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MEGA PORTO A PASTENA. I CITTADINI SI MOBILITANO

📅 sabato 1 giugno 2013 · 📰 AmbienteSalerno

03062013 porti ed erosione
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

A settembre del 2012, dalla spontanea aggregazione di residenti del quartiere di Pastena (Salerno) è nato il comitato “Giù le Mani dal Porticciolo”, che chiede l’annullamento del progetto “Porto di Pastena” in seguito ad un’analisi approfondita del progetto, “dalla quale ha rilevato una serie di problematiche che vanno dall’utilizzo degli spazi pubblici all’inquinamento, dalla conservazione del paesaggio alla cementificazione delle spiagge”.

Così si riporta nel Forum Salviamo il Paesaggio del 25 maggio 2013 , e la notizia ci allarma considerato che l’opera costituirebbe il quinto porto della città in meno di otto chilometri di litorale, quarto come porto turistico, e consumerebbe quasi un chilometro di costa.

“Laddove adesso si trovano le spiagge e attraverso alcuni importanti riempimenti a mare saranno costruite strade, garage e una grande piazza con locali commerciali e altre strutture”. Queste opere ci ricordano molto da vicino le aggressioni subite da cittadine costiere del Cilento.


Sebbene la “Convenzione europea sul paesaggio” riconosca il paesaggio come “elemento importante della qualità della vita delle popolazioni nelle aree urbane” e ne suggerisca la valutazione “tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti dai soggetti e delle popolazioni interessate”, l’intervento manca di una riflessione sulle peculiarità del luogo. Attualmente l’area è usata per la pesca, la balneazione e come importantissimo luogo di ritrovo per gli abitanti del quartiere.

Sotto il profilo economico, tuttavia, la mega opera porterebbe un beneficio a vantaggio esclusivo della società investitrice, che è al tempo stesso progettista, esecutrice dei lavori e concessionaria dell’area di demanio interessata. L’opera appare già obsoleta, incapace di affrontare le sfide del futuro, poco innovatrice e basata su un modello turistico di lusso e poco sostenibile.



Ci si chiede allora: questo stravolgimento vale la pena programmarlo e portarlo a termine?

La costa salernitana subisce da tempo un tale stravolgimento in nome di speculazioni private , perché tali non sono altro: le osserviamo, infatti, su le coste più a sud dove porti turistici, come quelli di Policastro, Acciaroli, Sapri, Marina di Camerota , sono stati voluti dalle amministrazioni locali, e che invece di portare benessere alle popolazioni con il turismo sostenibile e la difesa del paesaggio hanno determinato l’erosione irreversibile di spiagge antiche con le loro dune, pinete e strade litoranee. Ne valeva la pena ci domandiamo? A chi ha portato giovamento?

Il comitato si auspica, a ragione, una riqualificazione che salvaguardi il mare, le spiagge, la pesca e le attività storicamente presenti in questo borgo marinaio, invece di perseguire un modello di sviluppo propagandato come progetto per l’occupazione, per la crescita economica, per la modernità.

Il comitato “ Giù le mani dal Porticciolo”chiede pertanto l’abrogazione del progetto Porto turistico di Pastena e che “gli interventi vengano realizzati in accordo con la cittadinanza al fine di prendere in considerazione le reali esigenze del quartiere e della città”.

(FOTO in testata di Antonio De Angelis – Ngamon.it)


RIPRODUZIONE RISERVATA

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