I mali d’Italia: italiani stanchi di morire di illegalità diffusa
di Giuseppe Lembo | BlogIl cancro italiano dell’illegalità, è un male gravemente diffuso, purtroppo dal Nord al Sud del Paese.
È una malattia mortalmente grave che appartiene non solo all’Italia del crimine e dei senza legge; è, purtroppo, un male naturale ed ormai conclamata espressione di vita.
È un male italiano, purtroppo e sempre più, diffuso anche nell’apparentemente perbenistico e moralmente corretto, sistema Italia.
È un male che ha contagiato e contaminato la vita italiana, sempre più negata alla legalità d’insieme, come giustizia del cittadino e come percorso di vita assolutamente necessario per poter far dire ad ogni italiano “Io sono cittadino di un Paese libero e democratico; io sono cittadino portatore di saperi e di valori dell’uomo libero che sa rispettare in pieno i diritti dell’altro in quanto uomo e, con prioritariamente, i diritti dell’uomo, così come sanciti nella Costituzione Italiana e nella Carta dei diritti universali che è in sé la buona novella, vangelo del mondo”.
Questa bella identità italiana ed allo stesso tempo universale dell’uomo della Terra, può ancora essere considerata una risorsa di vita italiana? Purtroppo, assolutamente no!
In un Paese dove è normalità di vita il farsi male, l’uno maltrattando l’altro; tanto, per l’incultura diffusa del negare i diritti all’”altro d’Italia”, predestinato, così facendo, a subire le tante violenze quotidiane da parte di chi può e di chi comanda, decidendo di deviare, in quanto è questa e sempre più questa, la sola regola di vita italiana, è un Paese fortemente ammalato di uomo e che fa male e si fa male, negandosi, con l’insieme italiano, al futuro possibile; negando al futuro l’Italia che, purtroppo, muore nell’indifferenza dei mali d’Italia; un Paese che soffre per il suo grave e diffuso nanismo umano, sociale, culturale e politico e va diritto diritto incontro ad una mediocrizzazione che ci fa tanto male e fa altrettanto, tanto male all’Italia, cancellandone, sempre più, il futuro.
Che fare? Proprio non saprei che fare! Proprio non saprei di chi fidarmi ed a chi rivolgermi!
Purtroppo, c’è poco e sempre meno di potersi fidare di questa nostra “Bella Italia”, gravemente ammalata di “uomo italiano”; di un’Italia, dove manca il rispetto dell’altro in quanto uomo; dove e sempre più, per comuni stili di vita, è assolutamente normale violare, cancellandoli, i diritti degli altri, per fare volare sulle loro ceneri sparse al vento, i privilegi del proprio egoistico e normale “tutto per sé”; del proprio io mondo, con al primo posto quel maledetto “prima di tutto io”; tanto, anche se trattasi di un Io assolutamente non Noi e purtroppo, grondante di lacrime e di sangue che, sempre più spesso, è il sangue dei “deboli” d’Italia, vittime innocenti dei potenti e dei prepotenti che, oltre i confini del deviato sociale, fatto di criminalità diffusa, si annidano, ben mascherati e protetti, anche in quel “sistema Italia” che, ormai, Terra di nessuno e di tutti, viene gestito ad uso e consumo dei potenti e prepotenti d’Italia. Costoro, uomini dalla faccia tosta, rivendicano, tra l’altro, per sé, la patente dell’onestà e della dabbenaggine, rifiutando con ostinata determinazione, di essere portatori di quel potere unico, espressione e forza dei tanti potenti d’Italia, protagonisti di privilegi, tutti per sé, tra l’altro, familisticamente diffusi anche a quelli del mondo amicale e familiare che devono, per volontà terrena, ma quasi divina, godere dei loro privilegi, al costo disumano dei tanti diritti negati e quindi cancellati a quei tanti che, non avendo santi in paradiso, sono quindi esclusi dai privilegi di casta, tanto cari a quest’Italia nostra.
È, purtroppo, deprimente, questo mondo italiano; questo mondo italiano con i suoi scenari amaramente tristi che, proprio, non riescono a garantire niente di buono al futuro italiano, un futuro sempre più negato e che non si sa da dove cominciare per riportarlo sul giusto binario della normalità, mettendo, così facendo, ordine al disordine diffuso ed asfissiante di questa nostra Italia morente.
Che fare? Come già detto, proprio non saprei.
Caro Padreterno, caro buon Dio, Tu che tutto puoi (forse un po’ meno per gli italiani), pensaci Tu!
