Il Basso Cilento potrebbe essere attraversato dal gasdotto del progetto “Iniziativa Sealine Tirrenica” della SNAM Rete GAS S.p.A. per contribuire al potenziamento dell’approvvigionamento nazionale di gas naturale.
“Due condotte sottomarine provenienti dalla Sicilia approderanno alla foce del fiume Bussento, a Policastro Bussentino. Da qui le condotte, dove il gas è compresso ad una pressione di 215 bar, risaliranno il fiume Bussento per circa tre chilometri attraversandone tre volte l’alveo (forse due volte in microtunnel e una a cielo aperto) per raggiungere una centrale di decompressione (terminale di Policastro B.) da realizzarsi a poche centinaia di metri dal corso d’acqua e da insediamenti abitativi”.
Ma questo non è tutto perchè un secondo tracciato, che doveva passare originariamente nel territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, attraverserà i comuni di Santa Marina, Tortorella, Vibonati, Casaletto Spartano, e Casalbuono in area contigua del Parco, per ‘bucare’ con un nuovo microtunnel (lunghezza prevista 1200 m!) la dorsale di Monte Cocuzzo e raggiungere infine Montesano sulla Marcellana.
Il territorio attraversato da questo progetto faraonico rappresenta un contesto di rilevanza nazionale per la conservazione della biodiversità, di pregio naturalistico e paesaggistico riconosciuto a livello mondiale. Infatti è un territorio che con i suoi SIC e le ZPS “contribuisce alla rete ecologica europea Natura 2000, creata dall’Europa al fine di mantenere o favorire o ripristinare uno stato di conservazione favorevole per gli habitat e le specie di fauna e flora di interesse comunitario (rispetto ai siti Natura 2000 gli Stati europei hanno l’obbligo di tutelarne e favorire la conservazione delle specie e degli habitat che vi si trovano)”.
Nel Bussento e affluenti vive ancora uno dei mammiferi carnivori a maggior rischio di estinzione in Italia, la lontra (Lutra lutra), e come tale rappresenta una priorità per la conservazione della specie a scala nazionale.
Ma non è tutto: si stima che l’opera comporterà la rimozione di 28.603 alberi, lungo i 18 Km ca di aree boscate . I corsi d’acqua Bussento, Iunda, Gerdanaso, Sorgitore, Calore-Tanagro) saranno attraversati o alterati longitudinalmente e nella fascia riparia dal gasdotto. E infine una dorsale come quella di Monte Cocuzzo, importante anche per l’approvvigionamento idrico delle popolazioni locali, sarà addirittura trivellata.
Quest’opera così impattante per il territorio cilentano a vocazione turistica ed agricola
non porterà alcun vantaggio immediato per il territorio e per i cilentani. Il gasdotto comporterà l’espropriazione di aree agricole e l’istituzione di fasce di servitù, non servirà per la metanizzazione del Cilento e non darà lavoro (l’opera richiede soprattutto manodopera specializzata).
Di questi progetti “ammazza natura”(parchi eolici, ecomostri, mega porti turistici eccetera) ne sono nati e ne nascono diversi nel Cilento. Alcuni purtroppo realizzati, in nome del progresso e della crescita economica.
A Santa Marina ad esempio si prevedeva nel programma elettorale “Gruppo Fortunato”del 2011 una “Darsena Porto-canale” proprio nell’area (Zona a protezione integrale) dove dovrebbe arrivare e passare il gasdotto. Il progetto era molto sentito dall’amministrazione di Santa Marina tanto che fu approvato nel gennaio del 2008, con delibera di giunta, di rigettare e contestare il passaggio della condotta di adduzione di gas metano, in quanto l’Amministrazione comunale “ha già intrapreso iniziative per la pianificazione ai fini urbanistici e turistici tutta la zona circostante, nonché per la realizzazione di un porto canale”.
Il gasdotto è sicuramente fortemente impattante sulle aree attraversate, ma forse che il progetto faraonico nell’area del Bussento che prevede tra l’altro anche un Parco fluviale, nuove tipologie di lidi balneari (piattaforme su palafitte al posto delle attuali), Centro sportivo attrezzato non è altrettanto impattante?
Un comitato di cittadini ed associazioni è stato istituito per informare la cittadinanza e contrastare la realizzazione del gasdotto. È il comitato COSTA – COntro Sealine TirrenicA. Il manifesto, da cui si è tratto l’articolo è di Romina dell’associazione Ardicola.
email comitatocosta@gmail.com o al numero 338 7173690