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IL PERBENISMO DELLA TRASGRESSIONE

NEI MALI D'ITALIA CRESCE DISUMANAMENTE IL SOFFERTO
MALESSERE DELLE "DISCARICHE SOCIALI"

📅 lunedì 28 settembre 2015 · 📰 AttualitàCilento

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foto autoredi Giuseppe Lembo | Blog

Il profondo e sempre più diffuso male italiano, a chiare lettere, porta un nome; un nome solo; è quello inconfondibile del "perbenismo della trasgressione"; una trasgressione violenta sempre più diffusa, sempre più ammalata di ipocrito "perbenismo".
E' questo mondo di profonde sofferenze, apparentemente "per bene", un vero e proprio lager di disumanità; un lager che, non a torto, può essere definito, per tutto quello che contiene, un vero e proprio "paradiso-inferno"; va opportunamente definito per quello che è, ossia il mondo disumano delle tante discariche sociali.
un mondo di disumana dannazione dove è presente soprattutto l'anima giovanile che si cerca ovunque e sempre più i mali, senza saperne uscire, in quanto trattasi di un mondo ostinatamente dannato di disperazione e di morte, senza alcuna via di uscita.
Cosa rappresentano le "discariche sociali" in un Paese come il nostro, già protagonista silenzioso di tante sofferenze diffuse, cucite addosso soprattutto ai più deboli della società italiana? Ma oltre alle normali sofferenze, l'Italia, soprattutto l'Italia del “pianeta giovani”, una condizione questa assolutamente indifferente al futuro, è ostinatamente protagonista di infinite "discariche sociali"; si tratta di un'area di disperazione e di morte che attrae ovunque i tanti trasgressivi giovani italiani, alla ricerca di emozioni forti, di sballo e di paradisi fantastici del tutto indifferente dei rischi e delle gravi conseguenze che ne conseguono, con situazioni sempre più disumane che sanno di assurdo e senza senso.
Il nostro mondo giovane, sempre più un mondo da sballo, deve assolutamente darsi una regolata; deve darsi una regolata anche se, necessariamente imposta dal mondo adulto.