Pensaci Tu a mettere, così com’è necessario, ordine al grave disordine italiano, dalle profonde radici nella sempre più confusa umanità italiana, purtroppo, in grave e forte crisi di identità.
Nel grande Bel Paese, l’Italia, ben conosciuto anche da Te Padreterno mio, c’è come ben sai, tanta incertezza; regna tanta, ma tanta incertezza; regna tanta, ma tanta umana confusione che non esclude neppure la Roma trasformata in “Mafia Capitale”.
Per tutti i mali italiani, proprio non si riesce a dare il giusto valore a quello che umanamente conta davvero e non è solo la triste parte di quel diffuso e comune senso dell’avere-apparire che, da padrone assoluto, domina con un fare disumanamente padronale, la triste scena italiana, sempre meno garantita da un futuro possibile; tanto, essendo fortemente ammalata di italianità per sola, grave colpa degli italiani che sono in gran numero attori e/o comparse conniventi e quindi complici del male oscuro che si chiama italianità; che si chiama, UOMO ITALIANO, tristemente indifferente ai valori ed agli ideali che contano e che sono alla base dell’UOMO della Terra.
L’Italia, Padreterno mio, è sempre più orfana di quel mondo giovane che serve al futuro italiano ed è funzionale a garantire le necessarie risorse umane di mani e di cervelli, senza i quali non c’è vita; senza i quali, non c’è, futuro italiano possibile.
Perché tutto questo, Padreterno mio? Io che, già altre volte Ti ho scritto, con lettere anche a Gesù Bambino, affinché intercedesse e misericordiosamente rendesse Te Padre, caro, oltre che Padre Nostro, anche Padre Buono e generoso di tutti gli italiani, purtroppo, sempre più orfani di quella necessaria volontà terrena di saggia umanità; tanto, unitamente al sempre più mancato impegno italiano, umano, sociale, politico e culturale, che serve come non mai prima, all’Italia ed agli italiani per vivere in un clima di Pace sociale, di rispetto per l’altro e con scelte responsabilmente condivise, così come necessario, per fare vivere umanamente bene i tanti cittadini italiani che, purtroppo, sono oggi ed in prospettive future, sempre più, abbandonati a se stessi e sempre più umanamente divisi.
Caro Padreterno mio, siamo in un mondo italiano indifferente a tutto; così com’è ridotto, c’è da dire e non me lo auguro, che è indifferente anche a Te ed alla Tua non poco ammalata Chiesa.
Gli italiani, senza certezze e senza risposte per il loro difficile vivere, sono veramente tanti; purtroppo, sono tanti e sempre più, circondati da un mondo dove, a farla da padrone, con gravi difficoltà di vita per tutti, è la violenza e con il governo di quei poteri forti, un ibrido esplosivo, di padri-padroni d’Italia; i tanti capi dei capi del “tutto è possibile”.
Le sofferenze dell’illegalità e dell’illecito, contrabbandato per assolutamente lecito, sono veramente infinite.
Caro Padreterno mio, così proprio non va! Così, l’Italia si nega e sempre più, al futuro possibile! Così l’Italia, la sua gente, allunga le già lunghe distanze dagli italiani del potere e dei privilegi, scavando un vero e proprio infame fossato, da mondi separati!
Non può e non deve continuare così! Non si può pensare di risolvere i mali italiani affidandoli agli italiani del potere; ai soli maldestri italiani del potere unico.
Così, purtroppo, non si risolvono, ma si aggravano i problemi italiani; così si corre, cammin facendo, diritti, diritti, verso il disastro Italia; verso quel disastro maledettamente italiano, da tempo annunciato, ma assolutamente indifferente agli italiani del potere che, egoisticamente, pensano sempre più, solo a se stessi.
L’Italia deve assolutamente cambiare! Occorre ridare agli italiani traditi quella identità che proprio non hanno; tanto e prima di tutto, per quella mancanza di legalità disumana; di quella legalità che non c’è e per cui la mancanza è un grave danno per il bene comune che, oltre alle belle parole, proprio non interessa a nessuno dell’Italia che conta.
C’è nell’aria, purtroppo, sempre più irrespirabile d’Italia, un clima avvelenato di una brutta Italia; di un’Italia egoistica e dalle tante negatività, con brandelli di imbrogli italiani e di atteggiamenti criminogeni che fanno maledettamente male agli italiani; a tutti gli italiani, sempre più dai diritti negati, in un Paese di anime morte che non sa credere al futuro possibile e quindi, per diffuse colpe italiane, diventa un Paese, dal futuro gravemente negato; tanto, per colpa di quell’Italia umana che, da indifferente, giorno per giorno, diventa sempre più disumana.
