IL VOLO DEL GABBIANO
di Paolo Abbate | BlogOgni paese, piccolo o grande che sia, ha sempre qualche persona piena di fantasia e di voglia di passare alla storia che propone una iniziativa che faccia scalpore e sia un ritorno di immagine e soprattutto di crescita economica per il proprio paese. Sarebbero, questi, propositi lodevoli se non creassero quasi sempre un impatto ambientale e paesaggistico negativo sul territorio.
E’ il caso del progetto così detto “il volo del gabbiano”, presentato il 1 novembre nell’aula consigliare a Sapri. Contemporaneamente è stato anche presentato il progetto “Parco avventura” da realizzare sul monte Ceraso dove dovrebbe partire il volo per finire sulla spiaggia dall’altro capo della baia.
Il legname usato per il parco sul monte deve essere - si preoccupa qualcuno su Fb - certificato PEFC (Pan-european Forest Certification.) : “Il PEFC è la tua garanzia che la materia prima legnosa per carta e prodotti in legno deriva da foreste gestite in maniera sostenibile. Le foreste certificate sono regolarmente controllate da ispettori indipendenti”. Almeno qui sono completamente d’accordo con George Bernard Shaw il cui detto viene riportato impropriamente in un intervento entusiasta per il progetto sia del volo che del parco su internet: “ Le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano”, tenendo però sempre conto, secondo me, della valenza ambientale e paesaggistica, valori ormai irrinunciabili.

Il volo del gabbiano si è ispirato sulla falsa riga del “Volo dell’Angelo” che da qualche anno si effettua sulle Dolomiti lucane tra Castelmezzano e Pietrapertosa, che sta rendendo naturalmente una palata di soldi alla ditta costruttrice, poco però alla popolazione lucana. Non per niente così va dichiarando Nicola Valluzzi, amministratore unico della Società Consortile Volo dell’Angelo, dopo che in 85 giorni di apertura sono stati staccati 10.690 ticket (il costo del biglietto di 35 euro nei feriali e 40 euro nei festivi): “ Siamo orgogliosi di questo nuovo risultato a 6 anni dalla sua inaugurazione, il Volo dell’Angelo si riconferma un must dell’estate italiana”.
“ke figataaaaaaa – esclama un signore in lingua internet - come? avrò la possibilità faro' un salto a castelmezzano e l'andrò a fare”.
La stessa cosa dovrebbe succedere a Sapri, richiamando, a parer loro, migliaia di turisti a provare l’ebrezza di un volo sulla baia a 100 chilometri all’ora, ammirando acqua e un panorama del paese dall’alto. Il ritorno economico verrebbe da questi turisti che spenderebbero in paese prima e dopo il volo. Un concentrato di tutto questo è ben evidenziato in un intervento al dibattito in Facebook : “Immaginate un volo oggi, con questa splendida giornata di sole...volo, bagno e ottima mangiata di pesce in riva al mare.... escursione in montagna, gelato nel pomeriggio e pernottamento in serata...beato quel turista che godrà di tutto ciò!! “ Ah, questi giovani che desiderano distruggere quel poco di Bel Paese che dovrà toccargli in eredità!
Sul nutrito dibattito in internet le voci sono tante e disparate, prova che sul Volo non tutti sono d’accordo.
C’è chi esclama entusiasta : “quelle del volo del gabbiano e del parco avventura, presto potrebbero far diventare la nostra bellissima baia... un centro di sport e divertimento a livello Europeo... questo potrebbe dare la svolta che il paese aspetta da sempre”. Ma altri ironizzano: “Fra 10 anni, dopo centinaia di migliaia di voli, con qualche amico ci ritroveremo sulla vetta del Ceraso, a dire "cosa c..... abbiamo combinato".
Sarà bellissimo”.
Oppure: “se dovesse andare male ricordate che potrete farlo con i passeri, con loro non ci sarà bisogno di cavi, ciao”. Già, perché quello che preoccupa è proprio questo lungo e grosso cavo – senza contare le due grosse torri di ferro dove attaccare il cavo - che attraversa “la nostra bellissima baia” non solo i mesi estivi, cosa che si potrebbe tollerare come i lidi e le feste rumorose, ma per tutto l’anno . Impatto ambientale sostenibile dice la ditta che dovrebbe realizzare il volo: ma che altro potrebbe dire chi deve farci il guadagno più sostanzioso? E’ come chiedere all’oste se il vino è buono.







