donne impegnate in studi medici, per la prima volta furono accettate donne coinvolte in studi scientifici, alcune divennero famose, come Trotula de Ruggiero ed altre. Molti loro semplici medicamenti si diffusero anche nel Cilento, anche a Castellabate, dove l'habitat agricolo favorì ad esempio l'uso dell'olio per problemi ginecologici. L'olio fu adoperato anche nei parti per rilassare i muscoli e favorire così la nascita del pargolo. Fu adoperato l'olio anche per guarire infezioni ginecologiche. Nell'intersecarsi degli studi scientifici con l'intuito innato femminile il protagonismo delle donne si ampliava!

Durante le guerre rimanevano sole ed erano fattive nell'amministrare non solo la famiglia, ma anche la fattoria, la cura degli animali ed attive anche in richieste e proteste!

Dal 1861 al 1865 le donne ebbero un ruolo importante nella lotta del Brigantaggio. Coraggiose, con i loro compagni o da sole, lottarono, spararono per ribellarsi ad una unitĂ  d'Italia che li vedeva emarginati, con tasse insostenibili, servitori di terre non loro.

Il territorio boschivo favoriva il loro nascondersi.

In seguito i maschi continuarono a chiudere in casa le loro donne, non potevano certo andare nei bar, costrette a tante altre privazioni e ad ubbidire a comandi, usando i maschi il timore delle donne della loro maggiore forza fisica. Vari i proverbi che dimostrano il loro denigrarle e sottometterle: "Femmene, ciucci e crape teneno tutti a stessa capo" ancora " A femmena addĂ  parlĂ  quanno pescia 'a "allina" (MAI!) ecc!

Si è assistiti, nonostante tante dimostrazioni di forza e capacità, al ritorno del solito maschilismo.

Io solo qualche decennio fa ricordo di aver visto con molta meraviglia ed ammirazione donne che partecipavano nella costruzione della casa, trasportavano anche pesi, calce, mattoni senza risparmiarsi!

Non era diffusa l'abitudine per le donne di studiare, prendere diplomi o lauree per una pubblica professione, essendo impegnate nei lavori casalinghi e familiari, al riparo di gelosie maschili.

In non molti anni il cambiamento è stato enorme, quasi tutte hanno studiato, sono diventate professioniste, ma il loro insieme caratteriale, il loro spessore umano, la loro sensibilità, il loro profondo intuito, la loro disponibilità sono migliorati, sono rimasti intatti o hanno avuto una triste caduta ?

Statisticamente forse l'eccessiva attenzione all'esterioritĂ , il coinvolgimento in confronti pubblici hanno favorito la superficiale competizione, il pettegolezzo, la maldicenza, la stupida rivalitĂ ?

L'allontanamento dalla Natura, dalle pratiche agricole ha diminuito l'intuito primordiale, l'attenzione per i figli ?

L'imitazione dello "stile" maschile ha soffocato il meglio dell'identitĂ  femminile.

Molto ancora ci sarebbe da dire, ma brevemente certamente possiamo fare qualche considerazione. Ottenuti giustamente pari diritti allo studio, al lavoro, alla migliore considerazione, il mondo femminile non deve imitare quello maschile, ma esaltare le sue diverse importanti qualitĂ !

opera di Maria Rosaria Verrone

Opera di Maria Rosaria Verrone

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