Tanto, per garantire, prima di tutto, il diritto alla vita e con il diritto alla vita, anche il diritto al futuro per tutti.
Il mondo giovane non può essere abbandonato a se stesso; così facendo, irresponsabilmente, con la forza distruttiva di un insieme sempre più interessato al solo presente del carpe diem, va in massa, verso un disastro da tempo annunciato.
Un disastro che, con l'indifferenza di un non più tollerabile perbenismo della trasgressione, apre le porte a quelle tante fameliche e disumane aggregazioni di un insieme fortemente trasgressivo, meglio conosciuto come "discariche sociali".
Che fare? Non basta gridare forte il proprio desiderio di fermare il mondo e di scendere.
Questo può bastare nell’ordinarietà delle cose; non basta, invece, con l'umanità disumana, fortemente provata dalla sofferenza; proprio non basta; non serve a niente, non è assolutamente utile a nessuno.
Occorre altro; occorre il forte ed intelligente decisionismo di un mondo adulto che ha il dovere di traghettare i propri figli ed i propri nipoti verso un futuro umanamente certo, con le sole porte aperte alla speranza di un mondo nuovo che dobbiamo tutti noi pensare di costruire, eliminando dagli orizzonti dell'impossibile, il sempre più pericoloso perbenismo della trasgressione, un falso mito perbenistico che è sempre più spesso, causa di morte sicura per tante giovani vite, travolte da un mondo falsamente fantastico, irreale e surreale che fa sognare, rendendo belle da vivere e da sognare anche le discariche sociali che, sempre più spesso, non sono altro che fonte di disperazione e di morte.
Bisogna restituire alla legalità tutte quelle aree di extra-territorialità che si traducono in discariche sociali, in nome di un falso perbenismo della trasgressione.
Non devono esistere; non devono essere permesse; non si deve assolutamente aprire le porte ad una extra-territorialità senza regole e senza controllo che, per tanti giovani innocenti, diventa un vero e proprio inferno terreno, con disumane sofferenze per chi inconsapevolmente sceglie il precipizio della propria vita, dove si vanno ad infrangere tutti i sogni da sballo della propria gioventù.
Occorre far valere e sempre, i necessari principi della repressione; trattasi di una via obbligata per chi pensa di poter impunemente trasgredire facendo male a se stessi ed agli altri, a partire dal proprio mondo familiare e da quel mondo sociale che, con grave insipiente leggerezza, si tradisce allontanandosene, per strade senza ritorno, assolutamente deviate e devianti.
Le discoteche italiane devono essere rigorosamente controllate; da luoghi sempre più dal volto disumano di discariche sociali, devono essere necessariamente riportate a luoghi di un umano divertimento che non deve produrre alcun danno morale e fisico a chi le frequenta.
Occorre, dalle discoteche italiane, cancellare il marchio infamante di discariche sociali a causa del tanto diffuso illecito (alcool, droghe, prostituzione giovanile) che rende vittime i tanti frequentatori alla ricerca di trasgressioni facili ed al di fuori di ogni regola, con il complice perbenismo di un'indifferenza che diventa sempre più spesso assassina dei propri figli e dei propri nipoti.
Occorre evitare che il disastro giovane nell’extraterritorialità delle discoteche continui, portandosi con sé oltre al degrado umano, tante sofferenze e morte.
Occorre denunciare l'illecito di un mondo sempre più disumano e sempre più affaristicamente impegnato a fare affari sporchi sulla pelle dei giovani; dei tanti giovani che possono essere anche i nostri figli o i nostri nipoti, ai quali per responsabilità del nostro silenzio complice, cancelliamo il futuro possibile, cancellandone la stessa vita, giovanilmente intesa da sballo, con licenza di poter fare tutto ed entrare da falso ed apparente "protagonista" nel mondo della trasgressione senza se e senza ma, ingurgitando a più non posso alcool e pasticche di droghe con situazioni estreme di coma etilico e di un imbasticcamento che, non solo producono una condizione da sballo, ma anche e sempre più spesso, producono gravi rischi per tanti che si fanno male ad un punto tale da morire di morte da coma etilico irreversibile e/o di droghe maledette, trasformate in strumenti di morte dai tanti dannati della Terra che, con indifferenza, vendono morte ai giovani che si affacciano alla vita e senza saperlo passano irresponsabilmente dalla vita alla morte.
Questa Italia infernale, madre-madrigna, fortemente contro il futuro dei giovani, con urgenza è da controllare e da fermare; è da evitare che, le tante discariche sociali italiane, diventino luoghi di prostituzione giovanile, con ragazzine che si vendono per una banconota.
E', tutto questo, disumano! E', tutto questo, un fatto assolutamente intollerabile perché non è da Paese civile; perché non da Paese che sa pensare al proprio futuro, pensando di costruirlo insieme avendo il dovuto rispetto per i giovani che devono ereditarlo, diventandone "protagonisti".
Nei luoghi del piacere pagato a caro prezzo dai giovani che li frequentano, con la loro natura disumana di discariche sociali, è, purtroppo, cancellata ogni possibile traccia di umanità e di rispetto dell'altro; tanto, non essendoci, prima di tutto, rispetto per se stessi, in quanto "eroi di cartone" di una trasgressione ammantata da solo falso perbenismo; una trasgressione che, con il suo carico di disumano dolore, va assolutamente ed al più presto fermata.
Tanto, per evitare di fare ulteriormente male al futuro italiano, facendo fortemente male a tanti nostri giovani, eredi del futuro italiano, da guidare con un fare responsabile, affinché non diventi, un futuro di solo dannato inferno terreno.
Le italianissime discariche sociali, palestre di disumana violenza umana, vanno fermate; vanno, laddove è necessario, chiuse, evitando che diventino in modo crescente, luoghi di disperazione e di morte.
Basta, con il perbenismo dell'indifferenza! Basta, con l'Italia del silenzio complice!
Bisogna riportare necessariamente ordine nel disordine in quell'extraterritorialità del divertimento, ormai senza controlli, che voltandosi dall'altra parte, il perbenismo italiano, indifferente a tutto, finge di non vedere.
Le discariche sociali vanno ed al più presto ripulite e restituite da extraterritoriali quali sono, al sistema italiano della trasparenza vigile e rigorosa.
E' necessario farlo! E'assolutamente necessario farlo perché sono luoghi di pericolosa perdizione per i nostri figli ed i nostri nipoti, a cui irresponsabilmente andiamo negando il futuro, per una triste ed avvelenata notte da sballo.
L'industria del divertimento italiano non va assolutamente criminalizzata; va, però, normalizzata, dandole dignità di vita e quella legalità che sempre più spesso non ha, per un eccesso ingiustificato di libertà del fare che si trasforma in forte libertinaggio ed in situazioni di crescente illecito; occorre portare alla luce l'illecito; occorre reprimere le illegalità che si usano, abusandone, contro il mondo giovanile.
Tanto, per il bene dei nostri figli e dei nostri nipoti; tanto, per il sempre più necessario bene del futuro italiano, un futuro a rischio per quelle tante diffuse discariche sociali, il frutto del perbenismo complice della trasgressione italiana che, con la sua indifferenza, rende lecito e tollerabile tutto il grave e disperato illecito italiano che, anche nell'industria del divertimento pericoloso è da proibire, in quanto ammorba il nostro Paese, ormai gravemente ammalato di futuro.
L'Italia deve svegliarsi; deve mettere da parte la strategia dello struzzo, sperando che un giorno le cose si rimettano a posto da sole; è questa, una speranza disperata.
Non è così! Non sarà assolutamente così!
È necessario evitare le tante tragedie italiane di un mondo giovanile sempre più abbandonato a se stesso; occorre e da subito, nella società italiana, una tolleranza zero.
Occorre riprendere il controllo di una situazione che è ormai ammantata di una indifferenza complice da parte di tutti; non ultima la comunicazione poco socialmente ed umanamente autentica; non ultimi i genitori, sempre più distratti nel ruolo di guida per i propri figli; non ultimi ancora, gli educatori che hanno smesso di essere un riferimento concreto nella formazione dei giovani, indifferenti come sono al sapere, sempre più distrattamente trasmesso ed ormai assolutamente superato e lontano dal mondo delle umane conoscenze fascinose, divenute, cammin facendo, percorsi di una subcultura disumana e violenta della trasgressione ammantata di solo falso perbenismo.
I giovani trasgressori sono parte di noi; sono i nostri figli, sono i nostri nipoti.

Non vanno, con sofferenza abbandonati a se stesi;vanno centralmente, considerati, riportando alla giusta normalità il loro mondo che ha bisogno di futuro e non certamente delle tante discariche sociali dove si muore nell'indifferenza adulta, così facendo cancellando e per sempre, il futuro italiano di tante giovani vite del nostro paese, oggi più che mai, fortemente ammalato di perbenismo della trasgressione.

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