“Hanno messo i sigilli ad un sogno”
di Paolo Abbate | BlogUn anno fa, precisamente il 21 maggio 2012 su questo sito scrissi un articolo intitolato “Caro sindaco di Pollica ti scrivo”, in cui denunciavo la presenza di una colata di cemento in località denominata Porto del fico. Una baia dove sfocia un ruscello, che tutto si meritava piuttosto che essere cementificata fino a mare. “Sempre con i fondi europei naturalmente – raccontavo nell’articolo - e fini sociali, come si rileva dal cartello del comune su cui è scritto: lavori di completamento del Centro di aggregazione nel comune in Pioppi”. I fondi sono di P.S.R. Campania 2007-2013 misura 321.
L’articolo fu commentato abbondantemente (15 commenti) a dimostrazione che quanto si diceva risultava interessante e soprattutto aveva colpito nel segno.
Infatti bastava osservare la piccola baia, un piccolo gioiello attaccato a Pioppi, per rendersi conto che i fini sociali decantati non giustificavano lo scempio. E così per conto dell’associazione ecologista Fare Verde fu inoltrato un esposto alle varie autorità competenti in cui si chiedeva “urgentemente se gli edifici in muratura sorti in località Porto del fico, comune di Pollica, siano provvisti di tutte le autorizzazioni previste per legge”.

Contemporaneamente l’associazione chiedeva di visionare le varie autorizzazioni e la copia del progetto.
Ebbene, dopo un anno si apprende dalla stampa che l’incompiuto Centro velico – così si chiama – è stato sequestrato e quattro persone denunciate. “Qualcuno – ha subito commentato il sindaco Stefano Pisani – cerca d’infangare il nostro operato. Ma ancora una volta dimostreremo la nostra limpidezza ed apriremo il centro”.
Non è tutto, perché la delusione si registra anche per bocca del presidente della sezione Campania Aida, Luigi Ruggiero, il quale era il presidente designato – così si legge - a gestire il centro velico. “Hanno messo i sigilli ad un sogno”, ha commentato il presidente, il sogno cioè di dare la possibilità a diversamente abili di imparare a veleggiare. Proprio così, si sognava di compiere un'opera altamente sociale commettendo diversi illeciti che la procura ha doverosamente denunciato.

A ben vedere la baia è circondata da una barriera continua di scogli che avrebbe sicuramente reso tra l’altro ancora più difficile veleggiare a persone disabili.
Anch’io ho un sogno: di finalmente vedere porre i sigilli ad un illecito edilizio prima che sia iniziata la costruzione, in modo che non si sprechino fondi, tempo e fatica.
A proposito di “Aida”, questa associazione è, se non erriamo, l’acronimo di Associazione italiana delle agenzie di sviluppo locale e marketing territoriale. In altre parole Aida è molto attiva nella promozione e nella rivitalizzazione economico-sociale del territorio. Promuove, cioè, “forme innovative di progettualità per lo sviluppo locale basate sulla partnership pubblico – privato”.
Più sviluppo innovativo di questo, si muore!