Purtroppo il cammino italiano, caro Padreterno mio, segna il passo. Tanto, per la mancanza di quella forza dei valori che ormai non c’è e che, avendoci abbandonato, fa morire soffrendo l’Italia, dove le tante umanità senz’anima e sempre più mediocri, indifferenti ai loro doveri, soprattutto, ai loro doveri istituzionali, purtroppo cancellati, non avvertono l’orgoglio, un tempo patrimonio di molti, di servire il loro Paese; di servire il loro Paese democraticamente e soprattutto nel rispetto della legalità, senza la quale non ci può essere per l’Italia, quella autorevolezza italiana, ormai scomparsa, dando in alternativa, unicamente peso, alle amicizie influenti che sono funzionali alle secche sempre più pericolose dell’illegalità e della speculazione italiana.
C’è, purtroppo, un forte e diffuso indebolimento delle coscienze italiane; sono sempre più, prigioniere degli egoismi di un tutto per sé.
Caro Padreterno, tu che tutto vedi e tutto puoi, rigenera le coscienze italiane e fai rinascere quell’orgoglio di appartenenza italiana che ormai non c’è; che purtroppo ha abbandonato la Bella Italia; la sua mancanza, fa tanto, ma tanto male all’Italia ed al suo futuro, sempre più negato, perché negato è il rispetto istituzionale e dei potenti che contano, per i deboli sottomessi di un Paese che, proprio non contano niente.
Occorre, caro Padreterno, che l’Italia torni ad essere un Paese virtuoso; un Paese nobile e civile, con al primo posto la virtù e la saggezza del potere, come ci insegna la sua storia, oggi dai tanti capitoli negativi scritti con l’inchiostro della vergogna( Mani pulite, Roma, Mafia capitale, partiti onnivori, violenze diffuse, diritti negati e valori umani cancellati ed altro, altro ancora).
Tutto questo, perché nel nostro Paese viviamo gli scenari tristi di una grande, grande strage delle illusioni, con la scomparsa degli ideali che, purtroppo, ci rendono gravemente orfani dell’Italia migliore; di un’Italia che non c’è, perché volutamente cancellata dal nanismo italiano che ha raggiunto, cammin facendo, il bel risultato di mediocrizzare l’Italia, facendola rimanere tristemente indietro; rendendola, così facendo, orfana di futuro.
Oltre al negativo che ha in sé, bisogna, purtroppo, dire che è veramente diabolica l’indifferenza italiana per i giovani, sempre più abbandonati a se stessi; sempre più negati al futuro,, per la grande indifferenza istituzionale che rappresenta in sé una grave e disumana anomalia italiana.
Tanto, soprattutto per il lavoro che non c’è; per la Scuola, sempre meno palestra di saperi, di vita e di formazione alle professioni; per il vivere umanamente insieme sempre più negato, con lo sradicamento dalla Terra dei padri dei tanti giovani italiani, costretti ad andare altrove, per esercitare il giusto diritto umano all’uso dei cervelli e delle braccia italiane un uso, purtroppo, sempre più negato, con una grave sofferenza italiana che non solo, non è a termine, ma che purtroppo, è destinata a crescere sempre più.
Caro Padreterno, solo Tu, oltre ad illuminarci sul che fare, puoi aiutarci indicandoci la strada giusta per rasserenare il clima italiano, purtroppo, gravemente ammalato e così facendo, ridare fiducia ai tanti disperati italiani che, ormai non credono più a nessuno ed a niente.
Gli italiani, sfiduciati come sono, proprio non sanno più credere in un possibile futuro italiano.
L’Italia, è un Paese che non sa volere bene ai giovani; un Paese sempre meno per i giovani. Tanto, con le gravi conseguenze di un inarrestabile invecchiamento della sua popolazione e con scenari diffusamente tristi e dalle culle vuote, soprattutto in quell’Italia minore, ormai rassegnata al suo inarrestabile declino, con le gravi conseguenze di una morte sicura per quella italianità che si va spegnendo, senza possibilità alcuna di rigenerarsi.
Che grave tragedia italiana! Oggi il primo motore italiano è quello della corruzione diffusa; una corruzione che rende il clima irrespirabile e ruba il futuro italiano ai tanti onesti d’Italia che muoiono di un’Italia nemica e sottomessa al potere dei forti sui deboli costretti a subire, facendosi male; tanto, ma tanto male; siamo di fronte ad un disumano male italiano.
