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CILENTO SOTTO SEQUESTRO

📅 giovedì 23 maggio 2013 · 📰 AmbienteCilento

23052013 articolo cilento sotto sequestro abbate 01
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Il Cilento con il suo parco nazionale più blasonato d’Italia è ormai “sotto sequestro”. Lo possiamo purtroppo affermare esplicitamente.

I crimini ambientali connessi al ciclo dei rifiuti sono in continuo aumento. “infatti nel 2012 dai circa 200 controlli effettuati su tutto il territorio protetto del Parco Nazionale del Cilento si registrano i seguenti dati: n°25 persone controllate, n°16 Notizie di Reato, n°11 persone denunciate, n°7 sequestri effettuati, n°2 fermi e n°12 deleghe ricevute dall’Autorità Giudiziaria”.

Questi i dati riguardano l’abbandono di rifiuti, anche pericolosi, nel parco. Ma i dati su l’abusivismo edilizio e i relativi sequestri non sono di meno allarmanti. Villaggi turistici, villette, manufatti vari abusivi e posti sotto sequestro non si contano più. Club ex Med, Centro avvistamento e studio migratori, foce del Mingardo, ville con piscina nella valle di Natale, camping Villammare, Porto del fico eccetera, sono solo alcuni esempi eclatanti.


Adesso si legge (articolo) che “4 persone sono state beccate in flagranza di reato in località “Tre Mulini” e “Valle di Natale”, dove i carabinieri hanno sorpreso i quattro ad eseguire alcuni lavori edili su due immobili già sottoposti a sequestro, venendo così denunciati per violazione di sigilli”. Valle di Natale è veramente un caso emblematico, perché furono poste sotto sequestro circa 54 villette con piscina costruite senza autorizzazione, sbancando una intera collina con ulivi centenari.



Non contenti, adesso alcuni signori strappano i sigilli e continuano i lavori sui loro abusi. Ma cosa sta succedendo? Sono fuori di testa questi abusivi?

Nel Cilento di norma non si costruisce per esigenza reale, ma seconde o terze case in un territorio ancora in parte “vergine” e molto pubblicizzato. Basta quindi che si affacci all’orizzonte una possibilità di condono e subito scattano gli abusi . Che c’è di meglio che permettere di condonare gli abusi edilizi compiuti anche sui beni ambientali e paesaggistici?

Non è una barzelletta ma un recentissimo disegno di legge che di fatto riapre i termini dell’ultimo

condono edilizio del 2003. Il disegno di legge ha come primo firmatario il Senatore Nitto Palma che nella relazione d’accompagnamento manifesta l’intenzione di voler risolvere l’intricata vicenda legata all’ultimo condono in Campania, ma in realtà estende la riapertura dei termini del condono a tutto il territorio nazionale.

Nel Cilento decine di abusi edilizi, compiuti anche nel Parco nazionale, verrebbero così condonati, offrendo la speranza e la possibilità di abusare di nuovo del territorio consumando ancora suolo prezioso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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