Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

TUTTI IN BICICLETTA

📅 lunedì 20 febbraio 2017 · 📰 AmbienteCilento

20022017 tutti in bici
Credits Foto

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

E’ la proposta – progetto lanciato dal FIAB (Federazione italiana amici della bicicletta) di Camerota e della coordinatrice regionale, di cui si è discusso l’altro giorno al Centro Biodiversità di Palinuro. Prevede una corsia ciclabile dalla stazione di Centola fino a Palinuro e Marina di Camerota. Poi un percorso con “panorami mozzafiato” lungo il Monte Bulgheria.

“Darà un grande impulso al cicloturismo nel Cilento, aiutandolo a destagionalizzare l’arrembaggio turistico estivo”, spiegano e promettono i promotori. Oddio, è molto probabile che ciò avvenga considerato lo sviluppo di questo sport.

Esulta il sindaco di Celle di Bulgheria per tali progetti finalizzati ad “un turismo sostenibile” nel Basso Cilento, dimenticando, ahinoi!, l’ostello della gioventù che spunta come un fungo arancione (un ovaiolo?) nella Valle del Mingardo, rimasto per anni incompiuto e vandalizzato; il laghetto con casotto per l’osservazione degli uccelli, distrutto dopo qualche mese dalla piena del Mingardo (la gente ancora ride), ma soprattutto il rifugio, le piazzole, la cisterna, i gabinetti tutti in cemento e pietra, proprio in cima del monte Bulgheria (SIC). Progetti, questi, realizzati con fondi pubblici che dovevano lanciare un afflusso consistente di turisti, soprattutto giovani, nel territorio così ricco di bellezze naturali e di biodiversità, ma dove la crescita economica stenta a decollare.

Esulta il sindaco di Centola, il cui comune ha visto durante le amministrazioni che si sono succedute, nascere quell’ecomostro sulla rupe del Mingardo che doveva essere un “Centro studi e avvistamento fauna avicola migratrice”, ma vandalizzato, sequestrato dopo esposti degli ambientalisti, dissequestrato e rifinanziato sempre con fondi europei. Non è finita perché la stessa amministrazione permise il sacco sulla foce del Mingardo (SIC), trasformata in porto fluviale in barba alle norme del Parco. 17 persone tra cui l’allora sindaco furono rinviate a giudizio (il processo è ancora in corso). Ma ancora: la spiaggia con duna ricca di giglio di mare, compromessa dall’istallazione di tre lidi balneari proprio sulla duna, protetta da norme nazionali ed europee. Il bello, si fa per dire, è che dopo i numerosi esposti sempre degli ambientalisti, il comune, il CFS e il Parco giustificarono con motivazioni risibili la violazione delle norme.

Adesso però il sindaco di Centola esulta perché “il progetto della pista ciclabile “porterà ai nostri territori un valore aggiunto importante, utile alla conoscenza e valorizzazione del territorio e allo sviluppo del turismo sostenibile”. Che bello! Adesso tutti si sono convertiti allo sviluppo sostenibile (io preferisco compatibile).

Non mi risulta che Camerota abbia esultato. Eppure interessa anche questo territorio dove esiste la Cala del Cefalo, completamente occupata da lidi balneari, a scapito dei turisti che non desiderano pagare il “pizzo” per farsi un bagno.

Ma, esulto anch’io: finchè si tratta di piste ciclabili che non comprometteranno, si spera, il territorio come le iniziative sopra accennate.

(notizia tratta dalla “La Città”, V.Rubano, 19 febbraio 2017)

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.