CARO MONDO, TI SCRIVO. CARO MONDO, COSI’ NON VA!
Rispettiamo l’uomo della Terra, bombardandolo di umanità amica
di Giuseppe Lembo | BlogCaro mondo, ti scrivo per farti sapere che, così come sono le tue disumane cose, proprio non va. Che così come viene trattato l’uomo, siamo di fronte ad una grande tragedia umana dalle proporzioni infinite.
A soffrire di questa triste condizione umana è anche la Terra; anche la Terra che soffre di uomo; che non gode del sacro rispetto di chi nutre, ma che, poco saggiamente e senza fermarsi mai, le fa un male da morire, facendosi male.
Caro mondo è, questo che viviamo, un momento umanamente triste; un momento disumanamente pericoloso.
Un momento, tra l’altro, appiattito su di un presente egoisticamente ingombrante che non sa e non vuole guardare al futuro.
Al futuro incerto per quelli che verranno che, così facendo, va tristemente diventando, un futuro negato.
Caro mondo, pur condividendo con riserva i tuoi crescenti affanni per il nuovo tecnologico, per il tecnologicamente avanzato e per le tante innovazioni che rappresentano le uniche focalizzazioni di un insieme umano sempre più senz’anima, la tua umanità è mortalmente in crisi; è in cammino verso un mondo che è sempre più umanamente spento.
È in cammino verso il mondo che, con il suo tecnologicamente avanzato bada, non tanto alla giusta materialità terrena, per una vita dignitosa per tutti gli uomini della Terra disumanamente indifferente all’UOMO; bada e sempre più, unicamente al concentramento delle risorse terrene nelle sole mani dei pochi, facendo sconsideratamente concentrare la ricchezza verso quell’uno per cento dei potenti della Terra, impegnati nell’infame progetto universale dell’uomo povero da regalare al futuro del mondo.
A quel futuro del mondo, con protagonisti senza futuro, se non quello da vita negata di morti di fame per il ben considerevole 99 per cento dell’umanità, destinato a vivere di stenti; destinato nell’indifferenza dei potenti del mondo ad essere disumanamente uomini della Terra ricchi (si fa per dire) di povertà, di una grande povertà umana mai conosciuta prima.
È questo il saggio obiettivo delle innovazioni e del tecnologicamente avanzato che diffusamente va diventando l’amico futuro possibile per quel 99 per cento di cittadini del mondo sempre più cancellati al lavoro e maledettamente negati a vivere insieme su questa amara Terra nostra, nel rispetto degli uni per gli altri e nella distribuzione giusta delle risorse, al fine di garantire una vita “decente” a tutti? Tanto, con l’inevitabile riduzione di quella ricchezza arroccata nelle mani dei soli pochi (l’1 per cento) che hanno come obiettivo di vita quello di affamare il mondo, impoverendolo ad un punto tale da farlo morire e negandolo, così facendo al futuro.
Caro mondo, così proprio non va! Fermati, voglio scendere!
A voler scendere saranno in tanti; in tanti della Terra che vogliono rigenerare generando un’umanità nuova; un’umanità più saggia e più giusta da rispettare e da volere umanamente bene, evitandone le sofferenze da vita negata.
Perché questo feroce accanimento dell’uomo contro l’uomo e contro la stessa natura che, ammalata di uomo, soffre come non mai per tutto quanto le viene fatto da un fare umano assolutamente poco saggio e negato al futuro?
Tanto, degradando il suolo ed avvelenandolo con veleni che poi diventano parte di noi, sempre più ammalata, attraverso il cibo che mangiamo, attraverso l’acqua che beviamo, attraverso l’aria che respiriamo.
Siamo alla follia da Terra manicomio, con i tanti suoi uomini che godono di una libertà del fare assolutamente folle, avendo per fine ultimo il male umano e della stessa Terra che ci nutre sempre più di cibo avvelenato e che non ce la fa più a sopportarci ed a sopportare il peso crescente di un’umanità destinata a morire di uomo.
Caro mondo mio, se cresci nella disumanità, negli egoismi e nell’odio violento degli uni per gli altri, che mondo sei? Che mondo sei se non hai, come nel passato, quell’umanità e quei valori necessari all’uomo della Terra, per essere protagonista di futuro? Per essere protagonista di umanità assolutamente necessaria per il saggio e possibile futuro della Terra?
Un futuro, caro mondo che, vuole prima di tutto gli uomini della Terra impegnati a volersi bene e ad agire con un fare solidale degli uni per gli altri; tanto, per costruire insieme un mondo solidale assolutamente necessario al futuro della Terra, dove c’è da dire basta alle violenze e con le violenze inutili, basta con i teatri di guerra, con morti e distruzioni da cancellare, in quanto assolutamente barbare e disumane.
Occorre e presto, cambiare! Occorre trasformare l’odio in amore, la guerra in pace, la violenza in saggia convivenza umana e dei popoli della Terra che, senza certezze, non sanno più che fare per vivere insieme su questa Terra, disumana e maledetta, sempre più teatro innaturale di crimini, di violenze umanamente distruttive e di una morte che sa di assurdo e che non può continuare con azioni degli uni contro gli altri, causando stragi di tanti innocenti della Terra.
