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Il PAESAGGIO è bello e piacevole se non deturpato

📅 lunedì 13 marzo 2017 · 📰 AmbienteCilento

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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Il 14 marzo si celebra la “Giornata del paesaggio” : si aprono musei, mostre, siti archeologici per sensibilizzare i cittadini sui temi e valori del territorio. Secondo me non basta, anzi è riduttivo credere che i valori identitari del Paese siano solo le opere d’arte mobili ed immobili di cui l’Italia ne è ricchissima.

La Convenzione europea del Paesaggio (Firenze 20 ottobre 2000) indica come “Paesaggio una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Ebbene, il carattere saliente dei paesaggi è la loro identità, ovvero in altre parole il paesaggio è piacevole e bello, identificativo del territorio se produce un senso di benessere, mentre è spiacevole e brutto se produce un malessere in chi lo guarda, se contiene cioè “elementi estranei che non si riconoscono come identificazioni del luogo”.

paesaggio deturpato

Si afferma infatti che un paesaggio degradato “riduce i freni inibitori e contribuisce al degrado sociale e alla criminalità”. Insomma il paesaggio incide anche sulle nostre azioni e sulle nostre scelte. Ad esempio la teoria “della finestra rotta”, elaborata in una facoltà di sociologia, spiega molto bene anche la formazione delle molteplici discariche a cielo aperto: l’abbandono di un rifiuto induce infatti un impulso irrazionale in altri ad abbandonare rifiuti nel medesimo luogo.

Un paesaggio bello rappresenta un bisogno per tutti noi, anzi per tutti gli esseri viventi. Ha perfino una grande importanza economica. Infatti il turismo in Italia rappresenta un 30% del prodotto nazionale lordo e non può esserci un incremento di turismo se vengono distrutti i luoghi interessanti e belli da visitare.

Allora è utile e produttivo per educare ai valori e alla salvaguardia dei territori se nel giorno del Paesaggio si conducano i cittadini, magari in visita guidata, davanti agli scempi perpetrati sul territorio. Portiamo ad esempio le scuole ad osservare lo scempio di colline verdi, di maxidiscariche in prati e macchia mediterranea, di alvei di fiumi, di dune e spiagge: luoghi una volta fonte di benessere e di bellezza, deturpati per l’ interesse di pochi.

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