LA POLITICA, COSI’ COM’E’, E’ IL PRIMO MALE D’ITALIA
L’Italia, ormai orfana della buona politica, è un Paese dal futuro negato
di Giuseppe Lembo | BlogCome siamo ridotti male! La politica che c’è o non c’è, è il primo grave male d’Italia.
L’Italia, il nostro Bel Paese, soffre e muore di politica che, con il suo mediocre fare, fa tanto, ma tanto male all’Italia.
Fa tanto male al presente e soprattutto al futuro italiano che, così facendo, diventa sempre più futuro negato; un futuro maledettamente negato.
La mediocrità italiana ha la sua più alta espressione nel proprio essere e nel proprio fare politico; contagia e contamina, purtroppo, tutto e tutti.
Così facendo, ha raggiunto il bello e lusinghiero risultato di un Paese mediocrizzato; di un Paese sempre più “cenerentola” in Europa e nei contesti dei Paesi del mondo, dove si conta e si è credibili per quello che si è concretamente, come sistema Paese.
Noi non contiamo, perché siamo un “sistema cenerentola”; perché siamo un Paese che, cancellando il suo passato, ci ha ridotti alla sola immagine sfogata di “italianuzzi”.
Che vergogna! Che infamia italiana!
Un tradimento che grida vendetta; un tradimento che gli “italiani onesti” proprio non meritano, per cui, è assolutamente urgente e necessario, scrollarsi di dosso il nanismo umano e culturale, in cui ha le radici; è necessario liberarsi ed al più presto, del male dei mali italiani.
L’Italia proprio non può, proprio non deve lasciarsi strangolare dalla politica non-politica che la sta uccidendo; che la sta coprendo di mediocrità, aggiungendo mali a mali.
Roma capitale, è il centro di tutto questo. La bella Roma nostra è la peggiore dei “postriboli” italiani; governata in modo assolutamente sgovernata, non funziona in niente; ma proprio in niente; tanto, ad un punto tale da essere al default romano, il preludio di un default italiano che, purtroppo, è sempre più vicino; è sempre più minacciosamente vicino e prossimo a sommergere tutto di tutti gli italiani, facendo così pagare il conto amaro dello “sfascio Italia”, soprattutto agli italiani onesti; a tutti quegli italiani che hanno sempre ed in modo silenzioso pagato un alto prezzo per i mali d’Italia; per i tanti tradimenti italiani, l’amaro frutto di volontà forti anche estreme e di politici deboli che sono solo capaci di “pierinate”, con risultati fortemente dannosi all’Italia del presente e soprattutto del futuro.
Un’Italia che, purtroppo, non funziona e che è sempre più vittima dell’abbraccio mortale della mediocre politica con la stretta alleanza di una burocrazia padrona, dove i boiardi di Stato, le studiano tutte, veramente tutte, per mantenere in piedi il sistema italiano, al fine infame di garantirsi potere e privilegi.
Ma così non va! Così non va e non deve andare! L’Italia onesta e maltrattata, dice basta!
L’Italia prona, sottomessa e silenziosa è sempre più decisa ad alzare la testa; a riprendersi la voce e con un fare da protagonista, a chiedere una nuova politica per gli italiani.
Prima di tutto, chiede alla politica di esserci in quanto tale e dopo aver dimostrato che c’è, di avviare democraticamente il nuovo corso, con il protagonismo degli italiani non più disposti a vivere silenziosamente da sudditi sottomessi, lasciandosi così disumanamente morire di nanismo politico.
L’Italia, non vuole finire in questo modo che sa dell’assurdo; non vuole smantellare se stessa, il suo passato, per colpa della politica che non c’è e/o che comunque, è brava a fare e farsi male, facendo male, tanto male, al nostro malcapitato Paese che, nel silenzio dei “confini d’Italia”, proprio non riesce a trovare la strada giusta per uscire dalle tenebre alla luce, rigenerandosi e rigenerando l’Italia che dobbiamo assolutamente far rinascere per il bene assoluto dei tanti italiani onesti e dei tanti estimatori italiani che nel mondo tifano a più non posso per la buona Italia e per un futuro italiano fatto di valori e di saperi italiani, un patrimonio italiano che ci riconosce il mondo.
