Diete dimagranti: impariamo a conoscerle meglio
di Roberta Graziano | BlogDa sempre le persone che hanno bisogno di perdere qualche chilo decidono di seguire diete senza rivolgersi ai consigli degli esperti. Nella maggior parte dei casi vengono seguite diete pubblicizzate da personaggi famosi o seguite dalle star della televisione. le persone che decidono di fare una di queste diete spesso non conoscono bene i principi su cui si basano e i possibili danno che esse potrebbero arrecare alla loro salute. Da alcuni anno vengono fatte classifiche sulle diete più seguite dalla popolazione, mettendo in evidenza i pro e i contro di questi trattamenti. Vediamo ora solo alcune delle più diffuse diete.
La dieta Dukan si basa su 4 fasi. La prima fase di attacco si basa sull’assunzione di ” proteine pure”, mangiando solo carni a basso contenuto in grassi, evitando tutti gli altri alimenti, compreso le verdure. La seconda fase “da crociera” alterna giorni in cui è consentito mangiare solo carne a giorni in cui su può associare alla carne un po’ di verdura. La terza fase “di consolidamento” si basa sull’assunzione di carne in quantità, verdure, poca frutta, poco pane integrale e una puntina di formaggio ogni giorno. A questo regime dietetico si associano un paio di piatti di pasta o riso a settimana, due cucchiai di crusca d’avena al giorno e poca attività sportiva. Si tratta dunque di un regime iperproteico, che permette di dimagrire in poco tempo. Ma non molti sanno che seguire uno schema alimentare iperproteico causa danni all’apparato cardiovascolare.
La dieta Tisanoreica è una dieta chetogenica che promette di far dimagrire nell’arco di venti giorni. Questa diete prevede il consumo di erbe officinali e amminoacidi che vanno a sostituire i pasti. Anche in questo caso abbiamo un elevato consumo di proteine grassi e uno scarso apporto di carboidrati. Anche questo regime dietetico prevede quattro fasi: la prima fase “intensiva” prevede la rimozione di tutti i carboidrati dalla dieta e l’assunzione di quattro pasti Tisanoreica al giorni; la seconda fase “di stabilizzazione” si ha una scarsa reintroduzione di carboidrati affiancati da due pasti Tisanoreica; la fase finale prevede l’inizio di una dieta equilibrata sa seguire quotidianamente. È considerata una dieta diseducativa in quanto prevede il consumo di pasti “finti”, ma anche molto pericolosa, in quanto l’eccessivo introito di proteine provoca affaticamento renale ed epatico. Inoltre è controindicata in caso di diabete, determinate intolleranze, insufficienza renale o epatica grave, malattie cardiache, tumori e naturalmente in gravidanza e allattamento.
A dispetto di tutte le raccomandazioni per una corretta alimentazione, la dieta Atkins permette di consumare a piacere grassi, come il burro, e carne, pesce, uova e latticini. Ma il consumo di carboidrati è drasticamente ridotto. È permesso il consumo solo di alcune verdure e di frutta.
Questa dieta è ricca di grassi, specialmente saturi e l'alto contenuto proteico della dieta impone un maggior lavoro renale per trasformare ed eliminare tutte le scorie proteiche. Inoltre è una dieta non equilibrata perché prevede l’esclusione di carboidrati, frutta e verdura, alimenti che andrebbero invece aumentati.
La dieta Beverly Hills ottimizza la digestione degli alimenti sfruttando gli enzimi digestivi contenuti negli alimenti ma per ottenere questo ha bisogno di determinati abbinamenti tra i cibi. È una dieta a base di carboidrati e frutta, ma prevede restrizioni piuttosto pesanti. Quindi il dimagrimento è dovuto allo scarso introito di calorie, con la conseguente riduzione dilla massa muscolare.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari di Italia, Grecia, Spagna e Marocco. La dieta mediterranea ha un elevato consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio di oliva, pesce e vino (in quantità moderate).
Secondo degli studi la dieta mediterranea ha effetti protettivi sul cervello, contribuendo a prevenire il declino cognitivo. Ma essa è molto importante per i suoi effetti benefici sulla salute. Infatti studi hanno rivelato la sua azione protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e probabilmente di allergie e asma.
Inoltre, la Dieta Mediterranea migliora la circolazione a livello di arterie renali nella ipertensione essenziale. Da tutti questi fattori deriva una minore incidenza di patologie cardiovascolari. Per tali ragioni è possibile affermare che la dieta mediterranea svolga un ruolo fondamentale nella longevità e nella qualità della vita. Il 17 novembre 2013 l'Unesco ha iscritto la Dieta Mediterranea nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità.
Dott.ssa Roberta Graziano
Biologa nutrizionista
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