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Abusi edilizi: rispunta il condono

📅 venerdì 30 agosto 2013 · 📰 AmbienteCilento

30082013 articolo abbate 01
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Una bruttissima notizia per l’ambiente si legge sul sito Grennreport.it di 2 mesi fa. Dopo la richiesta del senatore del Dpl Ciro Falanga di togliere alle procure il potere di abbattere gli abusi edilizi, adesso rispunta il 19esimo tentativo di ripristinare il condono edilizio dal gennaio del 2010, che porta la firma del Partito democratico della Campania.

Dopo le dichiarazioni note di Mara Carfagna e Nitto Palma il senatore napoletano Vincenzo Cuomo, componente della Commissione ambiente del Senato, “chiederebbe la sospensione delle demolizioni, la riapertura dei termini del condono per i fabbricati realizzati fino al 31 marzo 2003 e al massimo due anni di tempo per i Comuni per decidere, pena lo scioglimento dell’amministrazione, se accogliere o respingere le istanze di sanatoria non ancora esaminate che giacciono nei cassetti del Municipio”.


A denunciare queste proposte sono due ex senatori del Pd, Roberto della Seta e Francesco Ferrante – ora esponenti di Green Italia – che dichiarano: “è un colpo di grazia al principio di legalità e alla difesa del territorio. Non si giochi con le parole, chi presenta proposte così almeno se ne deve assumere la responsabilità”.

La bozza di condono edilizio made in Pd – si afferma nel sito - è stata confezionata “da un gruppo di tecnici coordinato dall’architetto Bruno Discepolo e dal vicesegretario del Pd campano e sindaco di Afragola, Mimmo Tuccillo, ma la mente (o più probabilmente il braccio) che intende presentare il condono democratico in Parlamento è quella di Cuomo, che vuole far concorrenza al Pdl nel grosso ed attivissimo bacino elettorale degli abusivisti campani (ma che di fatto si accoda al Pdl campano), cercando di salire maldestramente in sella al suo cavallo di battaglia che gli ha permesso di trionfare alle ultime elezioni politiche.” Così è riportato nel sito Greenreport che io riprendo pari pari.

In Italia infatti ogni anno vengono realizzati oltre 25mila abusi edilizi e, solo il 10% delle case illegali raggiunte da ordine di demolizione viene effettivamente abbattuto. E la Campania purtroppo è maglia nera nel settore, e non si salva nemmeno il territorio del Parco nazionale del Cilento dove gli abusi edilizi colpiscono soprattutto la costa.

Ricordiamo, solo per fare alcuni esempi più eclatanti, gli abusi consumati a Palinuro con il Club Med, la Valle di Natale a S.Giovanni a Piro con le sue 53 villette con piscina costruite con autorizzazione di deposito agricolo o il Centro velico al Porto del Fico nel comune di Pollica.


Il cemento divora inesorabilmente l’ambiente. Negli ultimi cinque anni il consumo di suolo in Italia è cresciuto al ritmo di oltre 8 metri quadrati al secondo, pari al 6,9% del territorio nel 2010. Per ogni italiano sono andati persi più di 340 mq all'anno. Ogni 5 mesi perdiamo una quantità di suolo pari a quella del comune di Napoli e ogni anno ad essere divorata dal cemento è un'area vasta quanto Milano e Firenze.

Davanti a questi dati si dovrebbe pensare a fermare la cementificazione selvaggia invece di progettare condoni edilizi dal sapore elettorale.

Contro questo scempio, dal 16 agosto Don Albino Bizzotto ha cominciato uno sciopero della fame. “Vivrò in un camper all’interno del cortile dell’associazione, in modo che tutti possano vedermi. Non mangerò. Sarò seguito da un medico: berrò solo un po’ di acqua e, quando sarà necessario, assumerò qualche polverina di integratore. Niente altro”. Don Albino non è nuovo ad iniziative per la pace e per l’ambiente. Nel 1985 fonda l'associazione "Beati i Costruttori di Pace", per chiedere la pace e il disarmo nel mondo. Nel 1992 organizza una marcia nonviolenta nella Sarajevo assediata, coinvolgendo cinquecento giovani.

don albino


La sua protesta parte da un ragionamento di fatto: “L’ambiente e il territorio sono diventati i luoghi di maggiore speculazione finanziaria: la Terra, che ci ha generato, è ormai considerata una cosa e non un organismo vivente. Ma la situazione è fuori controllo” (dal Il Cambiamento - 29 Agosto 2013).

Non possiamo che essere d’accordo con Don Albino e forse dovremmo avere il coraggio di seguire il suo esempio..

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