CARO SINDACO DI POLLICA TI SCRIVO
di Paolo Abbate | BlogSono tornato ad Acciaroli dopo tanto tempo che mancavo, e l’ho trovato molto cambiato. Da paese di mare bello e rilassante è diventato porto per Vip.
Lo sviluppo voluto dal “sindaco pescatore”, morto tragicamente, e portato avanti da lei con convinzione non rappresenta, a mio modesto parere, quella qualità della vita, quella sostenibilità che gli ecologisti perseguono e desiderano. Lei, come Vassallo, si ritiene tale - a parole purtroppo – e promuove convegni quale quello su la Decrescita, tenuto questo inverno con la presenza di Latouche, illustre relatore.
Pensare, raccomandava l’economista filosofo, che il benessere dell’uomo e della natura sia la crescita dei consumi – che ha purtroppo radici lontane – si e rilevato una follia, che ci ha precipitato nell’insoddisfazione del consumare sempre di più e nella distruzione della Natura, la casa di tutti.
Quando se non adesso, che sono esplose in modo evidente tutte le contraddizioni della nostra società occidentale dei consumi, di una economia dominata dal mercato finanziario e dalle banche, risulta sempre più attuale la tesi della decrescita: la migliore cura per l’ambiente e la nostra felicita.
Che c'entra tutto questo, qualcuno dirà? C'entra, c'entra!

Che senso ha, infatti, se non perseguire con forza una folle crescita dei consumi, quale il consumo di suolo e di mare, di quel mega porto con il suo molo dalle “cento celle”, destinate a magazzini e altro ancora, la cui struttura risulta già sbreccolata per l’inconsistenza della muratura e l’azione inevitabile della salsedine marina? Anche la bandiera blu è sbrindellata!
Come se non bastasse sta partendo il secondo lotto che prevede area verde – non poteva certo mancare un po’ di natura – realizzata con aiole di varie essenze su l’enorme banchina, che altro non è che una colata di cemento. Ma quale grosso giro d’affari nasconde tutto questo? E’ una domanda che anche in manifesti pubblici si pongono. “La splendida marina cilentana sta diventando giorno dopo giorno Cementopoli e sono sempre attivi i soliti collaboratori e i mercanti nel Tempio”.
Il sindaco Vassallo paventava, giustamente, l’arrivo della droga ad Acciaroli, e ci ha rimesso la vita. Ma è proprio con tale sviluppo del territorio e la relativa ricchezza dovuta ai consumi che ne consegue che si accompagna l’arrivo della malavita e lo spaccio e il consumo degli stupefacenti. Quel mega porto per Vip, eretto con fondi europei, quell’ostentazione di benessere e ricchezza, sembra proprio fatto a posta. Siamo proprio lontani, ma tanto lontani, da quella qualità della vita, quella sostenibilità sbandierata da falsi ecologisti.
Proseguendo per Pioppi, mi sono imbattuto nella località denominata Porto del fico. Una baia dove sfocia un ruscello, che tutto si meritava piuttosto che essere cementificata fino a mare. Sempre con i fondi europei e fini sociali, naturalmente, come si rileva dal cartello del comune su cui è scritto: “lavori di completamento del Centro di aggregazione comune in Pioppi”.

Se l’idea di decrescita nasce dunque dalla consapevolezza sia della crisi ecologica che dalla critica della tecnica e dello sviluppo, quel convegno con Latouch era solo pubblicità ingannevole, ostentazione gratuita. Ma la Decrescita è ormai una necessità, non una moda. O cambiamo oppure ci teniamo – cosa impensabile – il cambiamento climatico, la fine della biodiversità, l’inquinamento e altro ancora.
Paolo Abbate
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