Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

LA CRISI ECONOMICA E LA TARTARUGA MARINA

📅 sabato 20 luglio 2013 · 📰 AmbienteCilento

20072013 tartaruga caretta caretta palinuro
Credits Foto Dal corriere del Mezzogiorno - fonte Carlo Frari Gaetano

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Sulla costa battipagliese le presenze di bagnanti nei mesi di maggio e giugno sono state del 50% in meno.

Cosa chiedono allora le associazioni degli operatori turistici che riuniscono i gestori dei lidi balneari? Chiedono di dichiarare lo stato di crisi economica per calamità naturali. In particolare i gestori chiedono di tutto e di più: defiscalizzazione degli oneri sociali, pagamento del solo canone di occupazione, realizzazione di barriere frangiflutti. Ma non basta perché occorre abolire anche la norma che consente ai minori di anni 12 l’accesso gratuito alla spiaggia in concessione.

Quest’ultima richiesta è proprio originale , perché sembra che le famiglie del sud, così prolifiche, se pagano per usufruire di un bene che dovrebbe essere pubblico e consumano nelle strutture del lido, senza portarsi tutto da casa, possono portare un introito notevole ai gestori e quindi alla crisi da essi sofferta.



Tutto ciò avviene sulle coste di Battipaglia, ma è un problema di calo di presenza su tutta la costa cilentana: su le spiagge di Camerota, di Palinuro , di Pisciotta di Vibonati eccetera dove alcuni lidi vendono ad esempio cibi genuini a chilometro zero come freselle con pomodorini e olio vergine di oliva locale, spremute di frutta di stagione e offerte favolose di “prendi tre e paghi due”.

Per uscire dalla (loro) crisi quest’anno i lidi sono raddoppiati sulle rinomate spiagge del Cilento, le strutture sono anche divenute più grandi ed attrezzate, pezzi di duna con giglio di mare sono state spianate per costruirci posteggi di auto a pagamento. Così facendo, con tanto di autorizzazioni, si è creduto di fare affari, senza domandarsi che la crisi colpisce anche le famiglie che si vogliono recare al mare. Non trovano più però una spiaggia libera dove piantare l’ombrellone e un posto auto possibilmente gratuito.

Si fanno i conti, ed essendo costretti a spendere per una giornata al mare, tra benzina, posteggio, ombrellone e sdraio, un panino e una bibita a testa, circa 100 euro se bastano, e in più aggiungere lo stress del ritorno, rimangono a casa.

Non si esce dalla crisi con questo modello di sviluppo di sfruttamento della natura che è di tutti, anche delle tartarughe marine.



Ma che c’entra la tartaruga marina con la crisi economica dell’homo sapiens? E’ noto che le tartarughe tornano sulla spiaggia, dove sono nate 30 anni prima, per nidificare. Sono facilmente disturbate dalla presenza di persone, animali, rumori e luci. Ebbene una Caretta Caretta è tornata sulla spiaggia dell’hotel Le Saline di Palinuro la notte del 17 luglio per deporre con fatica le uova. Con un video scellerato, per non dire osceno, alcune persone riprendono la deposizione - gridando, ridendo, scherzando , usando luci forti- della tartaruga stressata che ritorna dopo 30 anni sulla spiaggia dove è nata. Chissà cosa succederà quando nasceranno le tartarughine! Chiameranno la banda del paese (Centola)?

Invitiamo a vedersi il video su “PositanoNews”, perché è utile sdegnarsi ogni tanto.

Il luogo doveva essere molto diverso 30 anni fa, senza lidi balneari e luci e la Caretta caretta deve aver fatta molta fatica a riconoscere la spiaggia, ma l’istinto naturale è troppo forte e quindi resiste agli schiamazzi di quei turisti e persone del luogo che non rispettano le esigenze della natura, la bellezza della vita e della sua riproduzione.

Quel luogo, quei luoghi, del Cilento, Parco nazionale per la loro naturalità, sono divenuti strumento di un processo economico basato sul consumo sempre maggiore e veloce delle risorse che non sono inesauribili.



Con l’esplosione della crisi economica, e culturale, si crede che per risolverla occorra aumentare di più i consumi, Questa è la cultura economica e politica dominante. Poteva invece questa crisi profonda essere un avvertimento, un’indicazione imperativa ad abbandonare quel modello di sviluppo basato per decenni sul facile benessere , su produzione ,consumo sfrenato e rifiuti: una bolla artificiale che per forza è esplosa.

L’arrivo delle tartarughe marine sulle spiagge del Cilento potrebbe essere l’occasione di cambiare mentalità e modello di sviluppo. Queste meravigliose creature, in via peraltro di estinzione sempre per colpa umana, possono insegnarci con il loro ciclo vitale a rispettare il Pianeta che non esiste solo per l’umanità. Un evento raro alle nostre latitudini ma di eccezionale importanza che testimonia “la ricchezza floro-faunistica delle coste campane e ci ricorda la necessità di preservarle attraverso un’oculata gestione delle attività antropiche”.

C’è anche un sindaco cilentano che coglie l’occasione per pubblicizzare la limpidezza e la purezza delle acque del suo comune.

(foto in testata Dal corriere del Mezzogiorno - fonte Carlo Frari Gaetano)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.