PUNTERUOLO ROSSO, strage di palme a Sapri
di Paolo Abbate | BlogLa villa comunale e il lungomare rimarranno ormai senza le palme, alcune centenarie, che facevano bella mostra di sé.
Sembra che il punteruolo attacchi più facilmente le palme maschio, le femmine invece, riconoscibili dai grappoli di piccoli datteri, sono di solito risparmiate più a lungo dal coleottero. Non se ne conosce la ragione, ma potrebbe essere una strategia evolutiva per assicurare una produzione di cibo continua.


I rimedi ci sono, anche se in fase sperimentale. Perché dunque non si è intervenuti in tempo? - Si lamenta Maria, una cittadina saprese osservando l’abbattimento delle grosse piante, vanto del lungomare e della Villa.
“Più di un anno fa trovai un punteruolo in casa – riferisce la signora – e sapendo che le autorità raccomandano a chiunque trovi o veda questo grosso coleottero di segnalarlo immediatamente, mi rivolsi al comando dei vigili urbani ma mi fu risposto che è la Provincia competente del problema e questa non ha fondi”.
Ma sappiamo per esperienza che è tutto un palleggiamento di responsabilità e competenze. Poi vediamo che i fondi saltano fuori per iniziative che offrono maggiore visibilità o ritorno di consensi (elettorali?).
Tuttavia sembra che occorrono pochi euro a pianta per un trattamento che possa uccidere il coleottero e le sue numerose larve. Adesso la spesa per l’abbattimento e lo smaltimento della pianta abbattuta è sicuramente aumentata. Senza contare che le palme di Sapri, come di altri paesi cilentani, sono ormai destinate all’abbattimento causa la irresponsabile sottovalutazione del problema.
A proposito dello smaltimento della pianta abbattuta. La parte infestata dovrebbe per regola essere racchiusa in un telo di plastica, per impedire al coleottero di propagarsi nell’ambiente, e quindi bruciata. Ma sembra che questo accorgimento non sia seguito normalmente.

Paolo Abbate
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