Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

MEGLIO POCO CHE NIENTE?

📅 lunedì 8 luglio 2013 · 📰 AmbienteCilento

08072013 spiaggia cilento
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Lungo gli arenili del golfo di Policastro esistevano aree dunali estese fino a non troppo tempo fa. In poco più di qualche lustro è rimasto, a ricordo, qualche fazzoletto di duna qua e là con ancora la sua vegetazione psammofila tra cui spicca il giglio di mare, bianco e profumato.

Questo fiore protetto è sparito quasi totalmente in poco tempo, non tanto perché raccolto per deporlo, come ci raccontano, sulle tombe del cimitero davanti alla spiaggia di Vibonati., ma perché sopra la duna sono sorti lidi balneari sempre più grossi e numerosi, oppure posteggi auto, tagliando tutta la vegetazione esistente.



Davanti a un camping sulla statale 18 un lido balneare quest’anno si è allargato e abbellito ,ma si è lasciato un fazzoletto di duna con vegetazione, a ricordo di quella che esisteva un tempo. Sopra un cartellino infisso nel terreno c’è scritto “zona di duna protetta - giglio di mare”, firmato C.P.M Villammare. Quelle due piantine ci fanno l’effetto di una beffa, come un Panda in una gabbietta, o meglio imbalsamato in un salotto di “amanti della natura”.

Si è scritto varie volte di questo scempio di duna, presentando anche progetti di tutela e valorizzazione all’amministrazione comunale di Vibonati. Ma niente ne è seguito, come niente è stato fatto per tutelare la grande quercia da sughero, vecchia di 200 anni, rimasta chissà come per tutto questo tempo sulla statale al chilometro 213,500.



La distruzione dell’aree dunali per far posto a lidi e posteggi è purtroppo ormai diffusa nel Cilento: golfo di Policastro, Le Saline di Palinuro, spiagge di Marina di Camerota, Montecorice eccetera. Denunce sono state avanzate spesso dalle varie associazioni ecologiste, gli attivisti delle quali vengono indicati come dei sopravvissuti, catastrofisti, gente che non sa stare al passo dei tempi. Tempi a sentire i “ben pensanti” che richiedono modernità e cambiamento in direzione della crescita economica, specialmente in periodi di crisi come questi.

Sara! Ma a noi ecologisti quelle lunghe spiagge, un tempo non lontano libere e con la duna fiorita, ci davano piacere estetico, tranquillità e speranza in un pianeta non degradato per noi e le future generazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.