NUOVA LEGGE SU SMALTIMENTO PICCOLI ELETTRODOMESTICI

Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che recepisce le novità introdotte dalla Direttiva europea atte a rendere più efficiente il sistema di recupero e riciclo dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). Chi vorrà quindi smaltire un piccolo elettrodomestico potrà portarlo in un grande negozio, invece di abbandonarlo dappertutto.

E’ bene ricordare che queste apparecchiature sono solitamente composte da materie prime riciclabili o nobili, che possono essere recuperate e riutilizzate. Dai RAEE è infatti possibile “recuperare alluminio, ferro, vetro, rame, parti elettroniche che opportunamente trattate possono dare vita ad altri oggetti e rientrare quindi nel ciclo economico”. Ma possono altresì contenere sostanze dannose per l'uomo e per l'ambiente.

C’è un Decreto Legislativo n.151 del 25/7/2005 che attribuisce ai produttori l'onere di istituire, gestire e finanziare sistemi di raccolta e di trattamento dei RAEE, nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti in materia ambientale. La legge esiste, tuttavia una grande quantità di televisioni e computer, ad esempio, vengono abbandonati nell’ambiente. Sicuramente sono cittadini sia male-educati che menefreghisti, ma anche produttori che non applicano il decreto del 2005, i responsabili di questi atti dannosi per l’ambiente e l’uomo.

Quindi, dall’entrata in vigore del provvedimento chi vorrà smaltire un piccolo elettrodomestico,, potrà portarlo in un grande negozio e provvederanno i gestori dell’esercizio commerciale a smaltirlo a norma di legge. “Questo – precisa il ministero dell’Ambiente – a differenza del passato sarà possibile anche se non si acquisterà un nuovo prodotto analogo”. Infatti, fino a ieri vigeva per i rivenditori l’obbligo dell’uno-contro-uno.

Questa possibilità di consegnare ai rivenditori i Raee dismessi, prevista per legge, eliminerà, si auspica vivamente, l’abbandono dei piccoli elettrodomestici nell’ambiente.


Fonte: Greenreport - [14 marzo 2014]

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