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“DATE SPAZIO ALL’AMBIENTE”

📅 mercoledì 6 marzo 2013 · 📰 AmbienteCilento

06032013 spazio all ambiente
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Durante le ultime elezioni 14 associazioni e aziende chiesero ai partiti e ai candidati premier di “dire qualcosa di ambientalista”, mandando un ECO-telegramma alla politica. A firmare il telegramma, 13 nomi importanti dell’associazionismo e della green economy.

Finite le elezioni, con i risultati che sappiamo, in una lettera aperta ai nuovi parlamentari, Legambiente rilancia la sua proposta di legge sulla bellezza, presentata all’inizio dell’anno, e suggerisce un’agenda ambientale in 5 punti da realizzare nel volgere dei prossimi mesi.

“C’è tanta voglia d’ambiente nel Paese. Molta di più di quella che la politica tradizionale ha saputo registrare. Su queste tematiche noi riteniamo – scrive Legambiente - che oggi abbiamo la possibilità di fare la differenza. Puntare sulla bellezza è una chiave fondamentale per capire come il nostro Paese possa ritrovare le idee e la forza per guardare con ottimismo al futuro”.




Quale migliore occasione la presenza di così tanti giovani, di tante donne e di tante parole d’ordine che riguardano l’ambiente per porre “la migliore base di partenza per costruire le buone risposte alla crisi di cui il Paese ha bisogno”.

Partiamo allora dalla bellezza, dal tratto distintivo del nostro Paese. Bellezza del paesaggio, dei luoghi, ma anche bellezza dei gesti, dei comportamenti, delle idee. Costruiamo insieme una lobby virtuosa che abbia il coraggio e la forza di perseguire le ragioni della bellezza e di mettere all’ordine del giorno del prossimo governo alcune questioni fondamentali per sanare le ferite più gravi del nostro Paese e, contemporaneamente tracciare le strade per l’uscita dalla crisi”, scrive Legambiente, indicando in 5 punti l’obiettivo da realizzare nel volgere dei prossimi mesi, e cioè:

la rottamazione delle fonti fossili, trasporti puliti e l’abbandono definitivo dei progetti di Tav e ponte sullo stretto di Messina, la messa in sicurezza del territorio e lo stop al consumo di suolo, il ripensamento del ciclo dei rifiuti, la lotta alle ecomafie e alla corruzione con l’introduzione dei reati nel codice penale e una legge contro l’abusivismo edilizio.

Crediamo che questi obiettivi qualificanti riguardano da vicino anche il Cilento, dove purtroppo si assiste da tempo all’aggressione delle coste e del territorio con il pretesto di uno sviluppo e di una crescita distorti che mettono in pericolo serio la bellezza del paesaggio e dei luoghi, patrimonio insostituibile che caratterizza il Cilento e il suo Parco naturale, patrimonio di tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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