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COME TRASFORMARE, DANNEGGIANDOLO, IL BELLO IN UTILE

📅 martedì 21 marzo 2017 · 📰 AmbienteCilento

21032017 grotte spettacoli
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Le grotte, ovvero l’ambiente ipogeo (sotto terra) sono il regno dell’oscurità. Tuttavia anche nelle grotte esiste la biodiversità. Va subito sottolineato con forza che la luce in grotta è “un elemento estraneo, una vera forma di inquinamento che si porta all’interno di un ambiente con buio totale o quasi”. Sulla base di questa considerazione gli studiosi di questi ambienti particolari cercano sempre di avere un approccio con gli abitanti delle grotte poco invasivo (Invertebrati-Chirotteri), cercando di utilizzare luci in quantità sufficiente alla loro sicurezza e a non disturbarli eccessivamente.

Gli ecosistemi degli ambienti sotterranei sono inoltre particolarmente delicati, per tanto per mantenere inalterata la biodiversità presente, anche “la sola permanenza dell’uomo può considerarsi dannosa a causa della variazione di umidità e temperatura che esso provoca.

Ma come è possibile la vita in un ambiente privo di luce? Ebbene, “l’ambiente e quindi la vita dipendono dall’esterno, dal quale arrivano, tramite veicoli esterni come gli animali, le correnti d’aria e l’acqua, notevoli quantità di materia organica, ovvero di esseri vivi (animali invertebrati, spore, pollini ecc.), ma in genere cio' che viene trascinato nelle cavità e' materia organica morta: detriti vegetali piu' o meno decomposti, guano, cadaveri di animali grandi e piccoli “. Gli animali che vivono esclusivamente nelle grotte, o cavità buie e che vi svolgono il loro intero ciclo vitale, sono detti troglobi.

Rappresentati per eccellenza della biodiversità nelle grotte sono gli aracnidi che colonizzano le cavità dall’ingresso fino alla parte più interna con diverse specie: Pholcus, Metellina, Meta menardi, Tegenaria, Amaurobiidae. Ma altri animali si sono adattati all’ambiente ipogeo come le falene . “All’ingresso, dove la luce riesce ancora ad arrivare, si possono rinvenire muschi ed epatiche (briofite), qualche parete con alghe (Le alghe formano strati gelatinosi di colore verdazzurro sulle pareti) e Asplenium (pteridofite), una felce in grado di produrre spore anche con poca illuminazione”.

Infine altri animali, detti troglosseni, possono essere rinvenuti solo accidentalmente in quanto sospinti dalle acque (ad esempio larve di salamandra) all’interno delle grotte o temporaneamente solo per rifugiarsi come piccoli mammiferi, molluschi, anfibi, chirotteri, uccelli.

Ebbene da anni grotte sorprendenti per la loro bellezza come le Grotte dell’Angelo a Pertosa che rientrano nell’area SIC IT8050049 (fiumi Tanagro/Sele), comprese completamente nel PNCVD eA, e le altrettanto famose e splendide Grotte di Castelcivita sono utilizzate per spettacoli che si inoltrano molto all’interno, come “Il viaggio di Enea”, a Castelcivita: inedito spettacolo itinerante illuminato da luci, da musica dal vivo, canto, recitazione, mimo e danza. Spettacoli che si ripetono ogni mezzora dalle 9,30 alle 13,30., per tre mesi: Marzo, Aprile, Maggio.

spettacoli

Altrettanto avverrà alle Grotte di Pertosa con il Il viaggio nell’Ade di Ulisse, con gli spettatori in barca ogni ultimo week end del mese da Marzo fino a Dicembre. Ottima e originale iniziativa della Fondazione MidA (musei Integrati dell’Ambiente) “per raccontare il fascino delle Grotte di Pertosa-Auletta attraverso le suggestioni dello speleo-teatro ed esaltare le bellezze dell’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo addentrandosi verso il cuore di una montagna. Un sito che rappresenta una delle grandi perle del Parco Nazionale del Cilento”.

Vivaddio!, ecco realizzato dunque il tanto accarezzato obiettivo del Parco nazionale del Cilento a trasformare il “Bello in Utile”. Anzi il molto bello in molto utile! E la biodiversità di cui il parco va fiero e che deve di norma tutelare che fine farà? Tutti, proprio tutti, quegli elementi di disturbo antropico, quali luci, suoni, presenza invasiva umana sono presenti in abbondanza in questi spettacoli. Tali manifestazioni culturali, artistiche, economiche (soprattutto) non rappresentano affatto la necessaria tutela per la conservazione della biodiversità degli ambienti ipogei, non solo unici ma famosi in tutto il mondo, presenti nel Parco, patrimonio dell’Umanità. Patrimonio, intendiamoci una volta per tutte, che l’Umanità è tenuta a difendere e conservare.

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