STOP AL CONSUMO DI SUOLO. A LEZIONE DAI COMUNI VIRTUOSI
di Paolo Abbate | BlogStop al consumo di suolo. Ma non solo. A San Lazzaro di Savena questa e molte altre buone pratiche faranno scuola nel corso di Altra amministrazione.
Ma perché una simile importante iniziativa non viene promossa anche nel Cilento dove esiste il più grande e blasonato Parco naturale italiano?
Eppure ce ne sarebbe un grande bisogno considerando le tante amministrazioni che pensano ad altro invece di promuovere la buona gestione dei beni comuni. Beni che ruotano intorno a 4 elementi: acqua, aria, fuoco e terra, essenziali all’esistenza di tutti gli esseri viventi.
Questo nuovo ed indispensabile corso amministrativo purtroppo è ancora un’eccezione nel nostro paese: si continua infatti a sacrificare ”sull’altare di una cultura amministrativa cresciuta a “Pane e Cemento” migliaia di ettari di buon terreno non edificato, considerandolo un’opportunità “per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione e raccogliere consensi elettorali”. Dal 1990 difatti sono stati sottratti alla produzione agricola più di un milione di ettari di terreno, l’equivalente di 500 campi di calcio al giorno.
Mi piange il cuore vedere oliveti vetusti che spariscono, ad esempio sulla statale 18, per far posto a villette bifamigliari e residenze turistiche delle quali non ve ne è alcun bisogno, considerato anche il luogo infelice dove sono ubicata: a 700 metri dal mare, a 20 metri dalla strada trafficata giorno e notte e tra la ferrovia per la Calabria. Quali vacanze riposanti potranno godere quegli infelici turisti?

L’iniziativa di buona amministrazione è stata promossa dall’associazione dei Comuni virtuosi, che nel primo incontro dell’anno approfondirà con quattro esperti, tra cui la presidente di Legambiente, Rossella Muroni, il professore Paolo Pilieri, il medico Bengasi Battisti (ex sindaco del comune virtuoso di Corchiano) e Alberto Bellini la buona gestione dei beni comuni. E quindi si affronterà dal punto di vista della democrazia partecipata e della sostenibilità “i temi della gestione idrica, dell’inquinamento atmosferico, della generazione distribuita delle rinnovabili e appunto del consumo di suolo”. Amministrare arrestando il consumo di suolo non solo è possibile ma necessario. “Lo provano le esperienze di tanti comuni che hanno fatto della pianificazione a saldo zero il punto di forza di una corretta politica. Oggi si pongono come esempi virtuosi che ormai da anni hanno tracciato gli strumenti e le soluzioni”.
Nel Cilento solo Castelnuovo Cilento è stato finora premiato (sono 95 in Italia) come comune virtuoso. Un po’ poco veramente!
(Notizie tratte da La nuova ecologia, A.Bonfanti, 14 gennaio 2017)
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