Ondata di gelo e neve. Tutta colpa del Riscaldamento globale?
di Paolo Abbate | BlogTutti, o quasi tutti, si chiedono: se esiste come dicono gli esperti il riscaldamento globale, perché allora questa ondata che colpisce il Sud con gelo e neve, mentre sulle Dolomiti non nevica, come è avvenuto ad esempio a novembre? Tutte bufale, allora, l’uomo non c’entra affatto. Che ci lascino consumare il più possibile e non ci infastidiscano con questo pericolo del cambiamento del clima e delle sue drammatiche conseguenze.
Il “fenomeno”ce lo chiarisce il metereologo Luca Mercalli, spiegando che i cambiamenti climatici sono ormai sanciti dalle più alte autorità scientifiche e governative del mondo. “I ghiacciai si stanno sciogliendo, con enormi rischi per la fauna locale e per tutti gli ecosistemi. I cambiamenti climatici sono una severa e pericolosa realtà, confermata ormai da tutte le principali autorità scientifiche e governative.” E in effetti il 2016 è stato l’anno più caldo della storia, che ha superato il 2015 che ha superato il 2014, “cosa che dimostra una sequenza di riscaldamento planetario” .

Quando si parla di riscaldamento globale si intende del pianeta , dell’aumento cioè delle temperature sull’intero pianeta e non di una piccola porzione di geografia come quella rappresentata dalle regioni italiane colpite dall’ondata di gelo e neve . Infatti, “sono episodi che possono rientrare nella variabilità climatica. Teniamo conto che questo episodio di freddo non è un eccezionalità, non è un fenomeno mai visto, perché situazioni simili si sono già verificate in passato - ci spiega ancora Mercalli -. Occorre dunque verificare l’eventuale cambiamento di frequenza, non l’intensità, perché per il momento non abbiamo superato dei record di freddo”. Oggi l’informazione è così schizofrenica, rapida, che non permette quasi mai di scendere nei dettagli. In effetti all’informazione non scientifica, che rappresenta la maggioranza, interessa solo colpire le paure e l’immaginazione dei cittadini e non informarli correttamente.
Cosa in realtà è successo in Italia dall’Epifania ? Il fatto “si spiega con il flusso di aria artica che è arrivata attraverso i Balcani e che regolarmente, ogni 4-5 anni, colpisce le nostre regioni adriatiche, le più esposte ai flussi di aria fredda di origine continentale-siberiana. Tale flusso, regolarmente, fa il suo affondo verso la Grecia, toccando quindi tutte le zone appenniniche fino alle spiagge della Puglia”. Per avere neve sulle Alpi, “abbiamo bisogno generalmente di un’altra conformazione metereologica, che porti umidità dal Tirreno, comunque dal Mediterraneo, quindi con flusso contrario, da Sud verso le Alpi”.

Oggi , quasi scherzandoci sopra, Mercalli spiega questa tendenza a drammatizzare l’evento con la “scarsa reattività delle persone che, sempre più abituate e vivere in ambienti a clima controllato (casa, ufficio, supermercato, automobile con il climatizzatore), sono sempre meno avvezze a confrontarsi con il mondo fisico reale. In poche parole basta “un niente” per trovarsi improvvisamente nell’emergenza”.
Mamma mia, non è successo mai un simile gelo: sta cambiando il mondo! In effetti i cambiamenti climatici sono una realtà - e l’uomo c’entra eccome - e non un’invenzione degli scienziati e gli ambientalisti. Occorre pertanto che il problema del cambiamento climatico raccolga l’interesse generale: sembra infatti che non sia una priorità né per la politica, né per la società. Viene in effetti trattata “come una delle tante notizie che possono più o meno interessare l’opinione pubblica. E invece dovrebbe essere quella principale, perché i cambiamenti climatici ora hanno “sintomi” modesti, ma quando diventeranno più severi e potenzialmente devastanti, non sarà più possibile porvi rimedio”.
Abbiamo tante azioni quotidiane da fare per risolverlo – conclude Luca Mercalli - “Ciascuno di noi dovrebbe interrogarsi su cosa fa ogni giorno, dall’utilizzo delle energie rinnovabili anche a casa propria, a come usa i trasporti, che materiali tratta ogni giorno nella vita quotidiana, quanti rifiuti produce, le scelte sugli oggetti che compra”. Pensiamo ad esempio alla distruzione delle foreste primarie per trarre biocarburanti e l’olio di palma. Tutto ciò porta a consumare freneticamente e inutilmente, e quindi ad inquinare il nostro Pianeta.
Tratto (abbondantemente) da GreenMe, Roberta De Carolis, intervista a L.Mercalli- Gennaio 10, 2017.
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