Siamo a scenari italiani veramente tristi; con la legalità cancellata, non si va da nessuna parte, in quanto si va cancellando, tra l’altro, ogni possibile espressione di diritti umani, culturali, politici e di un insieme sociale, in sé una grande forza valoriale, un tempo cara all’Italia; purtroppo e con gravi danni per tutti, oggi proprio non c’è più.
Ormai scomparse, perché cancellate, le radici della buona Italia, siamo precipitati nell’indifferenza per tutto; siamo in un’Italia sempre più dismessa e poco saggia; siamo in un’Italia, sempre più, dai valori negati, assorbita com’è mortalmente da un pensiero dominante senza valori, essendo sensibile al solo egoistico avere, un dio in Terra, caro ai tanti che si riconoscono in lui; che credono in lui e ne fanno l’unico idolo santo della loro vita terrena.
C’è, purtroppo e sempre più, una grave indifferenza per l’uomo e la sua umanità di appartenenza; c’è, una grave indifferenza per i valori umani, la cultura ed i saperi, un tempo non lontano, saggio patrimonio italiano, oggi indifferente ai più; tanto, con grave danno per il futuro italiano sempre più negato; sempre più cancellato dai potenti “italianuzzi” d’Italia che, oltre a non volere bene agli italiani maltrattati ed abbandonati a se stessi, sono caramente affezionati al solo nuovo dio dell’avere e dell’apparire, fortemente radicato nelle coscienze italiane, ormai lontane anche da te Padreterno mio, vedendoti come un Dio del passato che ormai non servi più al futuro, dove c’è “altro” per l’umanità divisa negli schieramenti di chi (i pochi), che comandano in modo assorbente e da Padreterni terreni (capi dei capi), decidono tutto e di chi (i tanti) sono costretti a subire in silenzio il peso di un potere unico, disumanamente imposto, negando, così facendo, sempre più spesso, anche il diritto al vivere sulla Terra, dove c’è un’umanità sofferente che maledice il giorno in cui è venuta al mondo e che proprio non può e non vuole vivere più a lungo, il suo inferno terreno.
Per concludere ed evitare di infastidirti più oltre, caro Padreterno mio, ti prego di avere uno sguardo amorevole nei confronti di questa Bella Italia, che oggi per grave nanismo umano è ridotta in una condizione di disumana sofferenza e di grave indifferenza per il futuro italiano, sempre più negato, sempre più cancellato.
L’Italia e gli italiani proprio non meritano questo!
Gli italiani, brava gente, vogliono sentirsi garantiti nel futuro italiano. Vogliono essere rispettati come uomini di una Terra, purtroppo, sempre più ammalata di UOMO.
Vogliono continuare a credere in un mondo nuovo ed in quella vicinanza umana con le distanze riavvicinate tra le tante diversità del mondo, una grande ricchezza umana per vivere bene e saggiamente insieme, gli uni con gli altri della Terra.
Caro Padreterno mio, fai rinsavire gli italiani del potere unico che si sentono, purtroppo, in Terra, più potenti anche del tuo stesso saggio potere divino.
Intercedi, Padreterno mio caro e rendi umana, quella diffusa disumanità italiana che fa tanto, ma tanto male all’Italia ed agli italiani, brava gente, amante del bello, dell’umano condiviso, del fare saggiamente insieme e di quella Bellezza che Tu hai regalato all’UOMO della Terra, al fine di godersela con gli altri uomini della Terra e saggiamente conservandola al futuro.
Caro Padreterno intercedi e fai cambiare quel fare del poco saggio potere italiano, purtroppo, amaramente negativo per l’Italia e gli italiani che soffrono di un diffuso male d’insieme, ammalato di egoismo del tutto per sé.
Tanto, con grave danno per la bella Italia nostra che soffre in modo disumano e proprio non vive bene insieme, a causa dei tanti mali che diffusamente negano il buon vivere italiano a chi ha il diritto da cittadino italiano e del mondo di avere anche per sé una vita dignitosamente vivibile, con alla base la buona Scuola, la buona politica, la buona cultura, la buona economia d’insieme e soprattutto, il buon vivere, nel rispetto italiano degli uni per gli altri dell’Italia e del mondo.
Grazie, Padreterno mio, per questo tuo impegno italiano che certamente non mancherà di dare all’Italia, i suoi buoni frutti per una NUOVA E SAGGIA UMANITà ITALIANA.
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