L’amministrazione comunale di Santa Marina ha pensato bene di mettere sotto protezione l’area della foce del fiume Bussento.
Ce n’era proprio bisogno, perché questa zona sebbene indicata dalle normative europee e nazionali come ZPS e SIC, è da tempo presa di mira da progetti, a dir poco discutibili, sia dell’amministrazione Fortunato stessa, (quali Aqua park, Porto canale, Centro canoe attrezzato, parco fluviale), opere che metterebbero seriamente in pericolo la flora e la fauna protette (uccelli migratori, lontra) dalle direttive europee, sia dall’ultimo progetto della Snam che vorrebbe far arrivare il gasdotto algerino sottomarino proprio nel golfo di Policastro.
Come si fa a non essere d’accordo con la presenza della statua, alta tre metri, del Cristo redentore che sembra proteggere con le sue braccia aperte tutto il luogo?
Questo Cristo, copia in scala ridotta di Maratea e di Rio, lascia tuttavia molto a desiderare da un punto di vista estetico. Anche l’occhio infatti vuole la sua parte, specialmente in un’area a protezione speciale.
Sempre secondo me, si è sbagliato a girare il Redentore verso le colline dove sorgono Policastro, Santa Marina, Ispani. Colui che ha voluto e sistemato la statua sul piedistallo forse doveva rivolgerlo ad abbracciare il golfo (come il Cristo di Maratea), la foce del fiume Bussento e il fiume stesso dove vivono animali protetti, quasi a significare che è necessario tutelare il luogo da scempi degli umani sempre in agguato.