La terra dei miei avi: una sposa, un paese, una storia che rivive – A Zita di Cosentini Cilento

Siamo sul finire di ottobre, e il pensiero corre ai miei giorni d’agosto trascorsi nel cuore del Cilento, tra la mia famiglia e i profumi, i colori e la magia della terra dei miei avi. Tra quei ricordi, brilla come un gioiello di emozione “A Zita di Cosentini”, la rievocazione storica del matrimonio di un tempo che ogni anno trasforma il borgo in un teatro vivente di tradizione, passione e memoria.

Le strade di Cosentini, piccola frazione di Montecorice, si animano di suoni, profumi e sorrisi. Il tempo sembra fermarsi e il passato cammina accanto a noi, tra danze popolari, abiti d’epoca e riti che raccontano l’amore di un tempo.

L’evento ha inizio con la partenza dalla Cappella di Santa Lucia, da cui la sposa e tutti i partecipanti si muovono a girare nei pittoreschi vicoletti di Cosentini, tra case di pietra, fiori appesi ai balconi e scorci che custodiscono secoli di storia. Qui, grandi e piccoli si mescolano, uniti dalla voglia di recitare, stare insieme e confrontarsi, dando vita a un’esperienza comunitaria che emoziona e coinvolge chiunque vi prenda parte.

Quest’anno il grazie speciale va alla giovane e talentuosa Matilde Chiariello, capace di creare le magliette ufficiali dell’evento, piccoli capolavori che racchiudono lo spirito de A Zita: simboli concreti di appartenenza, memoria e creatività, che rimangono come ricordo tangibile di un giorno che vive nei cuori di tutti.

Tra musica, riti antichi e sapori d’altri tempi, A Zita di Cosentini non è solo una festa: è un viaggio nel tempo, un atto d’amore verso le proprie radici. È il “sì” che unisce un paese, che attraversa le generazioni e continua, anno dopo anno, a far vibrare il cuore del Cilento, nella terra dei miei avi, dove ogni pietra, ogni sorriso e ogni gesto raccontano chi siamo e da dove veniamo. Giorgio Mellucci