Che c’è di umano nei tanti morti annegati nelle acque del Mediterraneo, un tempo mare di civiltà ed oggi tomba di tanti disperati della Terra che tentano di fuggire dalla guerra e dalle povertà, per cercare solidarietà umana ed un futuro nuovo e di pace altrove?
Tanto, anche al prezzo della propria vita.
È questo, caro mondo mio, il saggio cammino del futuro del mondo; un cammino di umanità e di PACE che sa riscoprire e volere bene prima di tutto ai valori del mondo, con le radici profonde nei saperi del mondo e nella grande bellezza di un mondo naturale che soffre, perché ammalato di uomo che sa sempre meno apprezzare e volere bene alle cose belle che ci sono sulla Terra; che sono un patrimonio di tutti e non dei soli potenti-prepotenti che cercano disumanamente, facendo male anche alla natura e facendo maledettamente soffrire la generosa madre Terra, di accaparrarsi tutto per sé, creando un mondo di povertà diffuse e di morte, come non mai prima conosciuto dall’UOMO che nasce per vivere il suo inferno terreno a cui fa seguito una morte per fame e/o per umanità negata.
Così non va, caro mondo! Così, proprio, non va!
Bisogna assolutamente mettere ordine al disordine terreno. Bisogna restituire all’uomo della Terra la dignità, da troppo tempo perduta. Bisogna costruire un mondo di PACE, evitando di armare i disperati della Terra, in guerre dimenticate dove, sempre più spesso, si muore e si distrugge, senza una ragione.
Senza una ragione, se non quella di un’umanità ormai impazzita che non sa più essere saggia e giusta ed armare tutto di se stessa per costruire un mondo di vita saggia e giusta; un mondo di PACE, cancellando i tanti percorsi di odio e di violenza che, sempre più spesso, uccidono e distruggono uomini e cose che, invece, hanno il diritto a vivere ed hanno altresì il diritto al futuro, diventandone patrimonio condiviso.
Caro mondo, è ormai tempo di dire basta alle armi, causa di distruzione e di morte; è tempo di un mondo nuovo, con i testimoni di pace, pronti a costruire ponti di pace, evitando le tante disumane sofferenze degli uomini crocefissi senza una ragione e purtroppo senza possibilità alcuna di resurrezione,dovendo solo subire una morte sicura per fame, per guerre, per violenze di terrore, di paura e di morte, per guerre, per sradicamento dalle proprie terre dell’anima e per un’ostinata umanità disumana che crede giusto pensare al tutto per sé e quindi necessario ed utile, per questo obiettivo, uccidere gli altri del mondo; i tanti altri del mondo che se ne sentono padroni al punto disumano ed innaturale, di negare la vita ai tanti uomini della Terra; uomini di PACE che chiedono unicamente di poter vivere; di poter vivere in PACE.
Caro mondo, se ti vuoi salvare ed è assolutamente necessario salvarti per un futuro sempre più a grave rischio, salvando, così facendo, tra l’altro la tua anima nobile che è soprattutto quella umana, cammin facendo resa tristemente disumana, devi cambiare; devi necessariamente cambiare, diventando, da mondo tristemente senz’anima, un mondo umanamente nuovo, fatto di un saggio insieme solidale; un mondo nuovo più attento all’uomo e più giusto; un mondo con al primo posto i valori umani di sempre.
Tanto, unitamente ai saperi, l’anima del mondo e tutto il ricco patrimonio, il sale della Terra e dell’insieme della condivisione umana che ci appartiene ed è in noi; che è parte di noi uomini che, sempre più spesso, ci dimentichiamo del nostro ruolo nel mondo in cui viviamo e dei nostri doveri da compiere, per essere uomini della Terra, saggi e giusti.
Caro uomo del mondo, chi ti ha insegnato che nulla può cambiare di te -Io mondo-, di te -umanità mondo-, è un pericoloso bugiardo; un bugiardo che proprio non ti vuole bene ed agisce egoisticamente e con fare malvagio contro di te; tanto, al solo fine di un fare attento unicamente a monetizzare una rendita privilegiata tutta per sé, indifferente al danno che ne consegue per gli altri del mondo.
Tanto, per il solo malvagio ed in sé disumano ed egoistico fine di continuare a volere in te, uomo libero del mondo, un altro UOMO-SCHIAVO; un altro del mondo silenzioso e senz’anima.
Un altro diseredato della Terra. Un altro sradicato del mondo, sempre più povero cristo, peregrino del mondo e sempre più dalla Terra negato.
Un uomo-schiavo capace di subire e di sopportare tutto dai potenti di un mondo barbaramente unico e che di fatto non gli appartiene, in quanto ultimo della Terra dai diritti assolutamente negati.