Ma, mentre abbiamo da presentare al mondo le credenziali eccellenti dei saperi e delle genialità italiane, soprattutto all’interno, ma non solo, continuiamo a perdere colpi; continuiamo a diventare sempre più “italianuzzi”, non dando le risposte giuste ai cittadini italiani in crescenti difficoltà; tanto, prima di tutto, per il lavoro che non c’è e per il crescente tradimento nei confronti del mondo giovanile, sempre più, dal futuro negato.
Ma le giuste doglianze italiane, proprio non si fermano qui; vanno ben oltre e riguardano molto da vicino l’italianità ed i mali d’Italia che sono purtroppo crescenti.
Gli italiani di tutte le età godono sempre meno dei diritti costituzionali garantiti; siamo, purtroppo, ai diritti sempre più negati.
Povera Italia nostra! Con queste prospettive, quale mai potrà essere il futuro italiano? Chi e come, pensa di costruire nuovi percorsi di vita per un mondo almeno possibile per gli italiani, unitamente ai tanti che vengono da noi con la speranza di un mondo migliore; un mondo che non c’è e che, stando così le cose, non ci potrà assolutamente essere.
L’Italia degli sprechi diventa e sempre più, l’Italia dei sacrifici e con questi l’Italia disumana e violenta dei diritti negati; tanto, soprattutto per i poveri cristi, abbandonati a se stessi ad un punto tale da non riuscire neppure a campare, avendo per compagni di viaggio, la sola amara e difficile sopravvivenza.
Contro la politica dei gravi mali d’Italia, si leva alta la voce dei giusti d’Italia che, con rabbia, gridano al mondo, basta!
Basta, con il nanismo umano e culturale! Basta, con la non-politica! Basta, con l’immoralità diffusa che crea l’illiceità dei privilegi, a tutto danno dei diritti negati!
Per arginare il male italiano del malaffare diffuso, occorre una forte coscienza d’insieme italiano; occorre un fare condiviso, con un solidale protagonismo, finalizzato al bene comune.
È questa la via maestra; è questa e solo questa, la via obbligata; tutte le altre soluzioni pasticciate sono false soluzioni; sono solo scappatoie che non danno risultati. Che non producono niente, ma proprio niente di buono, essendo solo delle false e pasticciate soluzioni.
I mali d’Italia, così come sono, sono assolutamente insopportabili.
Bisogna cambiare! Bisogna invertire la tendenza, purtroppo, disumana e dannosa per il futuro italiano!
Con protagonismo d’insieme bisogna saper dire basta. Bisogna saper dire basta e trovare da protagonisti, le soluzioni giuste. Non si può fare finta di niente, voltandosi dall’altra parte.
Con l’attendismo senza soluzioni e pertanto assolutamente inutile se non dannoso, i mali d’Italia continueranno a produrre danni; continueranno a produrre il grave male d’Italia, imponendolo agli italiani, costretti a pagarne un prezzo disumanamente alto.
Con la saggezza italiana, tutti insieme, cooperiamo al fine di dare al Paese un nuovo cammino italiano; un cammino di speranza e di possibili certezze, fatto di umanità rispettosa degli uni per gli altri; tanto, è assolutamente necessario al nuovo italiano; tanto, serve per cambiare l’Italia, liberandola dai suoi mali per molti versi inguaribili se non c’è l’impegno e la volontà comune di cambiare; di cambiare gli italiani e la società italiana, partendo dalla politica, una mala pianta, una gramigna che si rifiuta di agire per il bene comune; che si rifiuta di governare moralmente e nel rispetto di tutti l’Italia e gli italiani, ormai stanchi di sentirsi chiamare dal mondo, per colpe non proprie “Italietta” ed “italianuzzi”.
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