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TORTORELLA, CHE DELUSIONE!

tortorella giornata ecologica art abbate 01
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domenica 19 agosto 2012
foto autoredi | Blog
CilentoNotizie su GNews

Mancavo da qualche anno dalla giornata ecologica a Tortorella in agosto: “inventata”, si può proprio dire, da questo ben conservato paesetto del Parco nazionale. Così attento all’ambiente da raggiungere il primo posto tra i comuni “ricicloni”.

Ebbene, ogni anno si celebra questa giornata ecologica raccogliendo rifiuti lungo le strade del territorio comunale, gettati dal finestrino delle auto. Al termine si sposa l’evento ecologista con una festa paesana a base di ricca mangiata in un prato, traversato da un ruscello e attrezzato con tavoli e braceri.

Carne e salsicce alla brace, prosciutto, pane, formaggio casarecci, pizza, cocomero freddo, vino locale, tutto a chilometro zero. Ma, ahinoi!, Coca cola, Fanta e piatti bicchieri posate di plastica.

tortorella piatti plastica

Pensavo che avessero imparato, oltre che riciclare, a non produrre rifiuti inutilmente. E che rifiuti! Tutti a destinazione discarica o inceneritore.

In questo originale matrimonio tra festa paesana e giornata ecologica, si finisce per accontentare così la gola e lo stomaco dei paesani, e non, ma molto meno il problema ambientale.

Non è il solo paese cilentano che compie questo paradosso nelle loro feste paesane, ma da Tortorella non ce lo aspettavamo.

A Castel San Lorenzo, invece, il comune fornisce piatti e bicchieri nella sua sagra del 13 agosto, e Rocca Gloriosa prega i partecipanti di portarsi da casa il necessario.

La scusa quindi addotta dai paesi “spreconi” proprio non regge. Troppo difficile , dispendioso eccetera dicono, ma secondo me è soltanto una scelta di volontà politica. Non è accettabile, anzi una grande contraddizione, essere il primo paese riciclone e gettare nelle discariche o inceneritore quintali di indifferenziata in un sol giorno.

E’ come quella conoscente napoletana che andava in palestra per dimagrire dei chili di troppo, e uscendo da là entrava nella pasticceria appresso abbuffandosi di babà zuppette sfogliatelle. La scusa addotta? Dopo quella sfaticata, sentivo il bisogno di tirarmi un po’ su.

Solo in due abbiamo portato da casa le stoviglie. Era sicuramente una provocazione voluta ma non è stata capita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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