Tanto, da parte di chi (i potenti della Terra) vuole ancora una naturale continuità umana con altri uomini-schiavi del mondo, al fine di accrescere la già numerosa schiera dei senza diritti, rappresentata da quel 99 per cento dei senza diritti con i potenti dell’1 per cento, ostinatamente impegnati a governarli, rendendoli un popolo silenziosamente triste e senz’anima.
Caro mondo, l’uomo derelitto del mondo, oggi come non mai, è sempre più senz’anima; è sempre più in catene; è uno schiavo del nuovo tempo globale con le sue caratteristiche di sempre.
Un uomo-schiavo senza diritti, in quanto assolutamente negato e non riconosciuto da te mondo senz’anima, in cui disumanamente si trova a vivere e dove deve recitare a soggetto nel ruolo triste di toculacapo del tutto va bene.
È, questo mio scritto, un messaggio di amore e di speranza per un mondo umanamente nuovo; un mondo di uomini saggi e giusti attenti alle cose umane della Terra, con gli uomini, i tanti uomini dell’indifferenza, purtroppo, sempre più abbandonati a se stessi.
Il mio grande obiettivo, scrivendoti mondo mio, è quello di dare voce a chi non ha assolutamente voce e nello stesso tempo di far credere e dare a tutti la speranza che, volendolo, il mondo può cambiare e cambiando può esserci un mondo nuovo anche per i disperati e gli ultimi della Terra.
È, il mio messaggio di amore per l’altro della Terra, un invito, all’uomo sia singolo che parte dell’insieme umano, a riflettere intelligentemente su dove va il mondo così com’è e così come tragicamente devastato dall’egoistica insipienza umana che, nanisticamente facendo un male da morire, va cancellando i diritti dell’uomo, purtroppo, cammin facendo, resi diritti negati con i tanti nuovi uomini-schiavi, un’umanità di senza diritti, assolutamente abbandonata a se stessa, per colpa di chi da padre-padrone del mondo, si ostina a fare deragliare il mondo umano, rendendolo un mondo senz’anima e dagli scenari tristi, da senza futuro e dai diritti sempre più negati; sempre più cancellati.
Tanto, negando all’UOMO della Terra, il buono del mondo; tanto, negando il futuro, ostinatamente negato da uomini mostri che, padri-padroni del mondo, sono ormai pietrificati dentro ed assolutamente indifferenti al buono del mondo, negando al mondo quell’umanità dei diritti che non c’è, in quanto del tutto cancellata, nel pieno rispetto del giusto e del saggio diritto fondamentale alla vita, un diritto dell’uomo, cittadino del mondo, riconosciutogli dalla Carta universale dei diritti dell’uomo, con i suoi principi fondanti, per tutti gli uomini della Terra che, tanti padri-padroni di te mondo, vorrebbero cancellare dal futuro dell’UOMO DEL MONDO.
Caro mondo, concludo questo mio appassionato scritto ricordandoti che, il tuo futuro non è solo virtuale e/o fantastico, sola espressione delle tante diavolerie innovative, il frutto di tecnologie avanzate che pensano di essere il nuovo del mondo, dominandolo e magari sottomettendolo; la storia ci insegna che il cammino umano è fatto di corsi e di ricorsi e che molto spesso le cose del mondo ci sono chiare ben sapendo da dove partono, senza però sapere quale potrà essere il loro punto di arrivo.
Caro mondo, ti dico convintamente che il tuo futuro sarà soprattutto animato e quindi determinato dal protagonismo intelligente dell’uomo che, nonostante le tante tempeste, ne uscirà vincitore e saprà da saggio protagonista, tenere vivi quei valori umani senza i quali, l’uomo ed il mondo con lui, non andrà da nessuna parte.
Tanto considerando, dico e mi impegno da uomo del mondo di tenere alti i valori umani, continuando ad amare, prima di tutto, i saperi e la conoscenza e cercando quel cammino d’insieme che è assolutamente necessario per un’intelligente condivisione umana che serve all’insieme umano favorendolo unitamente al dialogo ed al confronto delle idee, senza le quali l’uomo corre il grave rischio di costruirsi con le proprie mani, un mondo senza futuro; un mondo disumanamente triste e dal futuro negato, per colpa dell’uomo della Terra che, proprio non sa volere bene a se stesso, in quanto protagonista silenzioso di una società contemporanea in grave crisi e maledettamente senza speranza di futuro, a causa dei tanti punti critici dell’umanità in cui viviamo; di un’umanità fortemente ammalata di uomo e con gravi crisi ricorrenti, devastanti per te, caro mondo mio; per te, caro mondo nostro.
Tanto, come insana conseguenze dell’umano sempre più disumano e di un sistema in cui l’automazione si pone, senza ragione, l’obiettivo di cancellare l’uomo, prendendo il sopravvento sul contributo umano senza il quale non c’è assolutamente spazio di futuro possibile, caro mondo che dovrai vivere anche la triste esperienza di vedere l’uomo, afflitto da povertà e smarrimento, un inutile rifiuto da buttare.
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